Inviato: ven 22 lug 2011, 2:32
Ciao a tutte/i mi chiamo Francesca, ho 55 anni e sono di Milano.
Voglio, in breve, raccontare la mia storia affinchè con la mia esperienza possa contribuire ad aiutare gl'altri che sono stati colpiti come me da questo male, chiamato PSEUDOMIXOMA PERITONEI, e dare speranza a chi la persa.
Durante l'anno 2007 avvertivo dei problemi all'apparato digerente e all'intestino,
e attribuivo all'alimentazione le cause di questi disturbi, seppure non sono
un' amante di abbuffate e bevande alcoliche.
Grazie ad una amica ho conosciuto una ginecologa che non si limita a una semplice "visita di cortesia" ma approfondisce e analizza in modo dettagliato i disturbi riscontrati. Quindi la dottoressa mi ha fatto fare un' ecografia all'addome attraverso la quale ha subito notato che qualcosa non andava.
Il risultato è stato: scarsa visibilità dell' ovaio destro a cui si è aggiunta
la presenza di una ciste ovarica sull'ovaio sinistro.
Quindi mi ha fatto fare ulteriori esami per valutare dei marcatori tumorali,
i quali in effetti erano al limite. A distanza di pochi mesi mi sono sottoposta ad un intervento chirurgico per togliere la ciste diagnosticata. Il dottore che mi ha operata, anch'esso ginecologo, non ha riscontrato con i suoi macchinari nessun problema all'ovaio destro. Ma durante l' operazione ha scoperto che oltre alla ciste c'era del materiale mucinoso nella cavità addominale; quindi ha tolto quel materiale e l'ha fatto analizzare.
Il ginecologo, data la situzione che si stava delineando, ha
passato il compito di approfondire gli esami all'oncologo dell'ospedale, il quale
con onestà mi ha detto che si trattava di un tumore maligno raro, il tumore al peritoneo, e che lui non era specializzato per quel tipo di malattia.
Cosi mi ha indirizzato verso uno specialista per quel tipo di tumore. Il Dottore ha diagnosticato e confermato, con i risultati degl'esami precedenti, la presenza del tumore e mi ha detto che il materiale mucinoso sembrava che provenisse dall'appendice ed era in fase di espansione all'interno dell' addome.
L'8/05/2008 mi hanno ricoverata con le seguenti procedure:
Peritonectomia totale, Omentectomia, isteroannessiectomia dx, resezione fondo
ciecale con appendicectomia splenectomia, colecistectomia, resezione della glissoniana
+ chemio ipertermia intra peritoneale.
Mi hanno dimessa il 22/05/2008.
Dal quel giorno e tuttora soffro di vari problemi all' apparato gastrointestinale.
Con la cadenza di un mese e mezzo/2 mesi si presenta il seguente problema:
tutto comincia con una forte secchezza alla bocca, poi un forte mal di stomaco,
bruciore di stomaco e conseguente vomito, spesso noto la presenza di bile nel materiale espulso; questo dura circa 24 ore.
Poi riprendo a stare meglio.
Accanto a questo problema si aggiunge una forte stipsi con la quale combatto
giorno per giorno usando tutti i sistemi possibili oltre a seguire un alimentazione ricca di fibre. Nonostante tutte le attenzioni del caso ho avuto una occlusione intestinale che fortunatamente si è risolta senza operarmi, circa 1 anno fà.
Nonostante tutto mi ritengo fortunata e sono convinta che la ricerca sul cancro farà passi importanti grazie al sostegno di milioni di persone che hanno un grande cuore.
Con questa mia cronistoria intendo per quanto possibile, scambiare informazioni utili con chi ha avuto la stessa malattia con problematiche post-operatorie connesse, con chi deve affrantarla e chiunque vuole darmi un consiglio, nella speranza di poter vivere al meglio. GRAZIE
Voglio, in breve, raccontare la mia storia affinchè con la mia esperienza possa contribuire ad aiutare gl'altri che sono stati colpiti come me da questo male, chiamato PSEUDOMIXOMA PERITONEI, e dare speranza a chi la persa.
Durante l'anno 2007 avvertivo dei problemi all'apparato digerente e all'intestino,
e attribuivo all'alimentazione le cause di questi disturbi, seppure non sono
un' amante di abbuffate e bevande alcoliche.
Grazie ad una amica ho conosciuto una ginecologa che non si limita a una semplice "visita di cortesia" ma approfondisce e analizza in modo dettagliato i disturbi riscontrati. Quindi la dottoressa mi ha fatto fare un' ecografia all'addome attraverso la quale ha subito notato che qualcosa non andava.
Il risultato è stato: scarsa visibilità dell' ovaio destro a cui si è aggiunta
la presenza di una ciste ovarica sull'ovaio sinistro.
Quindi mi ha fatto fare ulteriori esami per valutare dei marcatori tumorali,
i quali in effetti erano al limite. A distanza di pochi mesi mi sono sottoposta ad un intervento chirurgico per togliere la ciste diagnosticata. Il dottore che mi ha operata, anch'esso ginecologo, non ha riscontrato con i suoi macchinari nessun problema all'ovaio destro. Ma durante l' operazione ha scoperto che oltre alla ciste c'era del materiale mucinoso nella cavità addominale; quindi ha tolto quel materiale e l'ha fatto analizzare.
Il ginecologo, data la situzione che si stava delineando, ha
passato il compito di approfondire gli esami all'oncologo dell'ospedale, il quale
con onestà mi ha detto che si trattava di un tumore maligno raro, il tumore al peritoneo, e che lui non era specializzato per quel tipo di malattia.
Cosi mi ha indirizzato verso uno specialista per quel tipo di tumore. Il Dottore ha diagnosticato e confermato, con i risultati degl'esami precedenti, la presenza del tumore e mi ha detto che il materiale mucinoso sembrava che provenisse dall'appendice ed era in fase di espansione all'interno dell' addome.
L'8/05/2008 mi hanno ricoverata con le seguenti procedure:
Peritonectomia totale, Omentectomia, isteroannessiectomia dx, resezione fondo
ciecale con appendicectomia splenectomia, colecistectomia, resezione della glissoniana
+ chemio ipertermia intra peritoneale.
Mi hanno dimessa il 22/05/2008.
Dal quel giorno e tuttora soffro di vari problemi all' apparato gastrointestinale.
Con la cadenza di un mese e mezzo/2 mesi si presenta il seguente problema:
tutto comincia con una forte secchezza alla bocca, poi un forte mal di stomaco,
bruciore di stomaco e conseguente vomito, spesso noto la presenza di bile nel materiale espulso; questo dura circa 24 ore.
Poi riprendo a stare meglio.
Accanto a questo problema si aggiunge una forte stipsi con la quale combatto
giorno per giorno usando tutti i sistemi possibili oltre a seguire un alimentazione ricca di fibre. Nonostante tutte le attenzioni del caso ho avuto una occlusione intestinale che fortunatamente si è risolta senza operarmi, circa 1 anno fà.
Nonostante tutto mi ritengo fortunata e sono convinta che la ricerca sul cancro farà passi importanti grazie al sostegno di milioni di persone che hanno un grande cuore.
Con questa mia cronistoria intendo per quanto possibile, scambiare informazioni utili con chi ha avuto la stessa malattia con problematiche post-operatorie connesse, con chi deve affrantarla e chiunque vuole darmi un consiglio, nella speranza di poter vivere al meglio. GRAZIE