In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
LaMarinin81 ha scritto: ↑sab 20 apr 2024, 21:07
Domani sarà un anno. un anno.
anche se per me l'anno è oggi. mio papà è stato sedato il 20 aprile, le sue ultime parole, le sue ultime frasi scritte quando non riuscivamoa capirlo, il suo ultimo gelato risalgono al 20 aprile.
oggi sono andata a pranzo con le mie amiche (che per motivi logistici vedo poco). papà sarebbe stato felice di vedere che la vita va avanti e che rispetto a prima sono più "aperta al mondo, agli altri, alla vita". Ma....resta che mi manca, che sono felice di essere stata sua figlia per 42 anni e rimpiango le incomprensioni tra noi dell'età adulta mia.
So che ho avuto la fortuna di averlo con me fino ai 40 anni, so che per aver avuto un tumore al pancreas, il decorso della malattia con lui è stato "clemente". ha vissuto 2 anni dalla diagnosi, per lo più stando bene.
però era una persona buona, empatica e iperattiva e avrebbe meritato di godere delle sue rose, dei suoi amici e del suo santuario ancora per tanto tempo.
Io piango. e mi manca e so che è normale che mi manchi e allora semplicemente aspetto che questo flusso di dolore passi.
Papà, mi manchi. e non credo ci sia nulla che possa cambiare le cose.
Ciao, anche io ho seguito la mia mamma e l’ho fatto per lo più da sola, senza mai rinunciare al mio lavoro, come il tuo molto impegnativo. La mia mamma era molto positiva nel percorso, perciò io mi sono “appoggiata” al suo entusiasmo e ho cercato di farlo mio. Credo che questo ci abbia aiutate a vivere una vita piena e degna fino alla fine. Le cose burocratiche, pensandole una alla volta, si sono sempre sistemate. Io penso che nei momenti più difficili sappiamo tirare fuori delle risorse che non immaginavamo di avere, perciò mi sento di dirti: fidati di te stessa. Piano piano.
