Dopo aver scritto qualche messaggio avevo deciso di rinunciare a frequentare il forum a causa della sofferenza che mi provocava la lettura di queste esperienze straordinariamente simili alla mia.Monica66 ha scritto:Grazie a tutti del sostegno. Russia, Erika, Raf, Valerino, Art, giornopergiorno, Anna, Maddalena, Paola, Milena, Debi, Luca,Mary a tutti e ai tanti del pancreas aggiunti in questi giorni: conosco le vostre storie, soprattutto immagino il dolore del percorso e le sofferenze. Ho aiutato mio marito in modi che ritenevo inimmaginabili, in situazioni oltre ogni dignità che la malattia ti costringe ad affrontare, in momenti che gli altri intorno a me giudicavano adatte solo a delegare. Posso dire che quei momenti mi sono stranamente di conforto, aver lottato insieme mi rende serena e una persona migliore. Da non credente non ho il conforto della fede, ma delle forze sorprendenti della natura, a volte terribile a volte madre.
Ma è altrettanto difficile rimanere lontano da qui dove la condivisione e la comprensione hanno un livello che non si trova altrove.
Ho letto parecchio e devo dire che mi hanno particolarmente colpito queste frasi di Monica "Ho aiutato mio marito in modi che ritenevo inimmaginabili, in situazioni oltre ogni dignità che la malattia ti costringe ad affrontare", "Posso dire che quei momenti mi sono stranamente di conforto".
E' esattamente quanto provo personalmente dopo la fulminea esperienza che la patologia al pancreas di mia moglie mi ha costretto ad affrontare.
Ad assisterla in quelle esigenze del tutto intime e che pongono generalmente il malato in una situazione di vulnerabilità e di assenza di dignità nei confronti del personale ospedaliero, io c'ero e Lei lo sapeva. Anche quando tra un antidolorifico e una dose di morfina riprendeva coscienza io c'ero, apriva gli occhi ed io ero li.
Ciò mi conforta però non mi fa sentire una persona migliore, troppi rimorsi ho dentro per le occasioni perse e l'amore non dimostrato, troppi silenzi e pochi slanci, troppi rimpianti.
L'amore c'era ma occultato, solo questo dramma l'ha fatto emergere dall'abitudine della quotidianità e questo non me lo perdonerò mai.
A chiunque mi parla ora di quanto è successo ho solo una cosa da dire "non risparmiatevi mai nel dimostrare il vostro amore alle persone care perchè è l'unica cosa che da senso alla nostra esistenza".