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Inviato: ven 1 feb 2013, 7:22
da eli47
Carissima Alessia...ti sono vicina.un Abbraccio.


Inviato: ven 1 feb 2013, 20:06
da elywyn
Ciao Alessia, ti sono vicina anche io. Qui potrai sempre trovare ascolto e comprensione. E per il resto sii forte per il tuo papà. un abbraccio stretto


Inviato: ven 1 feb 2013, 20:55
da valy72
Ti comprendo.

anche mio papò ha un tumore a progressione veloce diagnosticato una settimana fa...tre mesi di vita o meno...l'hanno dimesso,ora è a casa.....questa primavera non godrà della bella stagione che lui adora


Inviato: sab 2 feb 2013, 17:54
da Alessia18
Vi sono vicina con tutto il mio cuore a tutti voi. Stamattina di nuovo vomito sta per arrivare lo sento. Dio mio dai la forza perché è atroce tutto questo.


Inviato: sab 2 feb 2013, 17:58
da linetta
Alessia la paura e' grande sia per la loro che, non si può negare, per la nostra sofferenza.

Auguro a te ed a tutta la tua famiglia che accada umanamente e dignitosamente.

Penso che ora si possa augurare questo.

Ti sono vicina

Linetta


Inviato: sab 2 feb 2013, 18:27
da angiame
Ale me le ricordo le giornate di vomito le nottate di vomito

Il tuo babbo è entrato nel periodo più brutto... il periodo di non vita dove la sola sofferenza sta a capolino

Quando è arrivato il momento per la mia mamma ricordo che la sera prima non c'era pace...

Voleva stare seduta e poi sdraiata... tutta la sera così... tutta la notte... è dura Alessia

Ma ricorda nessuno si merita una fine così... e solo la morte è l'unica liberazione da quel vivere non vivere...

Ti sono vicina vicina... tua Ambra


Inviato: sab 2 feb 2013, 21:40
da Monik
Alessia18, ti sono vicina con il pensiero e comprendo il tuo stato d'animo.


Inviato: sab 2 feb 2013, 22:06
da BETTI
ALE, brava tesoro non smettere mai di tirare fuori i tuoi pensieri ,tenendoci forte per mano abbiamo dato origine ad una catena d'amore,sicuramente il sentirsi meno soli ci aiuta a farci sentire meglio,per il resto............... VI VOGLIO UN MONDO DI BENE A TUTTI.


Inviato: sab 2 feb 2013, 22:07
da paolo60
Alessia,

Se mi posso permettere un piccolo consiglio non tenere tuo padre a casa dovendo affrontare una situazione del genere. In un ospedale o struttura adeguata ti dovrai solo concentrare sull'effetto da dare a tuo padre.

Non credo sia possibile affrontare certe situazioni da soli senza una assistenza professionale.

Nel paese dove vivo ti verrebbe vietato dalle istituzioni ma in Italia da quello che leggo e cosa comune tenere un malato in condizioni gravi a casa. Fatti aiutare alessia e ripeto concentrati sul tuo papà.

Sempre che io non abbia capito male che il tuo papà è a casa.

Ti auguro tanta forza e che Dio ti sia vicino.


Inviato: dom 3 feb 2013, 1:03
da rododendro
Ciao Alessia,

ti voglio mandare tutta la mia comprensione e soffro ancora ripensando agli ultimi giorni di mia madre, cancro del polomone con metastasi al fegato. Tuttavia, la sofferenza non deve essere razionale, sfogati e parlaci se vuoi, farci questo dono di condivisione estrema, tutti noi siamo qui. Non parli di paura, io ne avevo tantissima a volte tremavo in silenzio quando rimanevo sola con lei in camera. Tuttavia racconti particolari che non oso nemmeno pensare quanta sofferenza fisica non riescano a descrivere e penso a tuo padre, che sente vicino il passaggio e che forse dentro di lui, desidera. Mi associo a Paolo60, che ho capito come gli altri essere purtroppo tutte persone che hanno già vissuto questo momento e molte di noi, con la spada di damocle sulla testa. Quindi tutti sia pazienti che parenti di esse. Pertanto ti prego di permetterci di chiederti, se papà è seguito da un centro per le cure palliative. Io avevo capito fosse in uno di questi centri e anche io ti dico mi raccomando, la sofferenza non è obbligatoria. Io portai mia mamma in un hospice gli utlimi giorni dove io avevo un letto affianco per dormire lì...(poi mi mettevo nel letto con lei). Avendo avuto metastasi al fegato aveva tutti i sintomi anche dell'intossicazione cerebrale e quindi a tratti perdeva dignità. Ma, non ha mai rimesso, mai sentito troppo dolore perchè ogni giorno le davano i farmaci giusti e la sedarano al momento giusto chiedendole "cara, che ne dici vuoi dormire un pò o stare con noi?" e lei disse "vi prego sto tanto male, non ho dolore ma voglio dormire tanto". Così fu. Il giorno dopo spirò fra le mie braccia. Ti prego di accertarti che non soffra, io ho trovato angeli in quella struttura, medici che sembrava sapessero ogni suo sintomo ed è stato un accompagnare la mia stella in cielo. Perdona se sono stata troppo invadente credimi, è tutto a fin di bene, di condivisione. Ti abbraccio con tutta la speranza che ho, con tutta l'energia che posso darti. Un abbraccio a tutti.