Padre con neoplasia pancreatica

[Polidoro]

Anch'io non riesco a sentire la vicinanza di mia mamma. In fondo e' normale, non c'e' più.... Siamo passati da 10 a zero telefonate al giorno.... Ma da quando non c'e' più riconosco in me alcune cose di lei, come la sua risata, il suo sarcasmo. Prima non ci facevo caso. La meta' dei suoi geni sono miei, e per fortuna non verranno diluiti.

[AuroraVento]

Ciao a tutti,
io purtroppo ho solo ricordi legati alla malattia per il momento, per cui se ci penso mi rattristo molto. In generale sto vivendo un momento positivo per altri aspetti nella vita (traguardo importante a livello lavorativo, mi prendo cura di me) e questo mi sta aiutando a sentirmi meglio e ad affrontare il lutto. Il distacco nel pensiero dalla sua morte mi aiuta ad andare avanti e cerco di non pensare costantemente a tutto quello che è successo...quando i pensieri mi raggiungono accumulo fino ad arrivare ad un pianto e poi riparto. Me lo ricorda molto vedere mia mamma completamente assente e giù, questo mi mette pensiero, come se fosse compito mio aiutarla, sento anche un senso di colpa: noi figlie andiamo avanti con le nostre vite e lei invece ha perso la sua metà, il partner con cui ha condiviso 41 anni di vita.......
Sono passati 3 mesi e poco più a me sembrano anni, spero soltanto che questi ricordi brutti della malattia spariscano e facciano riemergere il bello.

Vi mando un abbraccio enorme, ciao LaMarinin grazie per il pensiero!!!!!

[Calabria812]

Buonasera ragazze,
stasera da me c'è una tempesta in corso, esattamente come la sera in cui lasciai mio padre in ospedale, un giorno e mezzo prima che ci lasciasse...
Questa tempesta mi ha buttato indietro nel tempo e sto riflettendo che la perdita di un genitore è un momento che cambia le persone, che le cambia in peggio...
Io inizio ad odiare le persone anziane, e soprattutto le persone che so essere malate, mi danno fastidio e le invidio perché loro ce la stanno facendo ed invece mio padre no...
Mi danno fastidio anche i miei suoceri che si godono l'estate felici in spiaggia e mio padre sono quasi tre mesi che dorme e mia madre è rimasta sola, senza il suo amato marito, compagno di una vita...
A settembre chiederò aiuto alla psicologa che mi aiuta con mia figlia...
Scusate la pesantezza dei pensieri...

[LaMarinin81]

Buonasera ragazze,
stasera da me c'è una tempesta in corso, esattamente come la sera in cui lasciai mio padre in ospedale, un giorno e mezzo prima che ci lasciasse...
Questa tempesta mi ha buttato indietro nel tempo e sto riflettendo che la perdita di un genitore è un momento che cambia le persone, che le cambia in peggio...
Io inizio ad odiare le persone anziane, e soprattutto le persone che so essere malate, mi danno fastidio e le invidio perché loro ce la stanno facendo ed invece mio padre no...
Mi danno fastidio anche i miei suoceri che si godono l'estate felici in spiaggia e mio padre sono quasi tre mesi che dorme e mia madre è rimasta sola, senza il suo amato marito, compagno di una vita...
A settembre chiederò aiuto alla psicologa che mi aiuta con mia figlia...
Scusate la pesantezza dei pensieri...

Ciao Calabria, mi spiace molto per come ti senti.
Credo che il lutto sua una fase travagliata di alti e bassi, e ancora più bassi. Farsi aiutare è sicuramente una ottima decisione.
Io pure ho deciso di vedere un psicologa, non solo per il lutto in sé ma anche come sprone ad essere io una persona più serena e meno ansiosa, più consapevole del momento e e meno propensa a farsi trascinare dai pensieri catastrofici.
Credo che in fondo sarebbe anche il modo in cui mi avrebbe voluto papà, lui che era un uomo sereno e molto empatico.
Io non provo rabbia per gli altri, perché non è nella mia indole....al massimo tristezza quando faccio qualcosa che a papà sarebbe piaciuta. Perché papà amava vivere e amava i concerti, le conferenze e le serate in compagnia.
Spero che le cose migliorino anche per te e che il ricordo del tuo papà ti aiuti a andare avanti. lui ti vorrebbe serena e combattiva.
ti abbraccio

[Giagnoni]

Buonasera ragazze,
stasera da me c'è una tempesta in corso, esattamente come la sera in cui lasciai mio padre in ospedale, un giorno e mezzo prima che ci lasciasse...
Questa tempesta mi ha buttato indietro nel tempo e sto riflettendo che la perdita di un genitore è un momento che cambia le persone, che le cambia in peggio...
Io inizio ad odiare le persone anziane, e soprattutto le persone che so essere malate, mi danno fastidio e le invidio perché loro ce la stanno facendo ed invece mio padre no...
Mi danno fastidio anche i miei suoceri che si godono l'estate felici in spiaggia e mio padre sono quasi tre mesi che dorme e mia madre è rimasta sola, senza il suo amato marito, compagno di una vita...
A settembre chiederò aiuto alla psicologa che mi aiuta con mia figlia...
Scusate la pesantezza dei pensieri...

Ciao, per me a ottobre saranno 2 anni che papà non c è più... Anche io come te i primi tempi.. Ma anche adesso mi succede a dire il vero... Che vedo gli anziani e mi chiedo dentro di me quanti anni avrà quello? Perché lui vive e mio padre no? Poi penso che c è gente che ha perso il padre a 20 anni e mi sento per un attimo fortunata... Vorrei solo avere la certezza che lui da qualche parte ancora "vive"

[LaMarinin81]

Sono nella casa di campagna. mi è passato per le mani dopo cena il giornale parrocchiale: il padre spirituale di papà ha raccontato di lui in un breve articolo. ed ho iniziato a piangere e non riesco a smettere.
quello che mi fa rabbia oggi è quanto di mio padre ho perso. essere sua figlia è sempre stato "impegnativo"...perché qui (in provincia) ovunque andassi era sempre un chiedermi di lui e un chiedersi come potessi essere così "scalcinata" essendo figlia sua. non era un figura paterna con cui era facile interagire e ora che capisco quanto avrei avuto da imparare da papà lui non c'è. e ora che vorrei chiedergli come si fa ad essere come lui, mi trovo sola e senza risposte.
mi manca, ma mi fa anche rabbia aver mal gestito il tempo con lui.

[Sabrina68]

Ciao,ho iniziato a leggere il racconto della malattia del tuo papà a Novembre 2021,quando,a mia mamma venne diagnosticato un adenocarcinoma alla testa del pancreas Inoperabile.E,data l'età,anche la chemioterapia era considerata un accanimento inutile,tenendo conto anche della prognosi infausta della malattia.
Credimi,non ho mai pensato nemmeno per un attimo che tu potessi essere una "scalcinata"...e forse tutto quello che hai fatto per i tuoi genitori,accompagnandoli,proteggendoli,facendo in modo che tutta la gestione organizzativa della malattia terapie e delle terapie non gravasse su di loro,ma fosse organizzata da te,e' stato forse il primo segnale che stavi già iniziando a vivere secondo il suo esempio.
E' vero non potrai più chiedergli dei consigli,ma dentro di te lo sentirai quello che secondo lui sarebbe giusto fare.
Dai tuoi racconti il tuo papà e' stato "tanta roba".....ma sei "tanta roba" anche tu.
Un abbraccio.

[Calabria812]

Sono nella casa di campagna. mi è passato per le mani dopo cena il giornale parrocchiale: il padre spirituale di papà ha raccontato di lui in un breve articolo. ed ho iniziato a piangere e non riesco a smettere.
quello che mi fa rabbia oggi è quanto di mio padre ho perso. essere sua figlia è sempre stato "impegnativo"...perché qui (in provincia) ovunque andassi era sempre un chiedermi di lui e un chiedersi come potessi essere così "scalcinata" essendo figlia sua. non era un figura paterna con cui era facile interagire e ora che capisco quanto avrei avuto da imparare da papà lui non c'è. e ora che vorrei chiedergli come si fa ad essere come lui, mi trovo sola e senza risposte.
mi manca, ma mi fa anche rabbia aver mal gestito il tempo con lui.

LaMarinin,
la profondità dei tuoi pensieri è la profondità dei pensieri di tuo padre.
Tu nn lo sai, o forse non te ne rendi conto, ma tu sei esattamente come lui e da lui hai appreso tanto, o forse tutto!
Il mondo è pieno di persone vuote moralmente e spiritualmente, tu invece hai manifestato una profondità incredibile, e ricordo bene i tuoi racconti del tempo trascorso con tuo padre...del quale sei stata l ' ombra amorevole e giudiziosa!
Ci mancano e da quello che comprendo ci mancheranno sempre, forse ogni giorno di più...
Ti abbraccio e ti sono vicina

[Malvasia]

Sono nella casa di campagna. mi è passato per le mani dopo cena il giornale parrocchiale: il padre spirituale di papà ha raccontato di lui in un breve articolo. ed ho iniziato a piangere e non riesco a smettere.
quello che mi fa rabbia oggi è quanto di mio padre ho perso. essere sua figlia è sempre stato "impegnativo"...perché qui (in provincia) ovunque andassi era sempre un chiedermi di lui e un chiedersi come potessi essere così "scalcinata" essendo figlia sua. non era un figura paterna con cui era facile interagire e ora che capisco quanto avrei avuto da imparare da papà lui non c'è. e ora che vorrei chiedergli come si fa ad essere come lui, mi trovo sola e senza risposte.
mi manca, ma mi fa anche rabbia aver mal gestito il tempo con lui.

Penso che tutti, un po', ci sentiamo in colpa per non aver fatto questo o quello, è naturale - ma non è vero che sei scalcinata, e non è vero che non hai imparato. Ora il contrasto fra la presenza e l'assenza è troppo forte, ma vedrai che negli anni capirai quanto tu abbia appreso da tuo papà. Il mio era fisico nucleare, e l'altro ieri, vedendo Oppenheimer al cinema (qui in germania è già uscito), mi mancava, avrei voluto poterlo evdere con lui. Questo capiterà sempre, ma io so bene quanto papà era orgoglioso di me, anche se di sicuro alcuni potrebbero chiamare scalcinata anche me... Piangi pure, ma sappi che sono solo pensieri neri, non la realtà!

[Calabria812]

Oggi prima festa senza papà...
Tutto il giorno a casa...
Voglia di fare zero...
Pomeriggio mio marito è stato con le bambine ... Io ho dormito fino oltre le 19...
Quanta differenza rispetto all anno scorso... papà era felice che la terapia ormonale stava funzionando bene...l ho pensato tutto il giorno... ricordando quanto era felice