FraFra79 ha scritto: ↑lun 5 apr 2021, 7:59
mau zio ha scritto: ↑dom 4 apr 2021, 19:08
Sei informata sulla possibile irascibilità indotta dalla malattia?
Non vorrei essere al tuo posto....
ma purtroppo è toccato a te, è una partita che devi giocare.
A me è andata più facile, Lei ha mantenuto sempre la sua dolcezza.
Proteggi la bimba, e fatti aiutare.
Forza, Fra!
Ha un carattere di merda di suo che io sono quasi sempre riuscita a fargli stemperare, ma ne ho di storia da raccontare.
La malattia ovviamente da questo punto di vista lo peggiora.
Non so se i farmaci influiscono, ma io così non lo gestisco.
Va bene i due tre giorni post trattamento, ma di più non posso tollerare.
Vediamo questi giorni, ma così non si può.
Mica posso fregarmene se non mangia e non beve.
Ha riavuto la possibilità di una cura....non capita quasi a nessuno....non. può buttarla per dei “capricci” (perché ieri voleva fare il riso nero con le arance e ci siamo accorti che ne avevamo poco è piuttosto che farlo con il bianco, non ha mangiato....questi sono capricci).
Se tutto dovesse andare bene, non garantisco che lo vorrò più come marito....ma non è questo il momento .
ciao. Ho letto il tuo post. Ti capisco benissimo. Il mio ragazzo è cambiato molto caratterialmente. In questo momento sono l'unica persona che lo sta aiutando e lo ha sempre aiutato da quando è stata scoperta la malattia. Quando ha avuto una crisi epilettica, è caduto a terra e si è rotto la spalla. Lo hanno operato e mi sono presa cura di lui. Sono stata io a capire che qualcosa nel cervello non andava...diceva e faceva cose strane, ma in ospedale non lo avevano capito. Da lì il calvario, scoperta del tumore. Dopo l'intervento l'ho riportato a casa e da 3 mesi faccio avanti e indietro più volte al giorno, la fortuna è che abitiamo nello stesso paese. Malgrado tutto l'amore, la comprensione, le attenzioni, tutte le responsabilità prese perché non ha la madre, il padre se ne frega,anzi lo fa vivere male e la sorella, sposata e consapevole della situazione grave del fratello, se ne frega, mai è venuta a fare un puntura o medicazione, o un poco di spesa. Ho sempre fatto tutto io anche se mi sono ridotta uno straccio. Ho dovuto abbandonare i miei studi, tutto per lui e non me ne pento, però il mio ragazzo spesso mi alza la voce, non gli posso chiedere se ha preso un farmaco perché si secca, sta guidando la macchina senza aver avuto il benestare dal medico e se gli dico qualcosa si innervosisce, Insomma, non c'è dialogo, non posso dire niente, è irritabile. Una persona come me sopporta tanto, però ad un certo punto dico basta. La famiglia non vuole alcuna responsabilità, lui deve essere seguito. Molti mi dicono di pensare alla mia vita perché sono giovane (ho 36 anni, lui 48). Io mi aspettavo più dolcezza da parte sua, almeno questo. E cmq piango ormai ogni giorno. E' pesante.