Inviato: gio 13 giu 2013, 16:50
Buongiorno a tutti, mi sono appena iscritta nella speranza di poter confrontare la mia esperienza e capire se quello che sta succedendo sia normale o meno.
Sono in cura c/o un nuovo Istituto di Milano da 3 mesi circa e ho delle perplessità legate alla cura e all'attenzione dei pazienti. Ho fatto 2 visite private dal primario di oncologia che ha studiato la mia situazione e che mi ha proposto di farmi curare c/o l'Istituto dove lavora. Ero entusiasta perchè l'impressione che mi aveva fatto era stata ottima e mi aveva decantato l'Istituto rispetto a quello dove ero in cura. Ho iniziato quindi a fare la terapia li ma già dal primo giorno sono rimasta allibita. Arrivata li mi hanno fatto accomodare e hanno iniziato a farmi le terapie senza nemmeno dirmi che cosa mi stessero iniettando (tutte le volte chiedo io, e ricevo risposte molto scocciate e scostanti, il foglio con su scritto i medicinali che somministrano me lo fanno firmare una volta ogni 3 settimane). Non mi fanno mai vedere gli esiti degli esami del sangue, e non ho mai dei colloqui con le Dottoresse oncologhe. Io arrivo, faccio gli esami, attendo ore, faccio la terapia e me ne vado. Quando chiedo di poter parlare con una dottoressa, se sono in buona questa viene e nella sala delle terapia, piena di pazienti come me mi chiede a mt di distanza di cosa ho bisogno (privacy ZERO). Due settimane fa è anche successa una cosa grave, credo, perchè va bene la scortesia, va bene la mancanza di informazioni, va bene che un mercoledì mi dicono una cosa e il mercoledì dopo me ne dicono/fanno un'altra però questa cosa credo che non debba mai succedere. la Dssa A a un certo punto mi dice che mi interrompono la chemio (e lasciano solo il Trastuzumab)perchè a fine mese devo fare i vari esami di rivalutazione, OK, la settimana dopo arrivo e come al solito ogni flebo chiedo che cos'e, mi rispondono Plasil e io dico ma l'altra volta non l'ho fatto, e l'infermiera tutta scocciata mi dice "certo, che lo hai fatto", arriva un'altra flebo che io credo sia il lavaggio e mi dicono "è la vinorelbina" e io dico "ma la dssa me l'ha interrotta settimana scorsa". Inizialmente mi hanno trattata da idiota, io ho chiesto di verificare con la dssa, la dottoressa B arriva e sbraitando mi chiede quando ho la PET e facendomi sentire come se fosse stata colpa mia blocca la somministrazione di chemioterapico. Pare che la Dssa A sia sia dimenticata di annotare il cambio di terapia. Altra cosa che è successa ieri (ogni mercoledì non so mai cosa aspettarmi): mi hanno detto che una volta che avrò tutti gli esiti degli esami che sto per fare per vederli con le dottoresse potrò o prendere l'appuntamento privato con il primario oppure chiamare il CUP e prendere appuntamento con una delle Dottoresse, e che l'impegnativa me la devo far fare dal mio medico di base. Scusatemi ma tutto questo è normale? Per utlimo la lettera di dimissioni è sempre incompleta e poi mi chiedo come fanno a scrivere che lo stato della paziente alla dimissione è buono se non mi incontrano mai, se non mi fanno una visita e mi chiedono come sto? Sarò grata a chiunque voglia darmi un suo parere o consiglio, io non so che fare se continuare a subire o cambiare Istituto ma non è così semplice.
Scusate se vi ho tediato
Buona giornata a tutti
Sono in cura c/o un nuovo Istituto di Milano da 3 mesi circa e ho delle perplessità legate alla cura e all'attenzione dei pazienti. Ho fatto 2 visite private dal primario di oncologia che ha studiato la mia situazione e che mi ha proposto di farmi curare c/o l'Istituto dove lavora. Ero entusiasta perchè l'impressione che mi aveva fatto era stata ottima e mi aveva decantato l'Istituto rispetto a quello dove ero in cura. Ho iniziato quindi a fare la terapia li ma già dal primo giorno sono rimasta allibita. Arrivata li mi hanno fatto accomodare e hanno iniziato a farmi le terapie senza nemmeno dirmi che cosa mi stessero iniettando (tutte le volte chiedo io, e ricevo risposte molto scocciate e scostanti, il foglio con su scritto i medicinali che somministrano me lo fanno firmare una volta ogni 3 settimane). Non mi fanno mai vedere gli esiti degli esami del sangue, e non ho mai dei colloqui con le Dottoresse oncologhe. Io arrivo, faccio gli esami, attendo ore, faccio la terapia e me ne vado. Quando chiedo di poter parlare con una dottoressa, se sono in buona questa viene e nella sala delle terapia, piena di pazienti come me mi chiede a mt di distanza di cosa ho bisogno (privacy ZERO). Due settimane fa è anche successa una cosa grave, credo, perchè va bene la scortesia, va bene la mancanza di informazioni, va bene che un mercoledì mi dicono una cosa e il mercoledì dopo me ne dicono/fanno un'altra però questa cosa credo che non debba mai succedere. la Dssa A a un certo punto mi dice che mi interrompono la chemio (e lasciano solo il Trastuzumab)perchè a fine mese devo fare i vari esami di rivalutazione, OK, la settimana dopo arrivo e come al solito ogni flebo chiedo che cos'e, mi rispondono Plasil e io dico ma l'altra volta non l'ho fatto, e l'infermiera tutta scocciata mi dice "certo, che lo hai fatto", arriva un'altra flebo che io credo sia il lavaggio e mi dicono "è la vinorelbina" e io dico "ma la dssa me l'ha interrotta settimana scorsa". Inizialmente mi hanno trattata da idiota, io ho chiesto di verificare con la dssa, la dottoressa B arriva e sbraitando mi chiede quando ho la PET e facendomi sentire come se fosse stata colpa mia blocca la somministrazione di chemioterapico. Pare che la Dssa A sia sia dimenticata di annotare il cambio di terapia. Altra cosa che è successa ieri (ogni mercoledì non so mai cosa aspettarmi): mi hanno detto che una volta che avrò tutti gli esiti degli esami che sto per fare per vederli con le dottoresse potrò o prendere l'appuntamento privato con il primario oppure chiamare il CUP e prendere appuntamento con una delle Dottoresse, e che l'impegnativa me la devo far fare dal mio medico di base. Scusatemi ma tutto questo è normale? Per utlimo la lettera di dimissioni è sempre incompleta e poi mi chiedo come fanno a scrivere che lo stato della paziente alla dimissione è buono se non mi incontrano mai, se non mi fanno una visita e mi chiedono come sto? Sarò grata a chiunque voglia darmi un suo parere o consiglio, io non so che fare se continuare a subire o cambiare Istituto ma non è così semplice.
Scusate se vi ho tediato
Buona giornata a tutti