Tumore colon retto - storie di speranza
Re: Tumore colon retto - storie di speranza
Grazie Franco. Ho affrontato il mio (i miei) cancro(i) come una seccatura: dai, facciamo questa operazione, queste cure, e torniamo rapidamente a fare le cose di prima. Mi dicono che la mia reazione sia una strategia psicologica, quella della negazione, non ho ancora capito se sia qualcosa di positivo o meno. Certo che sentirsi malati, sentirsi guardati con sgomento, o compassione, fa male e non aiuta, anzi toglie la speranza. Non riesco di solito a usare la parola "cancro": quando racconto (raramente ) il mio problema dico solo che ho affrontato delle operazioni e delle terapie, non uso i termini appropriati. Chi mi ascolta, se si rende conto della cosa, cambia espressione e mi guarda come una resuscitata, o peggio come una condannata. Secondo me non c'è niente di peggio. Ieri ho letto qua e là nel forum, e sono rimasta colpita dai messaggi disperati di alcuni familiari di malati con la mia stessa localizzazione, all'inizio del percorso, che già danno per spacciato il proprio caro, e cercano qui conforto. Chi è malato non può vedere negli occhi del marito/moglie/figlio la disperazione, perchè si trova lui a dover fare coraggio agli altri. A me è successo così
Re: Tumore colon retto - storie di speranza
Se posso darti un consiglio: Sii sempre te stessa e, di cosa ne pensano gli altri , di come di guardano, di come ti considerano, fregatene altamente
Ricorda che la maggior parte delle persone alle quali ti riferisci , nelle tua stessa situazione, avrebbero forse reagito in modo convulso e disordinato perdendosi nella paura, nella depressione e nella disperazione. Stati d'animo più che giustificati ma che peggiorano decisamente l'andamento della malattia
Tu quindi devi sentirti superiore perchè stai reagendo con la fiducia e la speranza. Queste sono le armi migliori che abbiamo a disposizione per battere il cancro
Poi se il tuo modo di reagire vine scambiato per una "negazione", fregatene doppiamente
L'importante è che tu riesca ad affrontare la situazione che stai vivendo con decisione e con impegno. Che poi si tratti di negazione ... allora ben venga anche la negazione
Tienici informati, mi raccomando
Un abbraccio
Franco
Ricorda che la maggior parte delle persone alle quali ti riferisci , nelle tua stessa situazione, avrebbero forse reagito in modo convulso e disordinato perdendosi nella paura, nella depressione e nella disperazione. Stati d'animo più che giustificati ma che peggiorano decisamente l'andamento della malattia
Tu quindi devi sentirti superiore perchè stai reagendo con la fiducia e la speranza. Queste sono le armi migliori che abbiamo a disposizione per battere il cancro
Poi se il tuo modo di reagire vine scambiato per una "negazione", fregatene doppiamente
L'importante è che tu riesca ad affrontare la situazione che stai vivendo con decisione e con impegno. Che poi si tratti di negazione ... allora ben venga anche la negazione
Tienici informati, mi raccomando
Un abbraccio
Franco
“Non è tanto quello che facciamo, ma quanto amore mettiamo nel farlo. Non è tanto quello che diamo, ma quanto amore mettiamo nel dare.”
Re: Tumore colon retto - storie di speranza
Cerco aiuto e sostegno...
A luglio al mio ragazzo di 35 anni hanno diagnosticato un tumore all'intestino.
Aveva già avuto lo stesso tumore nel 2012, ma ora gli è rivenuto ed è in stadio avanzato.
Sta facendo delle terapie alternative alla chemio, con degli immuno soppressori...
Io ho tanti dubbi, vorrei capire se è maligno o benigno, se ha fatto metastasi, ma lui è restio a parlarne, dice che non vuole farsi tante domande...spesso ha la tosse ed io tremo, per paura si sia esteso ai polmoni...lui mi ha detto che guarirà, che i medici gli hanno detto che sta migliorando, ma io ho paura, sono terrorizzata dal fatto che lui possa mentirmi, che invece di guarire stia peggiorando.
A volte mi chiedo, chissà se il medico gli ha detto che gli resta poco e lui non vuole farmi preoccupare.
Lui sta vicino Roma, io in Sicilia...la distanza non aiuta: mi sento impotente quando sento che sta male e siamo al telefono, so che lui è malato e io sto bene, ma mi è crollato il mondo addosso e ho tanta paura.
A luglio al mio ragazzo di 35 anni hanno diagnosticato un tumore all'intestino.
Aveva già avuto lo stesso tumore nel 2012, ma ora gli è rivenuto ed è in stadio avanzato.
Sta facendo delle terapie alternative alla chemio, con degli immuno soppressori...
Io ho tanti dubbi, vorrei capire se è maligno o benigno, se ha fatto metastasi, ma lui è restio a parlarne, dice che non vuole farsi tante domande...spesso ha la tosse ed io tremo, per paura si sia esteso ai polmoni...lui mi ha detto che guarirà, che i medici gli hanno detto che sta migliorando, ma io ho paura, sono terrorizzata dal fatto che lui possa mentirmi, che invece di guarire stia peggiorando.
A volte mi chiedo, chissà se il medico gli ha detto che gli resta poco e lui non vuole farmi preoccupare.
Lui sta vicino Roma, io in Sicilia...la distanza non aiuta: mi sento impotente quando sento che sta male e siamo al telefono, so che lui è malato e io sto bene, ma mi è crollato il mondo addosso e ho tanta paura.
Re: Tumore colon retto - storie di speranza
Salve, ho 38 anni ed a Gennaio 2019 (avevo ancora 37 anni) ho scoperto di avere un tumore al sigma/retto, era un adenocarcinoma di 5,5 cm esteso ad 8 linfonodi. Sono stato operato a Febbraio 2019, intervento che mi ha tenuto in sala operatoria quasi 9 ore durante le quali mi è stato asportato circa 30cm di colon, 32 linfonodi, parte di peritoneo e dotto deferente destro (per fortuna indenni da metastasi), confezionamento di ileostomia temporanea e terapia HIPEC.... alla tac di controllo di un mese dopo ero libero da malattia. Ora sto facendo 8 cicli di chemioterapia xelox adiuvante, la sto tollerando abbastanza bene a parte un po’ di sofferenza epatica, il 4 luglio ho rifatto i controlli e sono risultato ancora esente da malattia. Aspetto con trepidazione la fine della chemio per poter programmare la rimozione dell’ileostomia perché anche se adesso l’ho accettata ma mi procura un po’ di imbarazzo e paura che si possa staccare la placca con tutte le conseguenze del caso.... Quando ho scoperto di essere malato avevo mia moglie incinta all’ottaVo mese oltre ad un bimbo di 4 anni (immaginate lo stato d’animo mio nel non sapere come dirglielo ed il suo quando poi sono riuscito a dirglielo). Comunque in questi mesi in cui ho affrontato tutto quasi da solo, perché non facevano entrare mia moglie in ospedale e non può aiutarmi neanche adesso x chemio e visite xke allatta e non voglio farla venire in certi ambienti, ho sempre mantenuto il sorriso e non ho perso la speranza.... ed in questo mi ha aiutato tanto la nascita della mia bimba un mese dopo l’intervento.
Per tutti quelli che hanno o stanno affrontando una situazione simile alla mia dico: ce la faremo e ne usciremo più forti di prima.
Per tutti quelli che hanno o stanno affrontando una situazione simile alla mia dico: ce la faremo e ne usciremo più forti di prima.
Re: Tumore colon retto - storie di speranza
Ciao Gianni, bravissimo. Stai affrontando tutto con le spirito giusto. In bocca al lupo
Papà ti voglio bene, sei la mia vita. Ti penso ogni momento della giornata. PROTEGGIMI
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