Conseguenze della radioterapia per carcinoma al retto ultrabasso

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Giudichan
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Iscritto il: mer 30 ago 2017, 17:29

Conseguenze della radioterapia per carcinoma al retto ultrabasso

Messaggio da Giudichan »

Salve a tutti,
è la mia prima volta su questo Forum. Vorrei raccontare la mia esperienza perché non riesco a uscirne e spero che qualcuno di voi abbia qualche consiglio da darmi in merito o semplicemente voglia raccontarmi Il proprio caso, se simile al mio.
A Maggio 2016 (avevo 40 anni), mi è stato diagnosticato un carcinoma squamoso del retto ultrabasso. Il primo Agosto 2016 inizio le terapie: 30 sedute di radio e 2 settimane (la prima e l'ultima) di chemio. Per fortuna la chemio è di supporto e non ho perso i capelli.
Fin qui tutto bene, a parte gli effetti collaterali, credo normali quali: piaghe all'inguine, nausea, herpes zoster su tutta la parte destra dell'addome e assenza di metruazioni (che ancora non sono tornate). Nei successivi controlli il tumore risulta sparito, ma a Dicembre mi viene fuori una dolorosa escrescenza proprio in corrispondenza di dove avevo il tumore (all'imbocco dell'ano).
Nel frattempo ricoverano mia madre con 2 aneurismi all'aorta (questo lo scrivo per farvi capire lo stato d'animo), quindi trascuro un po' la cosa, ma l'escrescenza cresce e mi fa male. Per fare in fretta e presa dal panico sia per me che per mia madre decido di prenotare una biopsia, ma non all'ifo, dove ero in cura, ma all'usi ( centro medico privato). Questo succede a Marzo 2017, il 27 mia madre muore e il giorno dopo il funerale vado a fare questa benedetta biopsia.
Le conseguenze sono devastanti: mi si ulcera la ferita e comincia a farmi molto male. la radioterapista dell'ifo si arrabbia con me e con chi mi ha fatto la biopsia perché, dice lei, esitono chilometri di letteratura scientifica sul fatto che i tessuti radiati non vanno toccati. Cosa che mi è stata confermata anche da altri medici che ho visto successivamente, ma che evidentemente il gastroenterologo dell'usi non sapeva, non occupandosi di tumori.

Ora ho ancora una brutta ferita, a Giugno ho subito una colontstomia, che dovrò tenere fino alla completa guarigione. Sto facendo delle medicazioni presso il centro medicazioni complesse al policlinico casilino (su consiglio della radioterapista), ma convivo con un dolore costante e sono costretta a utilizzare dei cerotti alla morfina per alleviarlo, ma comunque non riesco a sedermi e e soprattutto a condurre una vita normale.

Qualcuno ha avuto un'esperienza simile?
Grazie a chi mi risponderà
 


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