Il cancro ha devastato la mia famiglia

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
Daez
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Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da Daez »

Ciao a tutti, scrivo in questo forum per sfogarmi.
Sono una ragazza di 30 anni a cui il cancro ha letteralmente devastato la famiglia. Quando ero adolescente è toccato a mio padre, pochi anni dopo è toccato ad una zia giovanissima (entrambe le esperienze concluse nel peggiore dei modi) ed ora ha colpito mia madre. Inizialmente sembrava andare bene, sembrava che potesse guarire, ora le speranze sono poche e siamo di nuovo sprofondate nell’abisso. Io ho paura perché so già quali sono i prossimi step, la conosco purtroppo fin troppo bene questa malattia e so quanto la devasterà nuovamente.
Io non riesco a farmene una ragione ed accettare la situazione, ogni volta appena mi riprendo da un lutto inizia di nuovo l’incubo… Sono anni che vivo così, con la paura che sia sempre dietro l’angolo ad aspettare me o qualche mio caro. Ma è possibile che vedo le persone intorno a me senza problemi di salute (loro e famigliari) e alla mia famiglia invece deve sempre succedere di tutto? Perché?
Vivo nell’ipocondria e nella paura del futuro. Vivo nel terrore di una nuova diagnosi domani, vivo nel terrore che domani possa toccare a me, a mio marito o a mio figlio.
Mi rendo conto che questo post non ha senso, ma questa malattia oltre a uccidere le persone uccide anche la rete famigliare, toglie la speranza, toglie la voglia di futuro. Solo ad immedesimarmi in ciò che sta provando mia mamma in questo momento mi viene lo sconforto, vorrei sparire, non so come aiutarla. Oltretutto avendo vissuto anche lei i lutti che ho vissuto io probabilmente è bel consapevole di ciò che la aspetta e questo mi distrugge.
Scusate, avevo bisogno di dirlo a qualcuno e so che chi c’è su questo forum può capire.
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Franco953
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Re: Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da Franco953 »

Ciao Daez. Ti comprendo perchè anch'io ho avuto esperienze piu' o meno simili. Anche nell'ultimo anno una persona a me cara se ne andata. A pensarci ora, mi vengono ancora le lacrime agli occhi. Ma non mi arrendo così come non devi arrenderti tu. Bisogna essere coscienti, sapere che nel bene e nel male questa è la vita. Ma cio' non basta. Dobbiamo piuttosto chiederci se siamo riusciti, nel nostro piccolo e con molta modestia, a stare vicino ai nostri familiari meno fortunati ? Chiederci se siamo riusciti a fare sentire loro a nostra solidarietà, il nostro amore e la nostra comprensione ?. Chiederci se siamo riusciti a farli sorridere almeno una volta durante la malattia e a trasmettere loro la nostra speranza? Se ci siamo riusciti abbiamo fatto del nostro meglio e dobbiamo essere in pace con noi stessi. Cara Daez sono sicuro che tu ci sei riuscita. Non è vero che tutte le famiglie che ci circondano non hanno problemi e sono piu' fortunate della nostra. Credimi, ogni famiglia ha i suoi problemi e se sembrano fortunate è perchè non raccontano i fatti loro. Succederà ancora di dover soffrire perchè il tumore colpirà noi stessi o altri nostri familiari ? Non lo sappiamo. Cio' che sappiamo è che, in ogni caso , saremo lì presenti, per lottare, per credere ancora nella possibilità di superare i momenti difficili, per vedere e raggiungere la luce in fondo al tunnel e per trasmettere, a che vive con noi , la fiducia e la speranza in un domani migliore.. Scrivici Daez anche tutti i giorni se ti puo' servire, se hai bisogno, se ti fa stare meglio . Siamo qui anche per te
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
LaMarinin81
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Re: Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da LaMarinin81 »

Daez ha scritto: mer 10 gen 2024, 13:30 Ciao a tutti, scrivo in questo forum per sfogarmi.
Sono una ragazza di 30 anni a cui il cancro ha letteralmente devastato la famiglia. Quando ero adolescente è toccato a mio padre, pochi anni dopo è toccato ad una zia giovanissima (entrambe le esperienze concluse nel peggiore dei modi) ed ora ha colpito mia madre. Inizialmente sembrava andare bene, sembrava che potesse guarire, ora le speranze sono poche e siamo di nuovo sprofondate nell’abisso. Io ho paura perché so già quali sono i prossimi step, la conosco purtroppo fin troppo bene questa malattia e so quanto la devasterà nuovamente.
Io non riesco a farmene una ragione ed accettare la situazione, ogni volta appena mi riprendo da un lutto inizia di nuovo l’incubo… Sono anni che vivo così, con la paura che sia sempre dietro l’angolo ad aspettare me o qualche mio caro. Ma è possibile che vedo le persone intorno a me senza problemi di salute (loro e famigliari) e alla mia famiglia invece deve sempre succedere di tutto? Perché?
Vivo nell’ipocondria e nella paura del futuro. Vivo nel terrore di una nuova diagnosi domani, vivo nel terrore che domani possa toccare a me, a mio marito o a mio figlio.
Mi rendo conto che questo post non ha senso, ma questa malattia oltre a uccidere le persone uccide anche la rete famigliare, toglie la speranza, toglie la voglia di futuro. Solo ad immedesimarmi in ciò che sta provando mia mamma in questo momento mi viene lo sconforto, vorrei sparire, non so come aiutarla. Oltretutto avendo vissuto anche lei i lutti che ho vissuto io probabilmente è bel consapevole di ciò che la aspetta e questo mi distrugge.
Scusate, avevo bisogno di dirlo a qualcuno e so che chi c’è su questo forum può capire.
Ti capisco. mio padre è morto quest'anno e in passato sono mancati uno zio e una zia (genitori di cugini con cui ho un rapporto quasi fraterno). Anche io vivo con il terrore della prossima diagnosi. sono in terapia per questo.

Sono certa che starai accanto alla tua mamma e conosco (come conosci tu) il dolore di vedere spegnersi qualcuno che si ama.
è vero ci sono persone più fortunate e altre meno. Ammetto che alla cena di Natale della mia vecchia compagnia dove ero l'unica (assieme a mio marito) ad aver perso un genitore mi sono sentita a disagio. Tutti parlavano di natale con i genitori/nonni e io pensavo al mio primo natale senza papà.
Sto facendo una strana selezione tra gli amici in base a quanto hanno sofferto nella vita, forse sarà egoismo....forse è un modo per vedere altri che riescono a vivere nonostante tutto il brutto che è loro capitato.
Al tempo stesso seguendo l'esempio del mio babbo che era un uomo vitale, empatico e pieno di interessi cerco di non chiudermi nel mio guscio e di aprirmi agli altri proprio come avrebbe fatto lui.
in sostanza è un gran "casino" e faccio un passo avanti e 10 indietro.
questo forum però mi ha permesso di sentirmi meno sola e di stabilire rapporti "reali" con persone che stavano affrontando fasi simili.
Non so se il mio messaggio ti sarà utile, in ogni caso ti abbraccio.
"Me l'hai insegnato tu
Che la felicità non è una colpa
E che puoi tornare a ridere ancora
Ancora una volta"
Brunori Sas
Daez
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Re: Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da Daez »

Franco953 ha scritto: mer 10 gen 2024, 18:33 Ciao Daez. Ti comprendo perchè anch'io ho avuto esperienze piu' o meno simili. Anche nell'ultimo anno una persona a me cara se ne andata. A pensarci ora, mi vengono ancora le lacrime agli occhi. Ma non mi arrendo così come non devi arrenderti tu. Bisogna essere coscienti, sapere che nel bene e nel male questa è la vita. Ma cio' non basta. Dobbiamo piuttosto chiederci se siamo riusciti, nel nostro piccolo e con molta modestia, a stare vicino ai nostri familiari meno fortunati ? Chiederci se siamo riusciti a fare sentire loro a nostra solidarietà, il nostro amore e la nostra comprensione ?. Chiederci se siamo riusciti a farli sorridere almeno una volta durante la malattia e a trasmettere loro la nostra speranza? Se ci siamo riusciti abbiamo fatto del nostro meglio e dobbiamo essere in pace con noi stessi. Cara Daez sono sicuro che tu ci sei riuscita. Non è vero che tutte le famiglie che ci circondano non hanno problemi e sono piu' fortunate della nostra. Credimi, ogni famiglia ha i suoi problemi e se sembrano fortunate è perchè non raccontano i fatti loro. Succederà ancora di dover soffrire perchè il tumore colpirà noi stessi o altri nostri familiari ? Non lo sappiamo. Cio' che sappiamo è che, in ogni caso , saremo lì presenti, per lottare, per credere ancora nella possibilità di superare i momenti difficili, per vedere e raggiungere la luce in fondo al tunnel e per trasmettere, a che vive con noi , la fiducia e la speranza in un domani migliore.. Scrivici Daez anche tutti i giorni se ti puo' servire, se hai bisogno, se ti fa stare meglio . Siamo qui anche per te
Grazie, le tue parole sono un balsamo per la mia anima. Mi sento meglio compresa da te che da tutte le persone che mi circondano.
Il punto è che se non ci si passa non si può nemmeno lontanamente comprendere, ed infatti io non mi sento compresa da nessuno. Mi sento perfino un egoista a parlare così, perché non sono io ad essere malata, ma davvero sto molto male per la situazione e mi sento inutile, non posso capirla a fondo ed a volte non so proprio come aiutarla….
Oltretutto essendo figlia unica non ho nessuno con cui condividere il dolore.
Penso sia vero quello che dici, ogni famiglia ha i suoi problemi, ma non so come mai le famiglie dei miei conoscenti/amici questo genere di problemi non li hanno, sono l’unica senza un genitore della mia cerchia e con un altro genitore gravemente malato. Mi sento fuori dal mondo e provo invidia verso gli altri per questo motivo, non sono spensierata da anni ormai…
E ripeto, mi sento anche egoista a dire certe cose perché la malata non sono io, non riesco nemmeno ad immaginare la devastazione che si prova ad esserlo in prima persona se già solo quella che provo io è enorme…
Daez
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Re: Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da Daez »

LaMarinin81 ha scritto: mer 10 gen 2024, 21:00
Daez ha scritto: mer 10 gen 2024, 13:30 Ciao a tutti, scrivo in questo forum per sfogarmi.
Sono una ragazza di 30 anni a cui il cancro ha letteralmente devastato la famiglia. Quando ero adolescente è toccato a mio padre, pochi anni dopo è toccato ad una zia giovanissima (entrambe le esperienze concluse nel peggiore dei modi) ed ora ha colpito mia madre. Inizialmente sembrava andare bene, sembrava che potesse guarire, ora le speranze sono poche e siamo di nuovo sprofondate nell’abisso. Io ho paura perché so già quali sono i prossimi step, la conosco purtroppo fin troppo bene questa malattia e so quanto la devasterà nuovamente.
Io non riesco a farmene una ragione ed accettare la situazione, ogni volta appena mi riprendo da un lutto inizia di nuovo l’incubo… Sono anni che vivo così, con la paura che sia sempre dietro l’angolo ad aspettare me o qualche mio caro. Ma è possibile che vedo le persone intorno a me senza problemi di salute (loro e famigliari) e alla mia famiglia invece deve sempre succedere di tutto? Perché?
Vivo nell’ipocondria e nella paura del futuro. Vivo nel terrore di una nuova diagnosi domani, vivo nel terrore che domani possa toccare a me, a mio marito o a mio figlio.
Mi rendo conto che questo post non ha senso, ma questa malattia oltre a uccidere le persone uccide anche la rete famigliare, toglie la speranza, toglie la voglia di futuro. Solo ad immedesimarmi in ciò che sta provando mia mamma in questo momento mi viene lo sconforto, vorrei sparire, non so come aiutarla. Oltretutto avendo vissuto anche lei i lutti che ho vissuto io probabilmente è bel consapevole di ciò che la aspetta e questo mi distrugge.
Scusate, avevo bisogno di dirlo a qualcuno e so che chi c’è su questo forum può capire.
Ti capisco. mio padre è morto quest'anno e in passato sono mancati uno zio e una zia (genitori di cugini con cui ho un rapporto quasi fraterno). Anche io vivo con il terrore della prossima diagnosi. sono in terapia per questo.

Sono certa che starai accanto alla tua mamma e conosco (come conosci tu) il dolore di vedere spegnersi qualcuno che si ama.
è vero ci sono persone più fortunate e altre meno. Ammetto che alla cena di Natale della mia vecchia compagnia dove ero l'unica (assieme a mio marito) ad aver perso un genitore mi sono sentita a disagio. Tutti parlavano di natale con i genitori/nonni e io pensavo al mio primo natale senza papà.
Sto facendo una strana selezione tra gli amici in base a quanto hanno sofferto nella vita, forse sarà egoismo....forse è un modo per vedere altri che riescono a vivere nonostante tutto il brutto che è loro capitato.
Al tempo stesso seguendo l'esempio del mio babbo che era un uomo vitale, empatico e pieno di interessi cerco di non chiudermi nel mio guscio e di aprirmi agli altri proprio come avrebbe fatto lui.
in sostanza è un gran "casino" e faccio un passo avanti e 10 indietro.
questo forum però mi ha permesso di sentirmi meno sola e di stabilire rapporti "reali" con persone che stavano affrontando fasi simili.
Non so se il mio messaggio ti sarà utile, in ogni caso ti abbraccio.
Mi sento anche io così, nella mia cerchia sono l’unica orfana di padre e con una madre gravemente malata.
Non mi sento compresa ed anzi, al contrario, quando qualcuno prova a dirmi parole di conforto mi chiudo e basta. Oppure quando mi chiedono come sto, mi fa solo arrabbiare e a volte dico semplicemente bene. È inutile che sprechi il mio tempo perché tanto se non ci si passa non si può comprendere. E provo una rabbia, un’invidia verso gli altri perché non hanno i miei problemi, mi sembra di essere sempre la pecora nera, la povera sfigata…
E poi, una cosa che mi manda veramente fuori dai gangheri, è quando sento gente lamentarsi di cavolate. Mi sale una rabbia incredibile, so che è sbagliato perché ad ognuno probabilmente i propri problemi paiono insormontabili ma oggettivamente non lo sono.
Come ho scritto sopra sono anni che non sono spensierata, ho avuto momenti di felicità ma non c’è stato un giorno della mia vita dai miei 11 anni in cui io non abbia pensato al cancro.
Sono andata anche in terapia, l’ho affrontato, ed appena mi sembrava che le cose finalmente stessero andando meglio ed io avessi fatto pace con il mio passato e il fato ecco che si ripresenta il cancro a mangiarsi il mio punto di riferimento, la mia mamma. Tra l’altro in un momento che doveva essere felice per me, durante la mia gravidanza.
Posso parlare in questi termini perché so che voi potete comprendere a fondo la situazione. Grazie
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Franco953
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Re: Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da Franco953 »

Bene Daez , ripeto, ti capisco perché ho vissuto momenti terribili perché il cancro si era portato via i mie affetti, i miei sogni, i miei progetti. Ebbene un giorno mi sono alzato e mi sono detto ' Ok ho sofferto e soffrirò, mi mancano le persone più care. la vita forse sta' remando contro ma ora dico basta. Ciò che è stato appartiene al passato e proprio perché è stato triste, voglio che il futuro sia diverso". Da allora ho iniziato ad uscire dalla mia solitudine e tristezza con l' obiettivo di trasformare il mio dolore in impegno per aiutare gli altri, Aiutare coloro che avevano bisogno di amore, vicinanza e comprensione. Ho dato quindi una svolta alla mia vita. Ora. Io che ero in difficoltà, aiuto che è in difficoltà. La mia decisione è stata come una medicina.Con il tempo , piano piano, ho superato le mie paure, i pensieri negativi per aprire la mente verso gli altri. Quando aiuto una persona lo faccio con impegno perché mi sembra di aiutare papà morto per un tumore al fegato, o mio zio morto per un tumore al pancreas, o mia moglie che ha avuto un tumore alle ovaie, oppure mio nonno che e' morto per un tumore al cervello, e il mio carissimo amico Luigi morto per un tumore al colon.Vivo per loro perché aiutando gli altri e' come se avessi ricevuto dai miei cari l' incarico di stare vicino a chi soffre. Prova a farlo anche tu e vedrai che funziona davvero
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Polidoro
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Re: Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da Polidoro »

Cara Daez, il momento che stai vivendo e' terribile e si stratifica su un altro lutto importante. E' davvero difficile trovare parole consolatorie. Ho avuto una storia simile alla tua (non ho più i genitori). Dopo aver perso il padre da ragazzino pensavo che non avrei potuto sopravvivere alla malattia e alla morte di mia madre, a cui ero legatissimo. E la malattia e la morte sono arrivate all'improvviso, premature, come una valanga. Il dolore e' stato tremendo - sei mesi di paralisi - ma non solo sono sopravvissuto, sono qui a fare la mia vita di sempre, sebbene in una dimensione molto diversa, difficile da rendere in parole.

Per un figlio la morte dei genitori e' un passaggio obbligato (per fortuna l'ordine degli eventi e' quasi sempre quello). Tutti i tuoi amici saranno orfani come te, prima o poi, e il dolore che si prova e' indipendente dall'eta'.

Adesso e' il momento della disperazione, purtroppo va vissuta (o subìta) e condivisa, come stai facendo. Chissa', tra 30 anni forse avrai figli e nipoti e penserai ai tuoi genitori con dolcezza. I tuoi amici di oggi faranno lo stesso. E le paure forse saranno passate, o comunque saranno meno intense e costanti, o avrai imparato a conviverci.

Ti capiamo e ti siamo vicini.
Daez
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Re: Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da Daez »

Polidoro ha scritto: gio 11 gen 2024, 21:48 Cara Daez, il momento che stai vivendo e' terribile e si stratifica su un altro lutto importante. E' davvero difficile trovare parole consolatorie. Ho avuto una storia simile alla tua (non ho più i genitori). Dopo aver perso il padre da ragazzino pensavo che non avrei potuto sopravvivere alla malattia e alla morte di mia madre, a cui ero legatissimo. E la malattia e la morte sono arrivate all'improvviso, premature, come una valanga. Il dolore e' stato tremendo - sei mesi di paralisi - ma non solo sono sopravvissuto, sono qui a fare la mia vita di sempre, sebbene in una dimensione molto diversa, difficile da rendere in parole.

Per un figlio la morte dei genitori e' un passaggio obbligato (per fortuna l'ordine degli eventi e' quasi sempre quello). Tutti i tuoi amici saranno orfani come te, prima o poi, e il dolore che si prova e' indipendente dall'eta'.

Adesso e' il momento della disperazione, purtroppo va vissuta (o subìta) e condivisa, come stai facendo. Chissa', tra 30 anni forse avrai figli e nipoti e penserai ai tuoi genitori con dolcezza. I tuoi amici di oggi faranno lo stesso. E le paure forse saranno passate, o comunque saranno meno intense e costanti, o avrai imparato a conviverci.

Ti capiamo e ti siamo vicini.
Sono d’accordo su quasi tutto quello che dici, tranne su una cosa “il dolore è indipendente dall’età “. Questa frase, a mio avviso, non è vera.
Io credo che ci sia una REALE differenza tra il perdere un genitore o entrambi a 15, 20 o 30 anni oppure perderlo a 60 anni. Questo perché innanzi tutto hai passato più anni insieme, hai vissuto esperienze, hanno avuto la possibilità di veder crescere i propri nipoti e tutte queste cose qua. Il dolore che provo adesso non penso sia paragonabile al dolore che proverei se avessi 55 anni e mia mamma 85. Sia per la mia età sia per l’età di mia mamma, veder morire una persona di nemmeno 60 anni fino a ieri in salute è diverso dal veder morire una persona di 80 che ha già vissuto la sua vita e magari si è goduta anche qualche anno di meritata pensione…
Polidoro
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Iscritto il: lun 22 ago 2022, 0:20

Re: Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da Polidoro »

Ciao, io penso che sia una questione soggettiva. Si e' figli anche a 50 o 60 anni e si può soffrire tantissimo anche a quell'eta', te lo possono confermare tante persone su questo forum. Non e' una cosa razionale. Ho visto di tutto: dall'apparente indifferenza a crisi profonde, indipendentemente dall'eta'. Ho diversi amici con genitori anziani, piu' o meno in salute o malati e ti assicuro che sono molto provati dal vederli invecchiare e terrorizzati dalla prospettiva della loro morte. Non puoi sapere come vivresti questa situazione a 55 anni - una convivenza piu' lunga crea una interdipendenza piu' stretta, e il "cuore" non segue la ragione.

Forse una differenza importante e' che perdere i genitori a 20-30 anni ti fa sentire più solo, perché come dici tu si e' circondati da persone che non hanno ancora vissuto quell'esperienza e non ti possono capire. Ci si sente bastonati, "sfigati", invidiosi, a disagio con chi ha una famiglia ancora normale. Ma a 30 anni si hanno più risorse per riprogrammare la vita intorno a un lutto importante. Lo dico per darti un po' di coraggio e perché ci credo davvero, sebbene capisca per esperienza personale quanto sia dura subire un simile accanimento della sorte.
ciro76
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Iscritto il: gio 15 giu 2023, 11:42

Re: Il cancro ha devastato la mia famiglia

Messaggio da ciro76 »

oggi sono esattamente 7 mesi da quando la mia compagna di vita e andata via..ci sono giorni che piango..altri giorni che provo solo odio verso tutto..ed altri ancora,che piango e odio..

ma sapete qual'e la cosa che odio piu' di tutto?..i supporti morali e i consigli composti dal 99% da frasi fatte..dette da persone che non sanno un cazzo di cosa voglia dire tutto questo percorso che porta poi alla morte..sopratutto quando poi si atteggiano pure con arie da scafati filosofi..
 


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