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Inviato: mer 17 apr 2013, 21:48
da isaB
Da molto tempo leggo questo forum, condividendo intimamente le paure e le sofferenze di tutti voi che scrivete.

Mi sono iscritta solo pochi giorni fa.

Non mi sono mai decisa a scrivere per paura di sentirmi dire parole di incoraggiamento che in questo momento non sono capace di accogliere. So che vi sembrerà strano o assurdo, ma sono talmente spaventata ed immersa nel “mio” dramma che nulla mi distoglie dai miei brutti pensieri e dal terrore di come andrà a finire questa storia. Tutto il resto mi scivola addosso.

Mia sorella ha 44 anni. Ha subito una isterectomia nel 2007, seguita da chemio e radio.

A gennaio scoperta una recidiva al polmone; operata il 20 febbraio, lobectomia inferiore destra.

L’esito istologico è stato uno shock: linfonodi già intaccati, nonostante la pet fatta prima dell’intervento risultasse negativa (già, negativa! Incredibile vero?!?).

Il 25 marzo è iniziato il primo ciclo di chemio, devastante. Una settimana intera di ricovero, due settimane di pausa.

Lunedì avrebbe dovuto inziare il secondo, ma non è stato possibile. Troppo sballati i valori, troppo basse le difese immunitarie.

Ne dovrà fare 5 di cicli. Chissà..

So che penserete che devo reagire, che devo sperare, che devo essere forte.. Ma non ce la faccio, mi sento di aver esaurito le mie forze.

Grazie per l’ascolto. IsaB


Inviato: mer 17 apr 2013, 22:04
da angiame
Isab ognuno di noi sa cosa provi... Ci sono giornate no o periodi no.... Magari tutto lo stress accomulato ... Il non sfogarsi come si dovrebbe... Il mandar giù bocconi amari...

Io mi definisco una di quelle che predica bene e razzola mare... Ma è piacevole sentirsi spronare da qualcuno a non mollare... O a reagire...

Dai Isa...

Poi capita che per colpa della chemio i valori siano sballati...

Ti stritolo forte forte

Ambra
ps IN BOCCA AL LUPO sorella di Isab


Inviato: mer 17 apr 2013, 22:15
da isaB
Grazie Ambra..so che ognuno di noi sa perfettamente cosa significa..

Io mi sento debole, vuota..mi sembra di aver perso tutte le forze.

E anzi, leggendo i vostri messaggi vi ammiro perchè io non sono capace di trovare questa positività..o la speranza...la paura ha il sopravvento.

A volte penso che sarebbe stato meglio che capitasse a me e non a mia sorella..poi penso che ho un bimbo di 4 anni che ha bisogno di me, e per questo rifiuto questo pensiero..

Non riesco ad accettare che mia sorella sia malata, le iniziali crisi di pianto hanno lasciato il posto alle crisi di rigetto..

Non voglio che sia così, rifiuto la realtà, vorrei essere un'altra persona..

Ma non si può scappare.

Isabella


Inviato: gio 18 apr 2013, 4:22
da eli47
Cara Isa,il fatto di consolare gli altri è importante per riuscire a consolare noi stessi.Come dice Ambra si predica bene e si razzola male.Purtroppo si deve accettare e andare avanti coltivando sempre la speranza.Una cosa ho capito in questi giorni...Quando si parla di cancro ,si parla di una bestia che non si può prevedere.I medici stessi vanno sempre per esclusione per capire tante cose ,quando non sono palesi.Alla fine non se ne sa molto.Oggi la pet dice questo,ma continuando la cura,quando sarà possibile,magari spariranno.Facciamoci forza...


Inviato: gio 18 apr 2013, 13:38
da isaB
In effetti, come dite voi, sono molto più brava a consolare gli altri che non me stessa.. verso me stessa sono un disastro.

Comunque, mia sorella è rimasta in ospedale e, dopo averle dato alcuni farmaci, hanno stabilizzato i valori. Così inizia oggi la seconda delle 5 chemio previste.

Non resta che aspettare. Il senso di impotenza è davvero una brutta cosa..

Grazie di tutto, molte volte non ci si sente compresi da chi non ha vissuto un'esperienza di questo tipo. Io l'ho vissuta già con mia mamma, molti anni fa, ero ragazzina. Anche lei un tumore, anche lei un intervento, grazie al cielo risolto.

E adesso ancora con Giorgia (mia sorella si chiama così).

Ma chi non passa per questo calvario, per quanti sforzi possa fare, non può capire cosa si prova.

So che qui mi capite, e vi capisco.


Inviato: gio 18 apr 2013, 15:11
da eli47
Certo che ti capiamo...ci capiamo benissimo.un abbraccio e non demordiamo!


Inviato: ven 19 apr 2013, 5:38
da Wasp
Ciao a tutte, ciao IsaB, è difficile non condividere ciò che tu dici. Mia madre è in ospedale, da domenica non riusciva a deglutire più neppure l'acqua. Ti ritrovi in un vortice di emozioni che vanno dalla rabbia alla disperazione al pianto.Ieri mio cugino che è un ottimista per natura cercava di incoraggiarmi, ma io ho iniziato a piangere perchè non vedevo questa speranza. Questa sera mia madre è riuscita a deglutire un pò d'acqua, per me è come se fosse successo un miracolo. Forse lo è. Non lo so. So soltanto che la disperazione offusca tutto è come se una nebbia non ci facesse più vedere la luce. Pensa solo che i valori ora vanno bene e potrà fare un'altro ciclo. Io penso che questa sia una luce nella tua disperazione. Un abbraccio

Beatrice


Inviato: ven 19 apr 2013, 13:35
da isaB
Ciao Beatrice, ti auguro un buon giorno..

Si, forse è come dici tu, dovrei solo pensare che sta facendo il secondo ciclo e che queste terapie sono la sola e unica strada da percorrere..

Eppure oggi non inizia una giornata positiva, solitamente il mattino, quando ho di fronte a me tutto il giorno da affrontare è il momento più difficile.

Anche io spesso - come hai scritto tu - non vedo questa speranza e mi assale il terrore.

Ma che sensazione terribile è mai questa?

In questo momento mi sento in un certo senso sola; mi sto un pò chiudendo, non ho voglia di comunicare a nessuno ciò che provo perchè temo che le risposte degli altri banalizzino troppo la mia condizione.

Sono iper sensibile, e quindi le parole delle persone affondano nel mio cuore come coltelli, anche se non c’è di certo l’intenzione di ferirmi.

Sono sempre alla ricerca di qualcosa che mi dia equilibrio e un pizzico di pace, ma ancora non l’ho trovata.

Io non so pregare, ma se pregare significa chiedere a Dio un pò di sollievo per tua mamma, per mia sorella e per tutte le persone che soffrono...ecco, allora sto pregando.

Un abbraccio.


Inviato: ven 19 apr 2013, 15:40
da Monik
IsaB, questo è lo spirito giusto! Non mollare.

Ho poco da dirti perché mio fratello non c'è più.

Ma so per certo ciò che si prova da sorella.

Durante gli 8 mesi di carcinoma gastrico diffuso e osteosarcoma, ho provato il peso dell'impotenza vera e propria.

E' normale tu ti stia chiudendo, capita a tutti.. E' come per difendersi, proteggersi dagli sguardi e dai pensieri della gente che s'incontra.

Dici bene, le persone che non han provato a convivere con una grave malattia, spesso banalizzano il fatto/cancro.

Tutti noi abbiamo scelto la condivisione, perciò siamo arrivati in questo meraviglioso forum di supporto. Spinti dal fatto che la gente comune non comprende fino in fondo il malessere che si vive quando a casa arriva come una bomba il cancro.

Sconquassa tutte le tue abitudini, la tua vita, e la persona a noi cara.

Parli di equilibrio e di pace.. questo è un grosso lavoro interiore che ognuno di noi deve trovare la forza di elaborare con il suo modo ed il suo tempo.

In bocca al lupo cara.

Monik


Inviato: ven 19 apr 2013, 15:52
da isaB
Penso che questa esperienza non mi permetterà di essere mai più la stessa persona di prima. Le ferite che sento nel profondo sono così forti che non credo si possano dimenticare mai, in qualunque modo possa evolversi questa storia.

Né dimenticherò mai nella mia vita lo sguardo terrorizzato di mia sorella, il 5 marzo alle ore 12.35 circa, mentre mi diceva come erano andate le cose, mentre mi riferiva che “gli esiti erano brutti e che la situazione era la peggiore che potesse accadere”. Quel suo viso, come era vestita, la sua posizione seduta sul divano. Ce l’avrò sempre davanti agli occhi.

Non dimenticherò mai nemmeno il senso di stordimento nell’ascoltare quelle parole, lo sfarfallamento allo stomaco e la sensazione di svenimento.

Non dimenticherò di essere andata in bagno, di essermi sdraiata sul pavimento per non svenire e di aver fissato per un po’ il soffitto, con lo sguardo appannato e la sensazione di freddo sul viso.

Mia sorella è una parte di me.

Non spero e non dispero. Ma è una parte di me.

E sto soffrendo in un modo disumano.

Monik tu come stai? Mi ha scritto che hai poco da dirmi...