Aimac - Forum sul tumore

Ciao, anche mio padre è in fase terminale. è un'agonia vederlo in quello stato, a volte è lucido, capisco che percepisce la mia presenza, mi risponde con cenni del capo se gli faccio delle domande, altre volte cade in uno stato simile al coma, è terribile da dire ma preferisco quando non è cosciente perchè quando lo è soffre molto, si arrabbia, è infastidito dalle flebo, dal catetere. Mio padre era un uomo forte, giovanile, ha sessantanni e solo due mesi fa (la malattia, un mesotelioma pleurico molto aggressivo, lo ha divorato in appena due mesi) era la persona più attiva del mondo, vederlo così mi fa stare malissimo e non so come affrontare psicologicamente questa fase. è stato un trauma vederlo precipitare in questo stato così velocemente, non ho avuto tempo di abituarmi all'idea, infatti nutro ancora speranze, illusorie me ne rendo conto, che possa riprendersi. Qualcuno ha dei consigli su come affrontare psicologicamente questa fase e accettare che sia quasi arrivata la fine? Voglio riuscire a supportarlo al meglio e accompagnarlo serenamente verso la fine.

Ciao. Anch'io sto seguendo mia mamma e siamo alle fasi finali. Per poter "reggere" psicologicamente, l'unica cosa che a me viene da pensare è che la fine , per lei, è meglio della sofferenza. La malattia e la morte fanno parte della vita, ma la sofferenza finale dovrebbe essere annullata. Mia mamma da ieri ha iniziato una sedazione graduale , ma è una pena ugualmente. Anche per me vederla lucida e sofferente fa più male di quando è assopita , perciò poiché indietro non si può tornare voglio solo lenire la sofferenza il più possibile. Dopo noi avremo tempo per il dolore del dopo, adesso devo starle vicino e resistere per lei. Un abbraccio .

Ciao Eleonora, come va?