Inviato: sab 19 mar 2011, 21:16
Ciao "Giornopergiorno". Ti ringrazio molto per la tua risposta. Ogni risposta è preziosa (e confesso, le attendo con un certo fremito): un pezzetto del proprio tempo, di vita e di pensiero-e cuore- che una persona sceglie di donare ad un'altra lontata disinteressatamente, e per questo vi ringrazio.
Mi trovo a considerare questa situazione paradossale (con quel pò di ragione che cosnervo) in cui nonostante l'affidamento sin dall'inizio ad un medico (a pagamento)specialista continuo a ripercorrere la vicenda rileggendola come a-normale, sbagliata, "una storia sbagliata". E ricerco ostinatamente in questo percorso i nessi di causa, quello che averi potuto fare, le date, le date della visite, cosa facevo in quei giorni quando non immaginavo,i pochi ricordi che mi sono rimasti, quello che gli altri pensano o credo che pensino non lo so più. Provo come ti dicevo vergogna e colpa.
Purtroppo non ho avuto modo di incontrare il mondo della malattia prima di questa, purtroppo breve, esperienza: anche questo forse ha giocato un ruolo nel fidarci delle diagnosi di un medico che si è dimostrato poi, soprattutto umanamente, pessimo.
Non so dire se mio padre sarebbe stato meglio se gli fosse stata diagnosticata la malattia 1 mese e mezzo prima. Forse sarebbe stato più semplice da accettare per me, forse più difficile per mio papà, davvero non so. Nella mia ricerca ostinata e un pò maniacale in internet, da amici e dottori di informazioni tecniche sulla malattia(quanto prima si sarebbe dovuto intervenire e cose così)purtroppo non trovo tutte le risposte: ne posso trovare alcune ma non cambiano aimè la vicenda e soprattutto ciò su cui non riesco a non fissarmi, il suo percorso che continuo a non accettare.
Condividere e cercare conforto è tutto ciò che fino ad ora mi ha permesso di non cadere a terra. E per questo devo ringraziare questo spazio e tutti voi.
Mi trovo a considerare questa situazione paradossale (con quel pò di ragione che cosnervo) in cui nonostante l'affidamento sin dall'inizio ad un medico (a pagamento)specialista continuo a ripercorrere la vicenda rileggendola come a-normale, sbagliata, "una storia sbagliata". E ricerco ostinatamente in questo percorso i nessi di causa, quello che averi potuto fare, le date, le date della visite, cosa facevo in quei giorni quando non immaginavo,i pochi ricordi che mi sono rimasti, quello che gli altri pensano o credo che pensino non lo so più. Provo come ti dicevo vergogna e colpa.
Purtroppo non ho avuto modo di incontrare il mondo della malattia prima di questa, purtroppo breve, esperienza: anche questo forse ha giocato un ruolo nel fidarci delle diagnosi di un medico che si è dimostrato poi, soprattutto umanamente, pessimo.
Non so dire se mio padre sarebbe stato meglio se gli fosse stata diagnosticata la malattia 1 mese e mezzo prima. Forse sarebbe stato più semplice da accettare per me, forse più difficile per mio papà, davvero non so. Nella mia ricerca ostinata e un pò maniacale in internet, da amici e dottori di informazioni tecniche sulla malattia(quanto prima si sarebbe dovuto intervenire e cose così)purtroppo non trovo tutte le risposte: ne posso trovare alcune ma non cambiano aimè la vicenda e soprattutto ciò su cui non riesco a non fissarmi, il suo percorso che continuo a non accettare.
Condividere e cercare conforto è tutto ciò che fino ad ora mi ha permesso di non cadere a terra. E per questo devo ringraziare questo spazio e tutti voi.