Opinioni e consigli astrocitoma basso grado
Inviato: mer 5 dic 2018, 15:06
Ciao tutti,
sono nuova di questo forum, per tanto tempo ho letto da esterna le vostre storie fino a che ho deciso di iscrivermi per raccontare la mia. Sono in cerca di consigli e punti di vista da parte di chi ha vissuto o sta vivendo una situazione analoga alla mia. Ho 28 anni e da sei mesi ho intrapreso una relazione con un mio coetaneo, Fulvio, che sapevo aver avuto un tumore maligno al cervello all'età di 21 anni, ossia 7 anni fa. Da ignorante credevo che questa storia fosse un capitolo chiuso, che il mio ragazzo fosse "guarito" dopo essersi sottoposto ad intervento chirurgico e che avesse tutta la vita davanti. Devo premettere che, nonostante stiamo insieme da soli 6 mesi, la nostra conoscenza è ben più lunga e risale ai tempi del liceo. Negli anni non ci siamo mai persi di vista e abbiamo sempre mantenuto un rapporto di amicizia (anche se velato da un interesse reciproco sfociato in un vero amore solo 6 mesi fa). Per questo motivo quando ci siamo fidanzati ero già al corrente della sua storia e della sua (ex) malattia. Nel mese di agosto vengo a sapere che l'intervento chirurgico effettuato 7 anni prima non aveva rimosso l'intera massa tumorale (astrocitoma basso grado) e che, in seguito ad una risonanza magnetica di routine, è emerso che il tumore, per tanti anni allo stato "latente", ha ripreso a crescere (recidiva) e necessita un secondo intervento chirurgico. Sorvoliamo sullo shock che ho subito venendo catapultata in questo mondo, tra rm, pet, antiepilettici e visite varie (mondo a me del tutto sconosciuto), mi sto facendo forza e sto supportando con ogni mezzo il mio ragazzo, essendo sempre presente, accompagnandolo alle visite, distraendolo, trasmettendogli amore e fiducia. Non posso tuttavia negare che si insinuano in me molti dubbi riguardo al nostro futuro, specialmente in una età in cui è normale avere il desiderio di fare dei progetti importanti (matrimonio, figli). Io amo moltissimo Fulvio e lui ama me ed entrambi sappiamo di essere rispettivamente l'umo e la donna della nostra vita. In questo momento io sono un pilastro per Fulvio e sono la ragione più importante (insieme alla famiglia) per non smettere di lottare. Qualche settimana fa racconto tutto ai miei genitori, i quali nonostante siano molto dispiaciuti per la situazione di Fulvio e mi esortino a stargli vicino in questo momento terribile, mi consigliano senza esitazione di pensare a me, al mio futuro, quindi di lasciare Fulvio e mettermi al riparo da una vita fatta di dolore e angoscia. Io giustifico i miei genitori che vorrebbero il meglio per me. Io ho tutta la vita davanti e vorrei un futuro fatto di cose normali, una casa, dei bambini, la serenità. Ho paura di non poter concretizzare queste cose con Fulvio nonostante riconosca che lui sia la persona perfetta, ho paura che dopo la seconda recidiva ce ne sia una terza, una quarta, e poi? fino a che punto si può andare avanti? Fulvio ha solo 28 anni. Penso ad eventuali figli costretti a crescere senza un padre per una mia scelta. So che forse sto andando oltre con a ricostruzione del futuro e che dovrei vivere giorno per giorno ma mi rimbombano in testa le parole dei miei..voi cosa fareste al posto mio? cosa mi consigliereste?grazie.
sono nuova di questo forum, per tanto tempo ho letto da esterna le vostre storie fino a che ho deciso di iscrivermi per raccontare la mia. Sono in cerca di consigli e punti di vista da parte di chi ha vissuto o sta vivendo una situazione analoga alla mia. Ho 28 anni e da sei mesi ho intrapreso una relazione con un mio coetaneo, Fulvio, che sapevo aver avuto un tumore maligno al cervello all'età di 21 anni, ossia 7 anni fa. Da ignorante credevo che questa storia fosse un capitolo chiuso, che il mio ragazzo fosse "guarito" dopo essersi sottoposto ad intervento chirurgico e che avesse tutta la vita davanti. Devo premettere che, nonostante stiamo insieme da soli 6 mesi, la nostra conoscenza è ben più lunga e risale ai tempi del liceo. Negli anni non ci siamo mai persi di vista e abbiamo sempre mantenuto un rapporto di amicizia (anche se velato da un interesse reciproco sfociato in un vero amore solo 6 mesi fa). Per questo motivo quando ci siamo fidanzati ero già al corrente della sua storia e della sua (ex) malattia. Nel mese di agosto vengo a sapere che l'intervento chirurgico effettuato 7 anni prima non aveva rimosso l'intera massa tumorale (astrocitoma basso grado) e che, in seguito ad una risonanza magnetica di routine, è emerso che il tumore, per tanti anni allo stato "latente", ha ripreso a crescere (recidiva) e necessita un secondo intervento chirurgico. Sorvoliamo sullo shock che ho subito venendo catapultata in questo mondo, tra rm, pet, antiepilettici e visite varie (mondo a me del tutto sconosciuto), mi sto facendo forza e sto supportando con ogni mezzo il mio ragazzo, essendo sempre presente, accompagnandolo alle visite, distraendolo, trasmettendogli amore e fiducia. Non posso tuttavia negare che si insinuano in me molti dubbi riguardo al nostro futuro, specialmente in una età in cui è normale avere il desiderio di fare dei progetti importanti (matrimonio, figli). Io amo moltissimo Fulvio e lui ama me ed entrambi sappiamo di essere rispettivamente l'umo e la donna della nostra vita. In questo momento io sono un pilastro per Fulvio e sono la ragione più importante (insieme alla famiglia) per non smettere di lottare. Qualche settimana fa racconto tutto ai miei genitori, i quali nonostante siano molto dispiaciuti per la situazione di Fulvio e mi esortino a stargli vicino in questo momento terribile, mi consigliano senza esitazione di pensare a me, al mio futuro, quindi di lasciare Fulvio e mettermi al riparo da una vita fatta di dolore e angoscia. Io giustifico i miei genitori che vorrebbero il meglio per me. Io ho tutta la vita davanti e vorrei un futuro fatto di cose normali, una casa, dei bambini, la serenità. Ho paura di non poter concretizzare queste cose con Fulvio nonostante riconosca che lui sia la persona perfetta, ho paura che dopo la seconda recidiva ce ne sia una terza, una quarta, e poi? fino a che punto si può andare avanti? Fulvio ha solo 28 anni. Penso ad eventuali figli costretti a crescere senza un padre per una mia scelta. So che forse sto andando oltre con a ricostruzione del futuro e che dovrei vivere giorno per giorno ma mi rimbombano in testa le parole dei miei..voi cosa fareste al posto mio? cosa mi consigliereste?grazie.