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Re: una domanda per genitori e figli
Inviato: ven 4 nov 2016, 13:52
da Artemisia G.
non mollo, non mollo, ma che fatica!
Re: una domanda per genitori e figli
Inviato: ven 4 nov 2016, 14:32
da Franco953
E' una guerra e come tale, a tutti gli effetti, la dobbiamo considerare:
"Non cedete mai cedete mai, mai, mai, mai – in nulla, grande o piccolo, rilevante o insignificante – non arrenderti mai, se non per convinzioni di onore e di buon senso. Mai cedere alla forza. Mai cedere alla apparentemente schiacciante potenza del nemico."
(Winston Churchill)
Re: una domanda per genitori e figli
Inviato: ven 4 nov 2016, 15:58
da sadugo
Ho letto il tuo post è ho capito che allora quello che sto vivendo con mia mamma non è una cosa unica. Ho 18 anni e vivo da solo con lei, mio padre è morto di tumore quando ero bambino e mia sorella se n'è andata perchè non riusciva a reggere la depressione della mia mamma. Ora che è arrivato il tumore le cose non vanno meglio, non s'interessa di me o della scuola, non mi chiede come sto andando o se ho problemi. Mi ripete sempre e solo in continuazione che sta morendo e di stare con lei e fare cose con lei. Io sto cercando di resistere, vado con lei alle visite e alle chemio, cerco di passarci tanto tempo insieme quando non è a lavoro. Ma ho visto la stessa cosa di cui parli tuo. Il tumore l'ha cambiata, a volte mi sembra di essere il suo genitore. Io in questo periodo cerco di farla ridere, di farla pensare ad altre cose, le faccio vedere film ma a volte non basta e litighiamo e allora come te provo rabbia e rancore per quello che si sta facendo e per quello che sta facendo a me. Lo so che magari non è quello che volevi ma mi ha fatto bene leggere la tua storia, e quelle sotto, mi ha fatto sentire meno in colpa. Grazie
Sadugo
https://ilcancroeunastronauta.wordpress.com/
Re: una domanda per genitori e figli
Inviato: dom 6 nov 2016, 19:03
da Franco953
Bravo sadugo
anche se con fatica e con tanto sacrificio, è necessario stare vicino ai nostri cari. E' vero , a volte diventano bambini ma è la sofferenza, il dolore che li rende tali. E' come essere un prima linea e continuare a combattere contro un nemico che è fuggente, imprendibile e imprevedibile.
Arrabbiarsi e litigare con i nostri cari, anche se a volte, umano e giustificato, non risolve nulla. Allora ci vuole tanta umanità, tanta umiltà;chiudere gli occhi , le orecchie e aprire il cuore.. Ascoltare e vedere con il cuore ci porta vicino alla loro esigenze ai loro bisogni.
Un abbraccio
Franco