Noi figli, di genitori malati

In questo spazio è possibile raccontare e pubblicare le storie di coloro che sono riusciti, anche attraverso il dolore e la sofferenza, a sconfiggere la malattia.
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Franco953
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da Franco953 »

Cara hinagiku
un anno é molto poco per riuscire a sentire un po' di sollievo
Ci vuole tempo e poi comunque, lo sai, sono cicatrici che lasciano il segno per sempre
Tocca a noi saperle, almeno,medicare per sentire meno dolore
Un abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
mile1977
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da mile1977 »

ciao a tutti...sono mesi che vengo qua a leggere le vostre storie...le nostre storie. L'ho fatto per cercare un po' di sostegno, nella speranza di leggere qualcosa che mi aiutasse ad essere positiva..
9 anni fa ho perso mio padre per un tumore al polmone: in 2 mesi dalla diagnosi, non c'era più..
2 anni fa, a fine maggio 2017, a mia mamma è stato diagnosticato un tumore al colon con metastasi al fegato e ai polmoni. Nei mesi successivi, dopo esami più approfonditi, ha iniziato la chemioterapia. Ha reagito bene, le metastasi si erano ridotte...la massa tumorale purtroppo no ma non cresceva neanche.
Lei ha sempre dimostrato di avere tanta forza, così tanta da dare coraggio anche a me e mia sorella.
Reagiva bene anche alle terapie, tranne la spossatezza, non ha mai avuto altri effetti collaterali.
Poi...a fine settembre 2018, qualcosa è cambiato: ha iniziato ad avere dolori al fegato, i medici le hanno detto che era normale, il fegato era ingrossato per i vari cicli di chemio. Le hanno dato un antispasmico e le cose sono tornate più o meno alla normalità.
Fino a Natale..proprio nel giorno di Natale ha iniziato ad accusare una stanchezza esagerata. E da lì, è stato tutto un crescendo: non riusciva a fare bene le scale di casa (siamo a un primo piano), non riusciva a camminare per più di pochi minuti, senza sentirsi senza forze. A metà gennaio, le analisi del sangue sono risultate completamente sballate e da lì l'oncologa ha iniziato a prepararci a ciò che poteva succedere. Sono state consigliate a mamma le cure leniterapiche, per "tirarla su" in attesa di una successiva chemio che però..non era sicura che ci sarebbe stata..
Abbiamo parlato a lungo sia con l'oncologa che con il responsabile del reparto di leniterapia: entrambi ci hanno avvisato che ci sarebbe stato un peggioramento rapido e che dovevamo essere preparate al peggio.
Tanto io che mia sorella (42 anni io, 55 lei) li ascoltavamo pensando "sono matti, mamma non sta così male".
Obiettivamente, vedevamo che le cose stavano peggiorando: mamma stava sempre più tempo a letto, le stava passando l'appetito, non aveva molte forze. Si rendeva conto che le cose andavano ogni giorno peggio. Dal 20 di febbraio, più o meno, era cambiato il colore del suo viso: era giallo..non siamo medici, ma abbiamo pensato subito al fegato..cosa che ci è stata confermata dai dottori.
Io ho passato l'inverno a casa con lei, visto che ho un lavoro stagionale e lei, ogni giorno, mi ripeteva che mi stava rovinando la vita: quante volte le ho detto che non era affatto così, che stavo a casa (da 3 anni sono tornata a vivere qua) per portare avanti i miei lavori di artigianato..una mezza bugia. In realtà ero molto preoccupata per lei e cercavo di aiutarla in tutto, senza farglielo pesare.
L'ultima volta che l'abbiamo portata in leniterapia è stato il 1° marzo. Non riusciva a scendere le scale, ci siamo fatte aiutare dai volontari della Croce Rossa.
Il giorno successivo, il sabato, a malapena si rendeva conto di ciò che le succedeva intorno: a momenti era abbastanza lucida, a momenti non era con noi. I medici ci avevano detto che sarebbe andata in coma epatico..ma non ci aspettavamo che quel sabato sarebbe stato l'ultimo giorno in cui avremmo potuto parlare con lei, abbracciarla. La notte ha iniziato a respirare male e abbiamo chiamato il 118. Non sapevamo che altro fare. Ci hanno però detto, dopo averla visitata, che non potevano fare nulla per lei e che la cosa migliore sarebbe stata lasciarla a casa, nel suo letto.
Così le siamo state accanto, giorno e notte. Abbiamo cercato di farle sentire la nostra presenza e il nostro amore..
La sera del 5 marzo mamma è spirata.
E' passato un mese e mezzo ed io ancora faccio fatica a crederci.
Mi manca da morire, mi mancano i nostri battibecchi, mi mancano i suoi consigli. Mi manca tutto di lei.
So che è una fase, che prima o poi questo dolore riuscirò ad accettarlo, anche se non andrà mai via. Ma è dura..tanto dura.
Scusate per questo lungo commento...ma non riesco a parlare di quello che provo e avevo un gran bisogno di sfogarmi..
Rosy74
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da Rosy74 »

Cara leggendo il tuo messaggio ho ripercorso la dura lotta di mio marito. Quattro interventi e 50 cicli di chemio in quattro anni, stesso male della tua mamma. Anche mio marito è stato sempre benissimo, ha sempre lavorato con una forza da leone. Mi ero abituata alla sua malattia, ormai faceva parte di noi ma tutto sommato andava bene cosi. Mio marito combatteva il suo male e insieme ci prendevamo cura di mia zia anche lei malata. Poi improvvisamente il tracollo per tutti e due. Mi hanno lasciata a 20 giorni di distanza. È stato devastante vedere nella stessa casa due persone consumate dal cancro. Il vuoto è tanto. Ringrazio il Signore di avermi dato la forza di affrontare tutto ciò. Scusate lo sfogo ma oggi è una giornata no.
Speranza76
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da Speranza76 »

Ciao Rosy.. Cosa ha fatto precipitare improvvisamente la situazione?
Rosy74
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da Rosy74 »

Speranza mio marito ha iniziato con forti dolori al fegato. Era imbottito di antidolorifici e morfina. Poi gli è salita la bilirubina a 28, abbiamo anche provato con un drenaggio esterno ma è stato tutto inutile. Tutto questo in 20 giorni. Fino alla mattina del 12 marzo è stato lucido, aveva però ormai perso tutte le forze non riusciva più ad alzarsi dal letto e poi nel primo pomeriggio mi ha lasciata
Solidea
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da Solidea »

Ma perché tutti quei cicli di chemio? Il tumore non era confinato "soltanto" al retto???
50 cicli, l'hanno praticamente massacrato. Lo credo bene che avesse il fegato distrutto. Ma come si fa...
L'amore per una nostro caro non si manifesta solo negli ultimi istanti della sua vita ma è una costante presenza in tutti gli anni passati insieme
Rosy74
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da Rosy74 »

Solidea il tumore di mio marito e’ partito dal retto ma poi ha dato in un primo momento metastasi solo al fegato e poi successivamente in tutta la parte alta dell’addome e polmoni. Purtroppo la chemio era l’unica scelta anche perché lui la sopportava benissimo. Non ha mai avuto effetti collaterali.
Speranza76
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da Speranza76 »

Rosy che cosa brutta.. E leggere di questi repentini improvvisi peggioramenti mi abbattono.. È quello che temo.. Un giorno si sta tutto sommato bene e poi..
Rosy74
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da Rosy74 »

Mai perdere la speranza e mai abbattersi, io non l’ho mai fatto con mio marito anche quando leggevo o sentivo di persone che avevano perso la battaglia. Finché c’è qualcosa da fare nulla è perduto. Auguro a tutti voi che siete vicini ai vostri cari di avere tanta forza e serenità per affrontare giorno dopo giorno la malattia e tutto ciò che ne consegue.
mile1977
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Re: Noi figli, di genitori malati

Messaggio da mile1977 »

Concordo con Rosy74, mai perdere la speranza..neanche all'ultimo. A noi e a nostra mamma, la speranza che comunque le cose potessero migliorare, ha dato forza fino all'ultimo momento.
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