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Inviato: lun 16 apr 2012, 2:07
da kamper
nessuno ha richiesto l'invalidità??? a che percentuale è arrivato???

io ci stò pensando e voglio provare a richiederla secondo me dovremmo arrivare senza problemi al 75% per i casi meno gravi per arrivare al 100%

Jo dalla tabella che tu hai menzionato

70%: prognosi favorevole, ma grave compromissione funzionale;

ti sembra che noi non ci siamo????????


Inviato: lun 16 apr 2012, 3:11
da jo
Da quello che dice Tessa, il suo marito ha richiesto ed ottenuto il 100% di invalidita', ma non sapiamo quali sono/erano le sue condizioni di salute.

Forse lei ce lo potrebbe dire.


Inviato: lun 16 apr 2012, 13:28
da jo
riferendosi a quest'argomento il membro Siriobasic nella pagina:

http://forumtumore.aimac.it/topic/richi ... ti/page/16

dice:
"...Per quanto riguarda la nostra patologia nessuna eccezione...tranne che se ti riconoscono una invalidità del 75% o più, per ogni anno di lavoro ti spetteranno due mesi di pre-pensionamento. A me hanno riconosciuto solo il 67%"


Inviato: lun 16 apr 2012, 14:08
da tessa
Le condizioni di mio marito erano :

100%: prognosi infausta o probabilmente sfavorevole, nonostante l'asportazione del tumore.


Inviato: lun 16 apr 2012, 14:53
da GG48
Come tutti, anch’io mi sono sentito ‘esondato’ dalla vita e, pur ringraziando il Signore perché il peggio è passato, dopo un intervento radicale, un ciclo di radioterapia … mi trovo in una situazione di precarietà in qualità di vita come tanti di voi. Il PSA è praticamente azzerato, ma nessuno mi certifica la guarigione e una futura recidiva potrebbe essere sempre possibile: l’esperienza di chi ci ha preceduto di qualche anno insegna.

La società dovrebbe essere più sensibile a queste situazioni di vita, ma dalle condivisioni di Tessa e di Siriobasic non possiamo essere ottimisti.

Ci sono utili le notizie tecniche di JO e di un altro esperto che così si esprime: "ho sottomano la normativa previdenziale varata dal Governo Monti, ma non mi risulta assolutamente che nel testo sia stata abrogata la disciplina del pensionamento anticipato di vecchiaia per invalidità minima dell'80%.

Del resto, se consulta la Sezione Modulistica del sito INPS, vedrà che non è stato modificato il documento "particolari agevolazioni di legge (AP10)" che prevede "la riduzione dell'età pensionabile (D.Lgs. 503/92 art. 1) per invalidità non inferiore all'80%".

Stando così le cose, credo che ogni singola nostra azione (liberamente espressa a 360°) possa essere utile alla causa comune.


Inviato: lun 16 apr 2012, 17:48
da jo
Se puo' essere utile a qualcuno, ecco la descrizione completa e dettagliata che AIMAC gentilmente mi ha inviato in seguito alla mia richiesta di informazioni sulla domada di invalidita':
...la decisione ultima spetta alla Commissione medica della ASL che effettua la valutazione sulla base della visita stessa e della documentazione clinica presentata in sede di domanda, seguendo dei criteri standard.... la valutazione avviene sull'intero stato di salute e orientativamente che, secondo le tabelle ministeriali di valutazione (D. M. Sanità 5/2/1992), le percentuali di invalidità civile per patologia oncologica sono tre:
11%: prognosi favorevole e modesta compromissione funzionale;
70%: prognosi favorevole, ma grave compromissione funzionale;
100%: prognosi infausta o probabilmente sfavorevole, nonostante l'asportazione del tumore.
Per quanto riguarda la presentazione della domanda, possiamo dirle che tale decisione può essere presa solo dalla persona stessa e che in termini economici comporta solo il costo del certificato medico (circa 60 euro) da presentare in prima battuta.
Di seguito le riportiamo anche l'iter da seguire; il tutto avviene in modo telematico e la domanda va presentata direttamente all'INPS.
Per accedere ai servizi telematici INPS ci si deve munire di un codice PIN, o essere in possesso di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Il PIN può essere richiesto:
- direttamente sul sito dell’INPS seguendo le istruzioni relative alla procedura di registrazione;

- telefonando al numero verde INPS 803164.
La procedura telematica per la presentazione della domanda si articola poi in due fasi iniziali distinte, ma connesse e conseguenziali:
1. certificato medico digitale, che può essere compilato da un medico certificatore (medico di medicina generale o medico specialista, ad esempio l’oncologo) accreditato all'INPS. Il medico compila online sul sito INPS la certificazione medica richiesta, che comprende una breve descrizione della diagnosi e dello stato obiettivo di salute. Egli invia quindi la domanda telematicamente, e consegna al richiedente la stampa firmata in originale, che si dovrà esibire all’atto della visita, e la ricevuta di trasmissione con il numero del certificato. Questo numero è importante perché consente al sistema di abbinare il certificato medico alla domanda;
2. una volta ottenuto il PIN e entro e non oltre 30 giorni dall’invio della certificazione da parte del medico, si dovrà compilare la domanda vera e propria collegandosi nuovamente al sito dell’INPS. Bisognerà inserire tutti i dati richiesti, incluso il numero del certificato telematico riportato sulla ricevuta che ha consegnato il medico e quindi inviare telematicamente la domanda. A questo punto il sistema rilascierà una ricevuta che può essere stampata.
La domanda può, eventualmente, essere presentata tramite il Patronato o le associazioni di categoria dei disabili abilitate.
L’avvenuta ricezione da parte dell’INPS dei documenti telematici è attestata dalla ricevuta generata dal sistema, sulla quale sono riportati anche luogo, data e orario in cui ci si dovrà presentare davanti alla Commissione Medica della ASL territorialmente competente per la visita medica.
Le ricordiamo che la Legge 80 del 2006 ha velocizzato l’accertamento dello stato di invalidità e di handicap per i malati oncologici imponendo alla Commissione medica della ASL di fissare la data della visita entro 15 giorni dalla data di presentazione della domanda.


Inviato: mar 17 apr 2012, 0:18
da argentovivo59
Cari compagni di"viaggio",

pur condidendo pienamente l'iniziativa , non sono stato sottoposto allo stesso intervento;

in seguito ad un linfonodo sul collo che segnalava un carcinoma, ho subito

uno svuotamento latero-cervicale, con relativa recisione del nervo spinale con conseguente ciclo di radio+chemio concomitanti a livello preventivo in quanto il "primario" non e' mai stato trovato.

Ai tempi feci richiesta per l'invalidita' e mi acordarono il 100°/° per tre anni; due anni fa , alla visita per la revisione , non mi confermarono piu' il 100°/° ma mi diedero il 67°/° , percentuale con la quale non hai alcun diritto se non altro la possibilita' di avere un abbonamento dei mezzi ridotto!

Posso garantirvi che l'intervento e le reali conseguenze , non sono state una passeggaita: svutamento linfonodale latero.cervicale con relativi tendini, muscoli ecc, asportazione della ghiandola sottomandibolare, apsortazione della giugulare esterna e interna, della parotide e cosa ben piu' invalidante, la recisione del nervo accessorio con relativa compromissione del movimento del braccio e della spalla!!

Questo , ovviammente, non per farmi compatire ma per farvi capire quale sia il metro di giudizio con il quale attribuiscono l'invalidita e la possibilita' di accedere alle grazie dell' INPS !!!

Speriamo che le nostre forze servano a farci comprendere, a far capire cosa significhi essere stati colpiti da queste malattie e vivere quotidiamante l'incertezza del domani.


Inviato: mer 18 apr 2012, 2:13
da kamper
Ognuno di noi fa storia a se, però ci accomuna una patologia invalidante più o meno grave.

Chiedo ad AIMAC di farsi portavoce per tutti noi ed eventualmente noi cosa possiamo fare per far sentire la nostra voce.

Questa riforma delle pensioni ci penalizza non poco, chiedo per chi ha patologie tipo la nostra ci sia maggiore sensibilità.