evoluzione del tumore dopo sei cicli di chemio

[romi]

mi presento,mi chiamo Romina sino aun anno fa vivevo una vita normale,ai primi di giugno a mia madre e' stato dignosticato un tumore al polmone ,microcitoma in uno stadio avanzato con metastasi epatiche.In quel momento la mia vita e' cambiata per sempre, paura di vedere la sofferenza .terrore di vedere mia madre morire,pero' ho voluto credere e sperare.A mia madre abbiamo deciso di raccontare una mezza verita',e cioe un tumore in fase iniziale curabile con la chemio.abbiamo iniziato il camino tortuoso che il tumore ti impone,chemio tanto dolore tanta paura e qualche speranza.Finiti i 6 cicli di chemio di prima linea,ai primi tre cicli riduzione della massa di tre centimetri,abbiamo gioito nei cicli successivi ulteriore riduzione, poi tre mesi di pausa,scorsi giorni esami di controllo e tac..risultato incremento notevole della massa..e la paura torna ..e mia madre peggiora ogni giorno che passa,come si puo' affrontare tutto questo? guardare il proprio caro e sapere che la sua vita sta finendo.Ancora non posso credere di vivere questo incubo ,e ogni giorno cerco di trovare la forza per guardare mia madre e sorriderle raccontandole la favola del miracole facendole credere che questa battaglia puo 'vincerla lei..ma dentro di me la paura mi divora.Un grande abbraccio a tutti voi.

[Mafalda89]

Ciao Romi...
mi dispiace tanto per la tua mamma! Purtroppo nn ci sono parole che in questo momento possano confortarti. Ti capisco bene...capisco bene cosa significa vivere con la paura di perdere una persona cara.Anche io come te, anzi come tanti qui sto vivendo questo incubo. Anche la mia mamma è stata colpita da questa brutta bestia al polmone " microcitoma polmonare" in stato avanzato, è proprio come voi abbiamo deciso di dire a mamma solo un piccola verità! È difficile far finta di niente davanti a tutti , far finta che questo brutta bestia nn esista,ma dobbiamo tenere duro proprio per le nostre mamme x nn far capire loro la gravità della situazione! In questo periodo mi sono aggrappata con tutta la mia forza a Dio e credimi solo Lui mi da la forza x affrontare tutto questo! Quindi io cara Romi ti posso dire che Dio è qui vicino a noi x consolarci ma specialmente vicino a tutti gli ammalati e alle nostre Mamme! Fede e speranza ci devono accompagnare
Un abbraccio

[romi]

grazie Mafalda89,per le tue parole,so che la fede in questi momenti puo' dare solievo..ma io mi sento paralazzita .non riesco a pregare,a piangere vivo la mia vita con il fiato sospeso..alzondomi ogni giorno con la paura di sentirla tossire e respirare con affanno..in questi giorni siamo in attesa della decisione degli oncologi sulla nuova strada da intraprendere sono pero' consapevole di quanto le armi da utilizzare contro il killer iniziano a diminuire..grazie per la tua testimonianza un forte abbraccio

[johnjoe]

Romi anche io sono interessato alle risposte alla tua domanda. Sto cercando di capire cosa aspettarci nei prossimi mesi con mia zia.

Ti abbraccio

[romi]

Buongiorno a tutti voi..passano le ore e gli oncologi di mia madre non chiamano per cumunicare la nuova strada da intraprendere..mi piacerebbe fermare il tempo ..e vedere mia madre cosi come oggi ancora per qualche anno..poi tornano i pensieri e la paura e mi ricordano che il tempo a disposizione 'e in scadenza.. cosa posso fare in questa situazione?cerco di vivere un giorno alla volta..la cosa che mi piace di piu' e ' far sorridere mia madre,e ci riesco..e quel sorriso mi permette di capire che almeno per oggi la battaglia l 'abbiamo vinta noi..un abbraccio.

[Erika76]

Un giorno per volta... si fa così. Non esistono soluzioni diverse. Un microcitoma avanzato non ha una buona prognosi e questo sicuramente lo sai, ma del resto sono davvero poco i tumori che hanno prognosi positive... quindi che si fa? Si cerca di "godere" dei momenti positivi, che possono essere piccoli piccoli, ma importanti per noi che poi restiamo e che di quelli poi vivremo. Non c'è nulla di più tremendo che veder morire chi si ama. Tu la vorresti in un fermo-immagine, lei invece potrebbe non poterne più e pregare che tutto finisca. Ti sembrerà crudo, ma se lo dico è perché l'ho vissuto. Daniele, mio marito, di anni ne aveva 41 anni, ma credo davvero che alla fine avrebbe solo voluto chiudere gli occhi per sempre. E' ingiusto che succeda, ma siamo umani e non siamo certi perfetti... la differenza la fa l'amore, il modo in cui accompagniamo chi amiamo, la guerra non è di quelle che si vincono o si perdono, si tratta di un percorso e va affrontato dando tutti noi stessi per loro e dopo ci saremo noi e ciò che avremo condiviso sarà sempre parte di noi.

[romi]

Erika 76,la penso come ,l'amore con cui accompagniamo i nastri cari e' fondamentale..per me il sorriso che riesco a strappare a mia madre e' un momento di gioia che mi scalda il cuore..e tutti giorni cerco di trovare la forza per affrontare la situazione..ognuono di noi affronta la malattia a suo modo..mia madre e' terrorizzata dalla morte ,in qualche modo tutti noi della famiglia l'accompagniamo in questo suo tragitto cercando di alleviare quotidianamenti le sue paure e le nostre..

[Mafalda89]

Come darti torto Romi, qui sia ha paura del domani. Paura chhe il domani sia peggio del presente, paura che nn ci sia un domani! Solo chi vive queste situazioni può capire cosa si prova. Nn posso darti risposte su quello che ti aspetta perché nn lo so nemmeno io come degenera questa malattia...noi siamo solo all'inizio di questo calvario! Noi lo abbiamo scoperto solo a marzo 2015... È proprio oggi è un giorno no, ha iniziato a perdere i capelli ,presto li raseremo perché è troppo uno sperpetuo vedere che piano piano se ne cadranno tutti! E mi rendo conto che è solo l'inizio di quello che mi anzi ci porterà via! Ogni giorno è un dono con lei... Ho imparato a non far progetti!
Vi abbraccio tutti

[chipironcita86]

Ciao a tutti, inutile dirvi che mi state virtualmente tenendo compagnia nell'ennesima notte insonne che vaga tra disperazione e angoscia. Ma leggere i vostri messaggi non mi fa sentire piccola e sola in una cosa cosi grande.
Il mio splendido papà lotta da un anno contro questa bestia e qualche giorno fa ci siamo sentiti dire che:" è stato il cancro a vincere su si lui di abituarci all' idea di vederlo stare sempre peggio ormai non c'è nulla da fare".
Da li mi sono ufficialmente sentita morire dentro; io e la mia famiglia siamo costretti ad assistere a questa crudeltà senza poter far nulla; come se fossero giuste tutte le sofferenze che ha , ma di che ingiustizia stiamo parlando??
Sono arrivata al punto di sperare di non sentirlo tossire, di avere il terrore di sedermi al tavolo per evitare di non vederlo mangiare o per quel poco che riesce di non vederlo soffrire perché anche questa è diventata una sofferenza.
Mi perdo nei suoi occhi tristi , ma ancora pieni di speranza; mi sento male quando gli dico sei una roccia papi supererai anche questa perché so che sto continuando a mentire a chi mi ha sempre detto la verità!!

[moni1]

anch'io mi sentivo morire dentro quando dicevo alla mia mamma che avrebbe superato anche questo....avrei voluto gridare tutto il dolore che mi lacerava il cuore invece, cercando di sorridere le dicevo che ce l'avremmo fatta!!! che fatica, che stremo, che paralisi...eppure...occorre andare avanti! un abbraccio