Chemioterapia consiglio
Inviato: gio 11 ago 2016, 18:59
Ciao a tutti,
mio padre ha un tumore al colon con metastasi al fegato (e forse ossee), più una cirrosi epatica.
Nell'ospedale (piccolo H in un paesino lontano dall'H di provincia sicuramente un po più attrezzato) dove è stato diagnosticato il tutto hanno preso molto sotto gamba la situazione di mio padre: prima è dimagrito e il gastroenterologo gli ha fatto esami e diagnosticato cose che non c'entravano, alla fine sono stata io a pregare che facessero una colonscopia che ha svelato una stenosi (che nascondeva un tumore). Operato abbastanza urgentemente è venuto fuori un quadro clinico molto brutto (mi è stato detto "potevamo chiudere e lasciare così perché non c'è speranza", "l'oncologo probabilmente non farà niente perché è troppo avanzato..."). Va beh l'operazione è andata bene e lui si è ripreso, abbiamo chiesto un consulto all'humanitas a Milano e ci hanno richiesto determinati esami che mancavano (la dottoressa trovava assurdo che non gli sia stata fatta nemmeno una tac, gli esami del sangue o la visita al fegato a distanza di più di un mese!) e ci ha confermato che la chemio si potrà fare in associazione ai farmaci biologici, abbiamo comunque fatto la visita oncologica interna nel nostro piccolo ospedale (perché dovevamo farci prescrivere un esame molecolare alla massa tumorale che non è stato fatto prima...altro esami che mancava) e ci ha detto di iniziare la chemio li, che il farmaco biologico lo avrebbero dato in un secondo momento quando sarebbero arrivati i vetrini..
Ora non sappiamo cosa fare, da una parte vista la situazione di mio padre vorremmo andare in un centro specializzato in quello, ma dall'altra parte è a un ora di macchina e avrà forse liste d'attese più lunghe, mentre qui è tutto a portata di mano e ci sarà sicuramente meno tempo d'attesa, però rischiamo di "non fare il possibile" o "non farlo bene" visto quello che già è successo.
Inoltre questa dottoressa ci ha richiesto molti esami mentre qui inizierebbero la terapia senza approfondire la situazione del fegato o altri esami (oggi avrebbe già prenotato il day hospital così senza avere nulla tranne un incompleto istologico).
Pensiamo comunque di farci seguire da Milano ma eventualmente fare le terapie nel nostro ospedalino, ma c'è sempre la questione che un medico si può offendere e si può rifiutare. Oppure non lo so.... Mio papà poverino mi ha detto "decidi tu" e io non so come comportarmi, domani provo a parlare con l'oncologo dell'ospedale vicino a casa e vediamo cosa mi dice..
In ogni caso penso che per certe cose, sei solo un numero tra i tanti, persone che prendano davvero in considerazione i pazienti per ora ne abbiamo visti pochi, in tutta questa situazione intendo.
Per voi è stato un iter più semplice? Siamo solo noi a pensare che un centro specializzato sia migliore o no?
Grazie,
Simona
mio padre ha un tumore al colon con metastasi al fegato (e forse ossee), più una cirrosi epatica.
Nell'ospedale (piccolo H in un paesino lontano dall'H di provincia sicuramente un po più attrezzato) dove è stato diagnosticato il tutto hanno preso molto sotto gamba la situazione di mio padre: prima è dimagrito e il gastroenterologo gli ha fatto esami e diagnosticato cose che non c'entravano, alla fine sono stata io a pregare che facessero una colonscopia che ha svelato una stenosi (che nascondeva un tumore). Operato abbastanza urgentemente è venuto fuori un quadro clinico molto brutto (mi è stato detto "potevamo chiudere e lasciare così perché non c'è speranza", "l'oncologo probabilmente non farà niente perché è troppo avanzato..."). Va beh l'operazione è andata bene e lui si è ripreso, abbiamo chiesto un consulto all'humanitas a Milano e ci hanno richiesto determinati esami che mancavano (la dottoressa trovava assurdo che non gli sia stata fatta nemmeno una tac, gli esami del sangue o la visita al fegato a distanza di più di un mese!) e ci ha confermato che la chemio si potrà fare in associazione ai farmaci biologici, abbiamo comunque fatto la visita oncologica interna nel nostro piccolo ospedale (perché dovevamo farci prescrivere un esame molecolare alla massa tumorale che non è stato fatto prima...altro esami che mancava) e ci ha detto di iniziare la chemio li, che il farmaco biologico lo avrebbero dato in un secondo momento quando sarebbero arrivati i vetrini..
Ora non sappiamo cosa fare, da una parte vista la situazione di mio padre vorremmo andare in un centro specializzato in quello, ma dall'altra parte è a un ora di macchina e avrà forse liste d'attese più lunghe, mentre qui è tutto a portata di mano e ci sarà sicuramente meno tempo d'attesa, però rischiamo di "non fare il possibile" o "non farlo bene" visto quello che già è successo.
Inoltre questa dottoressa ci ha richiesto molti esami mentre qui inizierebbero la terapia senza approfondire la situazione del fegato o altri esami (oggi avrebbe già prenotato il day hospital così senza avere nulla tranne un incompleto istologico).
Pensiamo comunque di farci seguire da Milano ma eventualmente fare le terapie nel nostro ospedalino, ma c'è sempre la questione che un medico si può offendere e si può rifiutare. Oppure non lo so.... Mio papà poverino mi ha detto "decidi tu" e io non so come comportarmi, domani provo a parlare con l'oncologo dell'ospedale vicino a casa e vediamo cosa mi dice..
In ogni caso penso che per certe cose, sei solo un numero tra i tanti, persone che prendano davvero in considerazione i pazienti per ora ne abbiamo visti pochi, in tutta questa situazione intendo.
Per voi è stato un iter più semplice? Siamo solo noi a pensare che un centro specializzato sia migliore o no?
Grazie,
Simona