AIUTO : dire ai figli (orfani di padre) che ho un tumore
AIUTO : dire ai figli (orfani di padre) che ho un tumore
Le mie tre figlie hanno perso il padre 19 anni fa per un leiomiosarcoma allo stomaco quando avevano 10,5 e 2 anni rispettivamente.
Adesso mi hanno diagnosticato carcinoma mammario metastatico. Mi dicono che per qualche anno potrò vivere ma non so
realmente, probabilmente le cose possono andare bene (tanti anni) oppure male e adesso non so.
Devo dirlo. Devo dirlo alle mie ragazze ormai sono grandi. Proverò a dirlo con ottimismo, dicendo che l'oncologo mi ha detto che posso vivere
anche dieci anni, forse di più, tenendo a bada la malattia. Mi crederanno ? Una lavora le altre studiano, la mia malattia ed eventuale morte
potrebbe cambiare le cose per loro, in modo pratico. E' giusto che le informi.
Ho paura che aumenti l'ipocondria che già è rimasta a tutte loro dopo la morte del padre.
come faccio?
Adesso mi hanno diagnosticato carcinoma mammario metastatico. Mi dicono che per qualche anno potrò vivere ma non so
realmente, probabilmente le cose possono andare bene (tanti anni) oppure male e adesso non so.
Devo dirlo. Devo dirlo alle mie ragazze ormai sono grandi. Proverò a dirlo con ottimismo, dicendo che l'oncologo mi ha detto che posso vivere
anche dieci anni, forse di più, tenendo a bada la malattia. Mi crederanno ? Una lavora le altre studiano, la mia malattia ed eventuale morte
potrebbe cambiare le cose per loro, in modo pratico. E' giusto che le informi.
Ho paura che aumenti l'ipocondria che già è rimasta a tutte loro dopo la morte del padre.
come faccio?
Re: AIUTO : dire ai figli (orfani di padre) che ho un tumore
Mi spiace per questa terribile situazione. Credo che potrebbe essere utile il consiglio di uno psicologo. Da quanto ho compreso io, con i figli, anche se piccoli, è sempre opportuno dire la verità, nei giusti modi, ma con chiarezza, unita a speranza e ottimismo, ma senza inzuccherare troppo la pillola finendo così per distorcere e far scomparire la serietà di una situazione. Certo è che la prima ad essere positiva ed ottimista devi essere tu! perchè il carcinoma mammario, anche se istologicamente (e astrattamente) aggressivo, ha oggi un'ottima prognosi! Un grande in bocca al lupo per tutto.
Quando avevo 10 anni mia madre mi comunicò che mio padre aveva la SLA, descrivendomi per sommi capi ma con verità tutto ciò cui saremmo andati incontro. Io la ringrazio per questo atteggiamento di trasparenza, perchè ho avuto modo, quando i problemi si sono palesati in modo sempre più grave, di ricondurli ad una verità che mi era stata già detta, il che in un certo modo aiuta ad accettare.
Quando avevo 10 anni mia madre mi comunicò che mio padre aveva la SLA, descrivendomi per sommi capi ma con verità tutto ciò cui saremmo andati incontro. Io la ringrazio per questo atteggiamento di trasparenza, perchè ho avuto modo, quando i problemi si sono palesati in modo sempre più grave, di ricondurli ad una verità che mi era stata già detta, il che in un certo modo aiuta ad accettare.
Re: AIUTO : dire ai figli (orfani di padre) che ho un tumore
Grazie Ludwig, quindi ottimismo ma sincerità e realismo eviteranno forse problemi più grandi in futuro.
Domani ho deciso che è il giorno X, ho aspettato sino a quando non ho avuto chiaro quale sarebbe stata la terapia e gli effetti nell'immediato e forse adesso ho ridotto il livello di angoscia iniziale!
Domani ho deciso che è il giorno X, ho aspettato sino a quando non ho avuto chiaro quale sarebbe stata la terapia e gli effetti nell'immediato e forse adesso ho ridotto il livello di angoscia iniziale!
Re: AIUTO : dire ai figli (orfani di padre) che ho un tumore
Ciao Salapal,
Mi dispiace molto e capisco quello che provi. Credo sia giusto informare i figli. Anche se mi verrebbe spontaneo dirti di informarli per gradi (magari omettendo all'inizio dettagli sulla stadiazione per dargli il tempo di metabolizzare la batosta), e' giusto che sappiamo tutto quello che sai tu.
Ad ogni modo, puoi coltivare la speranza concreta di una lunghissima remissione. Te lo auguro di cuore.
Mi dispiace molto e capisco quello che provi. Credo sia giusto informare i figli. Anche se mi verrebbe spontaneo dirti di informarli per gradi (magari omettendo all'inizio dettagli sulla stadiazione per dargli il tempo di metabolizzare la batosta), e' giusto che sappiamo tutto quello che sai tu.
Ad ogni modo, puoi coltivare la speranza concreta di una lunghissima remissione. Te lo auguro di cuore.
Re: AIUTO : dire ai figli (orfani di padre) che ho un tumore
Non ancora adesso se ho fatto bene o male, ma quando il medico mi disse che l'aspettativa di vita di mio marito era di 6 /12 mesi, decisi di non dire nulla a nessuno, neppure a nostro figlio che aveva 26 anni. Ho sempre lasciato la speranza se non di una guarigione, ma almeno di una malattia cronica. L'ho detto a mio figlio solo all'inizio delle cure palliative a casa. Lui ha poi detto che ha preferito non saperlo. Ma da quell'anno di dolorosa recita non mi sono ancora ripresa dopo quasi tre anni. E mio figlio si è bloccato sulla tesi di laurea e ha preferito andare a lavorare. Insomma non se ne esce!!!
Re: AIUTO : dire ai figli (orfani di padre) che ho un tumore
Secondo me dipende molto dalle situazione e dal vissuto relativo. Io non ho detto niente del mio K mammario perchè mia mamma, (la loro adoratissima e presentissima nonna) ci aveva appena lasciato da 10 mesi e la mia piccola , saputo del mio intervento chiese subito se anch'io avrei fatto come lei, e allora...non me la sono sentita di dire la verità. un giorno sicuramente glielo dirò, ma occorrerà che si presenti il momento giusto..
Re: AIUTO : dire ai figli (orfani di padre) che ho un tumore
Grazie a tutti per le risposte, grazie polidoro, moni1 e petraines.
Le mie figlie sono grandi e non potrei nascondere eventuali effetti collaterali della terapia o continui esami e controlli.
Insomma alla fine ho fatto "coming out" ! Sorprendentemente la più colpita è stata la ragazza piu grande e temo che sia perchè lei è probabilmente l'unica che ricorda la malattia del padre. Ho consigliato a tutte, se ne sentissero la necessità, di consultare uno psicologo (ma non lo impongo, è bene che proseguano tutte le loro tremila attività).
Mi sembra di non poter fare altro. Se avete suggerimenti son tutta orecchie!!!
Le mie figlie sono grandi e non potrei nascondere eventuali effetti collaterali della terapia o continui esami e controlli.
Insomma alla fine ho fatto "coming out" ! Sorprendentemente la più colpita è stata la ragazza piu grande e temo che sia perchè lei è probabilmente l'unica che ricorda la malattia del padre. Ho consigliato a tutte, se ne sentissero la necessità, di consultare uno psicologo (ma non lo impongo, è bene che proseguano tutte le loro tremila attività).
Mi sembra di non poter fare altro. Se avete suggerimenti son tutta orecchie!!!
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