Re: glioblastoma IV grado
Inviato: mar 22 dic 2015, 10:08
Ciao a tutti,
vi scrivo con dubbia speranza, di poter stare meglio dopo. Non so neppure se sto eseguendo le giuste procedure. Mi sento come quel naufrago che getta in mare la bottiglia con un messaggio dentro, con la speranza che qualcuno possa, prima o poi, leggerla.
Mio padre, 72 anni, attivo e in forma smagliante, musicista, inventore, una macchina da lavoro, affidabile assistente, nonno e padre meraviglioso, sempre pronto con le sue perle di saggezza. Poi, il 9 luglio di questa estate, il buio totale, così, all'improvviso, senza aver mai mostrato alcun sintomo.
Stavamo pranzando tutti insieme, gli chiedo di passarmi la bottiglia dell'acqua e vedo che non riesce a prenderla, la sua mano sembrava di un'altro, lo guardo, sorrido perchè pensavo volesse prendermi in giro, ma i suoi occhi, la luce dei suoi occhi cambia, la sua smorfia è sofferente e allora capisco che........
Da quel momento il buio, da quel momento niente è più stato come prima.
Glioblastoma di quarto grado, tre tumori che gli provocano una momentanea paresi lato dx, operato d'urgenza, ........oggi a 5 tumori.
Siamo al secondo ciclo di chemio, più tutte le altre medicine che lo estraniano dalla realtà quotidiana, forse è meglio così. L'oncologo, persona meravigliosa e umana, ci ha confermato che questo sarà il suo ultimo Natale, ancora qualche mese, oggi, mentre vi scrivo, penso che sarà il suo ultimo 23 dicembre.
Lui non sa tutta la verità, perchè non vogliamo togliergli anche l'ultima speranza, ma io e mia sorella, potete immaginare come stiamo. La nostra è sempre stata una famiglia molto unita, zero diverbi, persone semplici, zero pretese, ma in tutto ciò, in situazioni così delicate e maledettamente invasive, capisci il meraviglioso lavoro che i nostri "vecchietti" hanno fatto nei loro ormai cinquant'anni da genitori, in casa è tutto un'abbraccio e una coccola, perchè sappiamo che presto, ne rimarrà solo un ricordo.
Vedere mio padre, spegnersi un pò alla volta, mi distrugge, mi sento così impotente!
Lui dormirebbe sempre, non memorizza e ricorda nulla di ciò che fa e gli si dice, ha solo una memoria storica. E' confuso, assopito, rallentato, si comporta come un bambino indifeso e pieno di paure, si è abbandonato completamente a noi, mi guarda è mi dice: " aspetta, porta pazienza per il tempo che mi occorre a me, dove andrò io, tu non potrai venire....aspetta!!".....ecco il nostro Natale 2015.
....scusate, ma non vedo più il monitor.
vi scrivo con dubbia speranza, di poter stare meglio dopo. Non so neppure se sto eseguendo le giuste procedure. Mi sento come quel naufrago che getta in mare la bottiglia con un messaggio dentro, con la speranza che qualcuno possa, prima o poi, leggerla.
Mio padre, 72 anni, attivo e in forma smagliante, musicista, inventore, una macchina da lavoro, affidabile assistente, nonno e padre meraviglioso, sempre pronto con le sue perle di saggezza. Poi, il 9 luglio di questa estate, il buio totale, così, all'improvviso, senza aver mai mostrato alcun sintomo.
Stavamo pranzando tutti insieme, gli chiedo di passarmi la bottiglia dell'acqua e vedo che non riesce a prenderla, la sua mano sembrava di un'altro, lo guardo, sorrido perchè pensavo volesse prendermi in giro, ma i suoi occhi, la luce dei suoi occhi cambia, la sua smorfia è sofferente e allora capisco che........
Da quel momento il buio, da quel momento niente è più stato come prima.
Glioblastoma di quarto grado, tre tumori che gli provocano una momentanea paresi lato dx, operato d'urgenza, ........oggi a 5 tumori.
Siamo al secondo ciclo di chemio, più tutte le altre medicine che lo estraniano dalla realtà quotidiana, forse è meglio così. L'oncologo, persona meravigliosa e umana, ci ha confermato che questo sarà il suo ultimo Natale, ancora qualche mese, oggi, mentre vi scrivo, penso che sarà il suo ultimo 23 dicembre.
Lui non sa tutta la verità, perchè non vogliamo togliergli anche l'ultima speranza, ma io e mia sorella, potete immaginare come stiamo. La nostra è sempre stata una famiglia molto unita, zero diverbi, persone semplici, zero pretese, ma in tutto ciò, in situazioni così delicate e maledettamente invasive, capisci il meraviglioso lavoro che i nostri "vecchietti" hanno fatto nei loro ormai cinquant'anni da genitori, in casa è tutto un'abbraccio e una coccola, perchè sappiamo che presto, ne rimarrà solo un ricordo.
Vedere mio padre, spegnersi un pò alla volta, mi distrugge, mi sento così impotente!
Lui dormirebbe sempre, non memorizza e ricorda nulla di ciò che fa e gli si dice, ha solo una memoria storica. E' confuso, assopito, rallentato, si comporta come un bambino indifeso e pieno di paure, si è abbandonato completamente a noi, mi guarda è mi dice: " aspetta, porta pazienza per il tempo che mi occorre a me, dove andrò io, tu non potrai venire....aspetta!!".....ecco il nostro Natale 2015.
....scusate, ma non vedo più il monitor.