Rendersi conto di stare per morire..

[Gengis]

Mio padre ha 76 anni. Ad inizio dicembre gli è stato diagnosticato un cancro ai polmoni.
In considerazione del fatto che è una persona molto ansiosa e ha avuto dei periodi di forte depressione, io e mia madre abbiamo deciso di non dirgli tutto. Gli abbiamo detto di questa massa, ma che ovviamente stavano cercando una cura per “guarirla”. Durante le visite con i palliativisti abbiamo espresso con loro la nostra volontà di non dirgli proprio tutto. Loro hanno sempre risposto alle sue domande, anche molto chiaramente ma in modo molto blando. Lui è stato curato contro il dolore è stato sempre molto sereno. Purtroppo, a giugno la situazione è peggiorata e i medici hanno proposto il ricovero in Hospice, che lui ha accettato. Noi gli abbiamo detto che il ricovero era necessario proprio per rimettersi in forza e quindi era una cosa transitoria. Il ricovero è andato molto bene fino a due giorni fa. Lui era sereno anche perché seguito H 24 da professionisti che potevano aiutarlo. Ieri mattina è iniziato il peggio. Ha iniziato a piangere e a dirci “sto morendo” “io non voglio morire”. Non riesco a capire come sia possibile questa cosa. Come può rendersi conto di una cosa del genere?
Questi pianti sono struggenti, sono difficili da consolare… io e mia madre siamo distrutte…

[Hedo]

Ciao...
Innanzitutto ti voglio dire che stai affrontando qualcosa per cui serve molto coraggio.
Tenere duro è doloroso, sfiancante e a tratti sembra inutile, ma se state facendo tutto questo, sia tu che tua mamma dovreste essere fieri di voi.
Mia mamma ha un tumore non operabile al colon, da diversi mesi ha dei dolori per i quali urla, implora aiuto e chiama la mamma; due giorni fa, durante uno di questi dolori mi ha detto "sto morendo". In due anni di malattia non aveva mai parlato così, e nessuno dei medici ha mai detto qualcosa riguardo alla morte. Non so come faccia a saperlo, ma credo che ad un certo punto sia un insieme di paura e rassegnazione.
Ti sono vicina

[Gengis]

Grazie per le tue parole. Si è veramente dura.
Vederlo piangere come un bambino è terrificante… speravo morisse senza accorgersene.

Invece implora di non morire e si aggrappa a mia mamma. Ieri è riuscito a dirle “cosa faccio poi nell’’aldilà da solo? Vieni con me! Io ti amo”.

Il personale dell’Hospice ci dice di lasciarlo sfogare.

Secondo mia mamma è arrivato a questa conclusione perché sta peggiorando, perché ora non riesce a mangiare in autonomia per esempio. E forse passando dalla morfina al fentanyl ha avuto un attimo di lucidità, non lo so…

Ieri sera mi ha chiamato e mi ha fatto giurare di portagli le bambine oggi. Io vado da lui a giorni alterni perché ho una bimba di 5 anni e una di 3 mesi.
Oggi andrò e sono già in ansia.

[Titti23]

Ciao gengis,
mi dispiace veramente tantissimo per il tuo papà. E' veramente difficile rimanere lucidi, fare le proprie cose, e vedere i nostri cari in questo stato.
Con mio papà, che sapeva tutto, è stato tutto un calvario così. Piangeva, sapeva che stava per morire e io veramente ogni volta ne uscivo distrutta. L'unica cosa da fare è stargli vicino, dirgli tutto, trasmettergli tutto il vostro amore. Siete state bravissime, avete fatto tutto ciò che potevate. Purtroppo queste brutte malattie non ci lasciano combattere, ci lasciano senza la possibilità di aiutare chi amiamo. Ti abbraccio forte

[Ludwig78]

Anche mia madre, in completa cachessia, aveva capito. Ma mi disse: io non ho paura di morire, ma di soffrire. Così l'ho rassicurata sul fatto che avrei fatto in modo che non soffrisse. Nella nostra famiglia la morte non è mai stata un tabù. Mio padre è morto di sla a 49 anni, tutti i fratelli di mia madre (7) sono morti di cancro, mia zia paterna cancro al pancreas a 50 anni... In effetti con le gocce di morfina lei, pur consapevole, era serena.

[Gengis]

Grazie a tutti per il confronto e conforto. È una situazione così forte che solo chi ci è passato può capire. Non è comprensibile altrimenti.
Domenica sono stata con le bambine da lui. Le ha accarezzate, senza piangere. Le guardava e non diceva niente. Poi loro sono uscite e siamo rimaste io e mia mamma con lui. A quel punto ha iniziato a piangere, tanto. Io gli ho semplicemente chiesto: devi dirmi qualcosa? Lui solo allora ha iniziato a parlare e mi ha detto “ho avuto una vita felice con voi…”. E a quel punto sono crollata…
Oggi hanno aumentato la sedazione e sembrava meglio, ma dopo cena ha implorato la dottoressa di farlo morire. È straziante…

[Ludwig78]

Io sinceramente non ho lesinato con le gocce di serenase e oramorf. essendo così senza dolori è rimasta lucida fino alla notte in cui è morta nel sonno. Tipo che alle 21 mi ha chiesto come andava il mio mal di gola, con un filo di voce....

[Emanuela84]

Mio papà dopo la diagnosi di febbraio non ha più potuto parlare: ha subito una tracheotomia. Io penso lui avesse capito. Ancor prima di noi, appesi ad una pur debole speranza. Ma ciò che mi mangia è che lui non abbia mai potuto dar voce alle sue paure. E mi chiedo se avessi potuto fare di più. Aveva un quaderno per comunicare con noi ma .. la scrittura può dar voce ai pensieri, la Parola alle emozioni. Da due settimane prima della sedazione profonda aveva iniziato a chiedere di dormire. Era sempre più stanco, sempre più Rassegnato. Io mi costringevo a somministrare dosi crescenti: lo volevo con me. Io ho perso Papà da pochi giorni: sono uno strazio, diverso da quello che descrivi che però ricordo bene. Stai facendo ciò che puoi fare: star vicina, chiedergli se voglia dirti qualcosa. Se non basta. Accetta di salire con i farmaci palliativi. Non deve soffrire più di quando non stia soffrendo. Ti richiederà coraggio. Tanto coraggio, tantissimo coraggio. Lo dovrai fare per lui ti sono vicina. Ti capisco tanto.

[Gengis2]

Sono sempre io con altro nick perché sospetta spam.
Martedì mattina era ancora leggermente cosciente, abbiamo scambiato due parole, la mamma l’ha imboccato e nel pomeriggio hanno iniziato la sedazione profonda perché lui era troppo angosciato. Sono riuscita a salutarlo
Mercoledì mattina sono entrata in stanza, ha fatto il suo ultimo respiro e il suo cuore ha smesso di battere.
Ha aspettato che ci fossi anche io.
Il dolore è stato forte. Non avevo mai visto una persona morta e ho visto morire mio padre.
Per quanto il dolore sia stato atroce, mi sono sentita sollevata. È brutto da dire, ma non riuscivo più a vederlo soffrire così. Non se lo meritava.

[LaMarinin81]

Sono sempre io con altro nick perché sospetta spam.
Martedì mattina era ancora leggermente cosciente, abbiamo scambiato due parole, la mamma l’ha imboccato e nel pomeriggio hanno iniziato la sedazione profonda perché lui era troppo angosciato. Sono riuscita a salutarlo
Mercoledì mattina sono entrata in stanza, ha fatto il suo ultimo respiro e il suo cuore ha smesso di battere.
Ha aspettato che ci fossi anche io.
Il dolore è stato forte. Non avevo mai visto una persona morta e ho visto morire mio padre.
Per quanto il dolore sia stato atroce, mi sono sentita sollevata. È brutto da dire, ma non riuscivo più a vederlo soffrire così. Non se lo meritava.

Condoglianze.
Quando morì mio padre, anche io mi sento sollevata perché non meritava di soffrire così.
Ora vivi il tuo dolore..

un abbraccio