Re: Mi sono stufata
Inviato: dom 4 nov 2018, 12:01
Capisco quanto i familiari di un malato di cancro soffrono per la situazione terribile che il proprio caro sta vivendo
Ma mi sono stufato di leggere che la maggior parte si chiede quasi sempre il " perché" della malattia" come se il tumore nascesse spontaneamente senza alcuna ragione.
Mi sembra, invece, che determinati fattori di rischio sono ormai lampanti e sotto gli occhi di tutti.
Viviamo 24 ore al giorno respirando sostanze inquinanti,( macchine, fumi industriali, idrocarburi) mangiamo cibi che provengono da tutte le parti del mondo con scarsissime informazioni su come vengono trattati e controllati cibi transgenici, trattati con pesticidi, anticrittogamici, falsamente biologici), quando mangiamo la carne abbiamo il timore della mucca pazza o degli allevamenti con antibiotici, quando mangiamo pesce corriamo il rischio di ingerire particelle di plastica oppure dosi elevate di piombo . Non siamo più tranquilli neppure quando beviamo, perché grazie alle discariche abusive, le falde acquifere sono inquinate ma anche l' acqua nelle bottiglie di plastica , soprattutto se esposta al sole, non è certo salutare.
Andiamo al lavoro e, magari dopo 10 anni, veniamo a sapere che i locali dell'azienda o della fabbrica sono stati costruiti con l'amianto e che i controlli previsti, non sono stati mai effettuati, oppure abitiamo in un edificio a 100 metri da una fabbrica tipo l'icmesa di Taranto
A volte però ci vogliamo male per cui, fumiamo 10/20 sigarette al giorno, oppure viviamo, o lavoriamo , con una persona che passa la sua vita, vicino a noi, fumando, e quindi, facendo fumare anche noi indirettamente( fumo passivo).
Riusciamo perfino a coltivare con orgoglio sul balcone di casa o nell'orto assegnato dal comune distante 100 metri dalla tangenziale più trafficata della Regione/ provincia, i nostri pomodori, zucchine, patate, fiori di zucca.
Tralasciamo, e facciamo finta di non sapere nulla sui fattori genetici e di familiarità.
Poi , un giorno, all' improvviso , ci troviamo con un tumore e ci chiediamo il perché.
Continuando di questo passo, probabilmente, coloro che non hanno ancora avuto un cancro, dovranno chiedersi il perché.
Franco
Ma mi sono stufato di leggere che la maggior parte si chiede quasi sempre il " perché" della malattia" come se il tumore nascesse spontaneamente senza alcuna ragione.
Mi sembra, invece, che determinati fattori di rischio sono ormai lampanti e sotto gli occhi di tutti.
Viviamo 24 ore al giorno respirando sostanze inquinanti,( macchine, fumi industriali, idrocarburi) mangiamo cibi che provengono da tutte le parti del mondo con scarsissime informazioni su come vengono trattati e controllati cibi transgenici, trattati con pesticidi, anticrittogamici, falsamente biologici), quando mangiamo la carne abbiamo il timore della mucca pazza o degli allevamenti con antibiotici, quando mangiamo pesce corriamo il rischio di ingerire particelle di plastica oppure dosi elevate di piombo . Non siamo più tranquilli neppure quando beviamo, perché grazie alle discariche abusive, le falde acquifere sono inquinate ma anche l' acqua nelle bottiglie di plastica , soprattutto se esposta al sole, non è certo salutare.
Andiamo al lavoro e, magari dopo 10 anni, veniamo a sapere che i locali dell'azienda o della fabbrica sono stati costruiti con l'amianto e che i controlli previsti, non sono stati mai effettuati, oppure abitiamo in un edificio a 100 metri da una fabbrica tipo l'icmesa di Taranto
A volte però ci vogliamo male per cui, fumiamo 10/20 sigarette al giorno, oppure viviamo, o lavoriamo , con una persona che passa la sua vita, vicino a noi, fumando, e quindi, facendo fumare anche noi indirettamente( fumo passivo).
Riusciamo perfino a coltivare con orgoglio sul balcone di casa o nell'orto assegnato dal comune distante 100 metri dalla tangenziale più trafficata della Regione/ provincia, i nostri pomodori, zucchine, patate, fiori di zucca.
Tralasciamo, e facciamo finta di non sapere nulla sui fattori genetici e di familiarità.
Poi , un giorno, all' improvviso , ci troviamo con un tumore e ci chiediamo il perché.
Continuando di questo passo, probabilmente, coloro che non hanno ancora avuto un cancro, dovranno chiedersi il perché.
Franco