Progetto fotografico
Inviato: mar 23 mag 2017, 12:21
Ciao a tutti,
mi presento brevemente: mi chiamo Marco e nel 2004 mi avevano diagnosticato un tumore al testicolo stadio II; due operazioni, tre cicli di chemioterapia e poi 5 anni di analisi, tac, radiografie. A distanza di tanti anni ancora ci penso quasi tutti i giorni, magari per un breve istante, ma ci penso.
E' stata l'esperienza più drammatica che abbia vissuto e al contempo la più formativa, sia in senso positivo che in senso negativo.
Non si può ritornare alla vita "normale" del "prima", per forza di cose, qualcosa cambia e nel mio caso se da un lato ho pian piano rifocalizzato la mia vita cercando di concentrarmi sulle cose veramente importanti, dall'altro ancora fatico a capire quali esse siano (le cose importanti) e soprattutto a reinserirmi nella società di persone che non hanno attraversato questa esperienza: molte delle cose per le quali si preoccupano i miei amici e colleghi, molti dei loro affanni e delle loro preoccupazioni, mi sembrano sciocchezze e se questo aiuta forse a indirizzarmi sulle cose importanti, dall'altro svuota di contenuto, significato e passione molte cose nelle quali prima trovavo un senso (il lavoro in primis).
Per questo forse nel tempo ho cercato di trovare nuovi stimoli, nuove attività che mi facessero sentire più "vivo" e ho cercato di uscire dalla mia comfort zone cercando nuovi slanci: le maratone, il triathlon, imparare a suonare uno strumento, viaggiare di più, e la fotografia (da sempre una mia passione).
Recentemente ho avuto l'occasione di fotografare una ragazza che sta attraversando il difficile periodo delle cure per una forma aggressiva di leucemia: mi ha contattato chiedendomi di farle qualche foto ed è stata un'esperienza bellissima per entrambi. Vedere la mamma con le lacrime agli occhi mentre la figlia si faceva truccare (anche se le foto più belle sono quelle che abbiamo scattato "senza trucco") è stato un momento che non dimenticherò.
Vorrei però fare qualcosa di diverso, non facilissimo sulla carta: un progetto a "quattro mani" (fotografo e "modello") per raccontare con le proprie parole (o meglio con una immagine) la propria esperienza perché, immagino, ad ognuno di noi il cancro ha lasciato un messaggio diverso. A me ad esempio (sarà brutto a dirsi forse) mi ha lasciato un gran senso di solitudine: nonostante fossi circondato dall'affetto dei miei familiari e dei miei amici, nei momenti più difficili (le notti, i picchi di nausea...) ero solo nel mio dolore fisico e ancor più solo nei miei pensieri. Non ricordo chi lo disse, ma nella morte siamo tutti soli, e forse questo vale anche per il pensiero della morte, quando si è svegli nel cuore della notte mentre tutti gli altri dormono e il pensiero va lì. Ed è questa solitudine che vorrei cercare di rappresentare con la mia foto (alla quale sto lavorando).
Mi scuso se sono stato un po' prolisso e spero di aver chiarito l'obiettivo del progetto che ovviamente non ha alcun fine "commerciale" o "pubblicitario". Il mio è un hobby e vorrei che l'esperienza più importante della mia vita ne facesse parte. Se qualcuno volesse partecipare, se avesse una storia da raccontare da "fermare" in un'immagine, sarei felicissimo di collaborare.
Grazie,
Marco
mi presento brevemente: mi chiamo Marco e nel 2004 mi avevano diagnosticato un tumore al testicolo stadio II; due operazioni, tre cicli di chemioterapia e poi 5 anni di analisi, tac, radiografie. A distanza di tanti anni ancora ci penso quasi tutti i giorni, magari per un breve istante, ma ci penso.
E' stata l'esperienza più drammatica che abbia vissuto e al contempo la più formativa, sia in senso positivo che in senso negativo.
Non si può ritornare alla vita "normale" del "prima", per forza di cose, qualcosa cambia e nel mio caso se da un lato ho pian piano rifocalizzato la mia vita cercando di concentrarmi sulle cose veramente importanti, dall'altro ancora fatico a capire quali esse siano (le cose importanti) e soprattutto a reinserirmi nella società di persone che non hanno attraversato questa esperienza: molte delle cose per le quali si preoccupano i miei amici e colleghi, molti dei loro affanni e delle loro preoccupazioni, mi sembrano sciocchezze e se questo aiuta forse a indirizzarmi sulle cose importanti, dall'altro svuota di contenuto, significato e passione molte cose nelle quali prima trovavo un senso (il lavoro in primis).
Per questo forse nel tempo ho cercato di trovare nuovi stimoli, nuove attività che mi facessero sentire più "vivo" e ho cercato di uscire dalla mia comfort zone cercando nuovi slanci: le maratone, il triathlon, imparare a suonare uno strumento, viaggiare di più, e la fotografia (da sempre una mia passione).
Recentemente ho avuto l'occasione di fotografare una ragazza che sta attraversando il difficile periodo delle cure per una forma aggressiva di leucemia: mi ha contattato chiedendomi di farle qualche foto ed è stata un'esperienza bellissima per entrambi. Vedere la mamma con le lacrime agli occhi mentre la figlia si faceva truccare (anche se le foto più belle sono quelle che abbiamo scattato "senza trucco") è stato un momento che non dimenticherò.
Vorrei però fare qualcosa di diverso, non facilissimo sulla carta: un progetto a "quattro mani" (fotografo e "modello") per raccontare con le proprie parole (o meglio con una immagine) la propria esperienza perché, immagino, ad ognuno di noi il cancro ha lasciato un messaggio diverso. A me ad esempio (sarà brutto a dirsi forse) mi ha lasciato un gran senso di solitudine: nonostante fossi circondato dall'affetto dei miei familiari e dei miei amici, nei momenti più difficili (le notti, i picchi di nausea...) ero solo nel mio dolore fisico e ancor più solo nei miei pensieri. Non ricordo chi lo disse, ma nella morte siamo tutti soli, e forse questo vale anche per il pensiero della morte, quando si è svegli nel cuore della notte mentre tutti gli altri dormono e il pensiero va lì. Ed è questa solitudine che vorrei cercare di rappresentare con la mia foto (alla quale sto lavorando).
Mi scuso se sono stato un po' prolisso e spero di aver chiarito l'obiettivo del progetto che ovviamente non ha alcun fine "commerciale" o "pubblicitario". Il mio è un hobby e vorrei che l'esperienza più importante della mia vita ne facesse parte. Se qualcuno volesse partecipare, se avesse una storia da raccontare da "fermare" in un'immagine, sarei felicissimo di collaborare.
Grazie,
Marco