Inviato: mar 17 dic 2013, 20:29
Ciao a tutti i miei cerchiettini.
Ultimamente ho un po' latitato qui sul Forum, ma vi osservavo e vi seguivo in silenzio mentre davo vita alla mia storia che ho finalmente concluso.
Ho scritto di me, di Dani, della malattia. Scrivere è stato facile, avevo tutto in punta di cuore. Rileggerlo è stato difficile, doloroso. Credo di aver realizzato solo dopo avere scritto quello che è accaduto in questi ultimi due anni, quanto la lotta sia stata dura e impari. Ma andava fatto. Non solo per me e per concretizzare e quindi in un certo senso incanalare la sofferenza che sembrava voler restare per sempre imprigionata nel mio cuore, ma anche per NOI e quando dico NOI mi riferisco a noi del Forum, a chi lo visiterà e a chi in esso cercherà conforto e risposte.
Purtroppo ci chiediamo spesso perché il cancro ci colpisce, ma non esiste una risposta, ma io credo e mi auspico che si possa dare una risposta al come vivere con il cancro e dopo il cancro. Io e Art (mio fratellone maggiore ormai e coscrittore) ci abbiamo provato realizzando uno scritto che parla di vita vera, sofferenza e metodi per accompagnare chi amiamo lungo un percorso, il più difficile, il meno scontato.
Contiamo di proporlo ad Aimac tra un mesetto, quando il tutto sarà pronto.
In questi pochi mesi, ho visto ragazzi e ragazze disperati chiedere di decifrare il referto di una tac, doversi trovare a decidere per un intervento senza sapere nemmeno di che si trattasse, porsi domande che dovremmo poter porre ai professionisti, ai medici... spesso tentiamo di lenire dubbi, proporre strutture e protocolli e ci sentiamo abbandonati. In questo scritto tentiamo di dare dei consigli attraverso storie fatte di dolore, come le vostre. Sentivo di doverlo fare perché troppo spesso in questi mesi mi sono chiesta se ho agito correttamente, se ho posto le domande giuste e se ho fatto degli sbagli evitando di fare domande scomode. Ecco, vorrei che in futuro chiunque debba suo malgrado trovarsi ad affrontare tutto questo possa prendere spunto dai miei errori, dalle domande mai poste e chiedere, chiedere e chiedere.
Il cuore è strano e io sono forse una miracolata se ancora sento il desiderio di amare profondamente e anche questa condivisione tra noi, questo raccontarsi è una forma d'amore inedita, dolcissima e pura.
Un bacio ai miei cerchiettini e un grazie immenso al mio fratellone Art che mi aiuta in questo progetto e con le mie mille ansie!
Ultimamente ho un po' latitato qui sul Forum, ma vi osservavo e vi seguivo in silenzio mentre davo vita alla mia storia che ho finalmente concluso.
Ho scritto di me, di Dani, della malattia. Scrivere è stato facile, avevo tutto in punta di cuore. Rileggerlo è stato difficile, doloroso. Credo di aver realizzato solo dopo avere scritto quello che è accaduto in questi ultimi due anni, quanto la lotta sia stata dura e impari. Ma andava fatto. Non solo per me e per concretizzare e quindi in un certo senso incanalare la sofferenza che sembrava voler restare per sempre imprigionata nel mio cuore, ma anche per NOI e quando dico NOI mi riferisco a noi del Forum, a chi lo visiterà e a chi in esso cercherà conforto e risposte.
Purtroppo ci chiediamo spesso perché il cancro ci colpisce, ma non esiste una risposta, ma io credo e mi auspico che si possa dare una risposta al come vivere con il cancro e dopo il cancro. Io e Art (mio fratellone maggiore ormai e coscrittore) ci abbiamo provato realizzando uno scritto che parla di vita vera, sofferenza e metodi per accompagnare chi amiamo lungo un percorso, il più difficile, il meno scontato.
Contiamo di proporlo ad Aimac tra un mesetto, quando il tutto sarà pronto.
In questi pochi mesi, ho visto ragazzi e ragazze disperati chiedere di decifrare il referto di una tac, doversi trovare a decidere per un intervento senza sapere nemmeno di che si trattasse, porsi domande che dovremmo poter porre ai professionisti, ai medici... spesso tentiamo di lenire dubbi, proporre strutture e protocolli e ci sentiamo abbandonati. In questo scritto tentiamo di dare dei consigli attraverso storie fatte di dolore, come le vostre. Sentivo di doverlo fare perché troppo spesso in questi mesi mi sono chiesta se ho agito correttamente, se ho posto le domande giuste e se ho fatto degli sbagli evitando di fare domande scomode. Ecco, vorrei che in futuro chiunque debba suo malgrado trovarsi ad affrontare tutto questo possa prendere spunto dai miei errori, dalle domande mai poste e chiedere, chiedere e chiedere.
Il cuore è strano e io sono forse una miracolata se ancora sento il desiderio di amare profondamente e anche questa condivisione tra noi, questo raccontarsi è una forma d'amore inedita, dolcissima e pura.
Un bacio ai miei cerchiettini e un grazie immenso al mio fratellone Art che mi aiuta in questo progetto e con le mie mille ansie!