Inviato: sab 9 nov 2013, 17:56
Ciao cerchietti,
Linetta, Ambra, Monik, GxG, Art, Sara, Gaia, Vale, Paolo, Pier....
Non sono scomparsa, sono stati giorni difficili, giorni in cui ho creduto di non farcela, giorni in cui ho sentito distintamente di aver toccato il fondo. Ho sentito di aver deluso profondamente me stessa. Ho cercato inutilmente Dani e lui mi è apparso, una notte, quasi in un dormiveglia, dicendomi ho 15 ore di fusorario, se mi chiami ora non posso rispondere, mi svegli così...
15 ore di fusorario.... non esiste un posto al mondo, in quello che conosciamo, in cui ci siano 15 ore di fusorario.
Allora ho capito e ho iniziato lentamente a risalire quella china che vedevo da sotto e sembrava troppo, davvero troppo alta e lontana.
Ho detto a mia mamma di tornare a casa, e ho ricominciato daccapo, di nuovo.
Ho guardato Lollo, ho visto dolore e rabbia nei suoi occhi, mi è sembrato di guardarmi allo specchio e ho detto adesso si riparte. Ho tolto dai nostri due comodini le foto della lapide, quella foto che lo ritrae con un un malinconico sorriso e ho tappezzato il comodino di Lollo di foto del papà com'era prima della malattia. Lui non se lo ricordava, aveva 3 anni quandi Dani si è ammalato e forse non me lo ricordavo nemmeno io. Sorridente, in forma, bello e felice.
Ecco, ho detto ieri sera a Lollo, papà adesso è come lo vedi in queste foto. Che bello svegliarsi la mattina vedendo queil sorriso, quella voglia di vivere che aveva, quello sguardo canzonatorio... quello era Dani, e nemmeno me lo ricordavo.
Lollo soffre di un disturbo ossessivo compulsivo scatenato dalla malattia e acutizzato dalla morte di Dani, abbiamo già iniziato una terapia e quelle foto ne fanno parte. Sostituire i ricordi brutti con quelli belli fino a quando quelli brutti sbiadiranno e quelli belli resteranno per sempre impressi nella memoria.
Ho ricominciato a vivere, dopo aver pianto, dopo aver sperato di aver trovato un angelo, che tanto angelo non era. Dopo tutto questo, ho capito che siamo noi, io e Lollo, piccoli ma grandi e oggi, che sono di nuovo qui tra voi, dopo un'assenza che mi ha vista spalle al muro, vorrei ringraziarvi uno per uno, per il sostegno che mi avete dato, per le parole che mi avete scritto e permettetemi, di ringraziare una persona in particolare, un uomo speciale, Art che si è fatto chilometri e chilometri per passare una serata con me. Art, parlare di loro, vedere l'amore nei tuoi occhi per Cate, che è quello stesso amore che hai visto nei miei per Dani, mi ha fatto capire che il mondo è strapieno di vita, di amore e di possibilità e che Dani, a 15 ore di fuso da qui, può solo sorridere e suggerirmi "vai avanti", ma non può scegliere per me. Solo io posso farlo e oggi, a quasi 4 mesi dalla perdita della mia vita, rinasco con una vita nuova, dove un pezzo del cuore è per lui, per il mio Dani, il cui amore non mi lega a un passato che non posso cambiare, ma mi spinge verso un futuro che posso scegliere.
Grazie Art, grazie di aver tenuto le mie mani tra le tue, grazie di aver guardato le mie lacrime senza dirmi frasi scontate, grazie di essere stato e di essere ancora parte della mia vita, dolce Art.
Vi voglio bene cerchietti, la vita è strana, crudele, disorienta, sconvolge, ma è bellissima ugualmente per il solo fatto di permetterci di esistere e scegliere.
Erika
Linetta, Ambra, Monik, GxG, Art, Sara, Gaia, Vale, Paolo, Pier....
Non sono scomparsa, sono stati giorni difficili, giorni in cui ho creduto di non farcela, giorni in cui ho sentito distintamente di aver toccato il fondo. Ho sentito di aver deluso profondamente me stessa. Ho cercato inutilmente Dani e lui mi è apparso, una notte, quasi in un dormiveglia, dicendomi ho 15 ore di fusorario, se mi chiami ora non posso rispondere, mi svegli così...
15 ore di fusorario.... non esiste un posto al mondo, in quello che conosciamo, in cui ci siano 15 ore di fusorario.
Allora ho capito e ho iniziato lentamente a risalire quella china che vedevo da sotto e sembrava troppo, davvero troppo alta e lontana.
Ho detto a mia mamma di tornare a casa, e ho ricominciato daccapo, di nuovo.
Ho guardato Lollo, ho visto dolore e rabbia nei suoi occhi, mi è sembrato di guardarmi allo specchio e ho detto adesso si riparte. Ho tolto dai nostri due comodini le foto della lapide, quella foto che lo ritrae con un un malinconico sorriso e ho tappezzato il comodino di Lollo di foto del papà com'era prima della malattia. Lui non se lo ricordava, aveva 3 anni quandi Dani si è ammalato e forse non me lo ricordavo nemmeno io. Sorridente, in forma, bello e felice.
Ecco, ho detto ieri sera a Lollo, papà adesso è come lo vedi in queste foto. Che bello svegliarsi la mattina vedendo queil sorriso, quella voglia di vivere che aveva, quello sguardo canzonatorio... quello era Dani, e nemmeno me lo ricordavo.
Lollo soffre di un disturbo ossessivo compulsivo scatenato dalla malattia e acutizzato dalla morte di Dani, abbiamo già iniziato una terapia e quelle foto ne fanno parte. Sostituire i ricordi brutti con quelli belli fino a quando quelli brutti sbiadiranno e quelli belli resteranno per sempre impressi nella memoria.
Ho ricominciato a vivere, dopo aver pianto, dopo aver sperato di aver trovato un angelo, che tanto angelo non era. Dopo tutto questo, ho capito che siamo noi, io e Lollo, piccoli ma grandi e oggi, che sono di nuovo qui tra voi, dopo un'assenza che mi ha vista spalle al muro, vorrei ringraziarvi uno per uno, per il sostegno che mi avete dato, per le parole che mi avete scritto e permettetemi, di ringraziare una persona in particolare, un uomo speciale, Art che si è fatto chilometri e chilometri per passare una serata con me. Art, parlare di loro, vedere l'amore nei tuoi occhi per Cate, che è quello stesso amore che hai visto nei miei per Dani, mi ha fatto capire che il mondo è strapieno di vita, di amore e di possibilità e che Dani, a 15 ore di fuso da qui, può solo sorridere e suggerirmi "vai avanti", ma non può scegliere per me. Solo io posso farlo e oggi, a quasi 4 mesi dalla perdita della mia vita, rinasco con una vita nuova, dove un pezzo del cuore è per lui, per il mio Dani, il cui amore non mi lega a un passato che non posso cambiare, ma mi spinge verso un futuro che posso scegliere.
Grazie Art, grazie di aver tenuto le mie mani tra le tue, grazie di aver guardato le mie lacrime senza dirmi frasi scontate, grazie di essere stato e di essere ancora parte della mia vita, dolce Art.
Vi voglio bene cerchietti, la vita è strana, crudele, disorienta, sconvolge, ma è bellissima ugualmente per il solo fatto di permetterci di esistere e scegliere.
Erika