Re: Storia di un uomo
Inviato: gio 16 giu 2016, 11:47
Alle volte ripenso alla mia vita ed a quella dei miei prima della malattia. La giornata era scandita dalla routine. Sveglia, lavoro, spesa, casa, qualche passatempo, qualche uscita con gli amici, vacanze..
I miei erano una certezza.. mio padre sempre in giro a fare tornei di bocce, mia madre un po' a casa, un po' in palestra con le amiche giusto per tenersi in forma..
Il cancro ferma tutto e stravolge la tua vita. La serenità della routine è solo un lontano ricordo, Quando ci penso mi sembra quasi che certi ricordi non appartengano a me ma alla vita di qualcun altro. E nel mio caso a stare male è mio padre... Posso solo immaginare cosa si prova quando il malato è tuo marito, tuo figlio o addirittura te stesso.
A distanza di più di un anno dalla diagnosi le mie sensazioni sono cambiate. Sono passato dalla disperazione più nera alla rabbia, per poi passare alla speranza ed ora sto sperimentando una sorta di consapevolezza mista a rassegnazione. Non ho gettato la spugna, tutt'altro, ma ho la certezza che mio padre non guarirà mai e che le cose possono solo andare peggio. Tutti i miei (nostri) sforzi devono essere dedicati in primo luogo alla qualità della sua vita. Fare di tutto per farlo stare meglio o, per lo meno, non peggio di adesso cercando di non fargli provare dolore. Sono consapevole che le cose potrebbero precipitare da un momento all'altro e, nel caso, dovrò essere pronto a prendere una decisione. La migliore per lui... e non sarà facile.
Ma ogni giorno passato decentemente è un giorno guadagnato e per questo devo essere felice per lui e per noi che gli stiamo accanto.
Non penso più a quando non ci sarà più... penso che adesso c'è ancora a dispetto di tutte le previsioni ed a tutto quello che riesco a fare con lui. Fosse anche solo una chiacchierata o una partita a carte.
Ieri abbiamo parlato con il medico. Siamo quasi alla fine delle terapie. Tra 4 settimane mio padre dovrà fare una lastra al torace per vedere come va e tra 6-8 settimane una tac di controllo. Dice che i primi effetti della radioterapia si vedranno dopo qualche settimana. Gli ha misurato la saturazione che era 95!! 2 mesi fa era 90. E' addirittura migliorata anche se lui dice che spesso gli manca il fiato.
Ora inizia la parte più difficile, trovare un oncologo a Torino o nei pressi che voglia provare, con molta onestà ed umanità, a fare tutto quello che si può ancora fare ad un uomo nelle sue condizioni. Farci seguire da Aviano non ha senso... non si possono fare 500 chilometri ogni volta che si deve fare una visita... tanto più se le sue condizioni dovessero peggiorare.
Un abbraccio a tutti!!
p.s. Bene Carolina! Ora il macigno che avevi sul cuore è diventato un sasso perchè sai che stai facendo di tutto per fare stare meglio tuo fratello! Vedrai che anche lui ne sarà sollevato. Lo sai che ogni giorno è una lotta anche con il sistema. Non mi stupisco più di tanto.. sta a noi non mollare e cercare fino a quando si trova qualcuno che risponde ai nostri appelli. Facci sapere come va...
I miei erano una certezza.. mio padre sempre in giro a fare tornei di bocce, mia madre un po' a casa, un po' in palestra con le amiche giusto per tenersi in forma..
Il cancro ferma tutto e stravolge la tua vita. La serenità della routine è solo un lontano ricordo, Quando ci penso mi sembra quasi che certi ricordi non appartengano a me ma alla vita di qualcun altro. E nel mio caso a stare male è mio padre... Posso solo immaginare cosa si prova quando il malato è tuo marito, tuo figlio o addirittura te stesso.
A distanza di più di un anno dalla diagnosi le mie sensazioni sono cambiate. Sono passato dalla disperazione più nera alla rabbia, per poi passare alla speranza ed ora sto sperimentando una sorta di consapevolezza mista a rassegnazione. Non ho gettato la spugna, tutt'altro, ma ho la certezza che mio padre non guarirà mai e che le cose possono solo andare peggio. Tutti i miei (nostri) sforzi devono essere dedicati in primo luogo alla qualità della sua vita. Fare di tutto per farlo stare meglio o, per lo meno, non peggio di adesso cercando di non fargli provare dolore. Sono consapevole che le cose potrebbero precipitare da un momento all'altro e, nel caso, dovrò essere pronto a prendere una decisione. La migliore per lui... e non sarà facile.
Ma ogni giorno passato decentemente è un giorno guadagnato e per questo devo essere felice per lui e per noi che gli stiamo accanto.
Non penso più a quando non ci sarà più... penso che adesso c'è ancora a dispetto di tutte le previsioni ed a tutto quello che riesco a fare con lui. Fosse anche solo una chiacchierata o una partita a carte.
Ieri abbiamo parlato con il medico. Siamo quasi alla fine delle terapie. Tra 4 settimane mio padre dovrà fare una lastra al torace per vedere come va e tra 6-8 settimane una tac di controllo. Dice che i primi effetti della radioterapia si vedranno dopo qualche settimana. Gli ha misurato la saturazione che era 95!! 2 mesi fa era 90. E' addirittura migliorata anche se lui dice che spesso gli manca il fiato.
Ora inizia la parte più difficile, trovare un oncologo a Torino o nei pressi che voglia provare, con molta onestà ed umanità, a fare tutto quello che si può ancora fare ad un uomo nelle sue condizioni. Farci seguire da Aviano non ha senso... non si possono fare 500 chilometri ogni volta che si deve fare una visita... tanto più se le sue condizioni dovessero peggiorare.
Un abbraccio a tutti!!
p.s. Bene Carolina! Ora il macigno che avevi sul cuore è diventato un sasso perchè sai che stai facendo di tutto per fare stare meglio tuo fratello! Vedrai che anche lui ne sarà sollevato. Lo sai che ogni giorno è una lotta anche con il sistema. Non mi stupisco più di tanto.. sta a noi non mollare e cercare fino a quando si trova qualcuno che risponde ai nostri appelli. Facci sapere come va...