Re: Vivere con un malato
Inviato: lun 10 giu 2019, 16:33
Buon pomeriggio,
oggi ho bisogno di scrivere e tirare fuori i miei pensieri. Mi marito un anno fa è stato operato per un tumore al pancreas. Un anno è passato e mercoledì abbiamo esami di controllo. domani è il nostro 25° anniversario di matrimonio.
Quando "la bestiaccia" morde un familiare, tutta la famiglia si ammala con lui, in modi e maniere diverse ma tutti si vive come appesi ad un filo.
Il carattere di ognuno può o meno mediare e cercare di alleggerire, ma è difficile e non è sempre così.
Nel mio caso personale, mio marito è un carattere forte ma molto introverso, abbastanza individualista e sicuramente permaloso. Ha combattuto e combatte in primis per se stesso, e questo è giusto, ma alle volte vorrei che condividesse con me e nostro figlio i suoi sentimenti e pensieri.
Quando abbiamo avuto la diagnosi, il mio primo pensiero è stato quello di fargli capire che, se necessario, ci saremmo rivolti anche ad uno psicologo per farci aiutare ad affrontare la situazione, a renderci più forti come famiglia. Ma al dunque, durante la chemio, io ho cercato aiuto sperando che alla fine anche lui sarebbe venuto, ma così non è stato. La sua strategia era ed è di non parlare della malattia. E quindi ho dovuto accettarla. Ma alle volte è difficile, si vorrebbe come familiari essere non solo quelli che ti alleggeriscono dagli adempimenti burocratici, vengono con te alle visite, accettano i tuoi sbalzi di umore. Lui lavora e anche in casa è più attivo di me, ma vorrei che condividesse con me i suoi pensieri sulla malattia e desse modo di esprimerne liberamente qualcuno dei miei.
Anche i familiari hanno tanto paura e ogni tanto avrebbero bisogno anche loro di una piccola ricarica da parte del malato.
La vita e la quotidianità non alleggeriscono lo stress, devi continuare a lavorare, hai dei figli, dei genitori anziani da accudire, dei problemi di salute a tua volta, i pensieri che corrono avanti e ti sembra veramente alle volte di non farcela, di sprecare un presente che potrebbe non avere un futuro.
Chiedo scusa in anticipo ai tanti "lottatori" del forum, il mio pensiero potrebbe sembrare un po' egoistico, ma così non vuol essere.
Forse è solo la concomitanza di eventi, ma alle volte la malinconia ha il sopravvento.
oggi ho bisogno di scrivere e tirare fuori i miei pensieri. Mi marito un anno fa è stato operato per un tumore al pancreas. Un anno è passato e mercoledì abbiamo esami di controllo. domani è il nostro 25° anniversario di matrimonio.
Quando "la bestiaccia" morde un familiare, tutta la famiglia si ammala con lui, in modi e maniere diverse ma tutti si vive come appesi ad un filo.
Il carattere di ognuno può o meno mediare e cercare di alleggerire, ma è difficile e non è sempre così.
Nel mio caso personale, mio marito è un carattere forte ma molto introverso, abbastanza individualista e sicuramente permaloso. Ha combattuto e combatte in primis per se stesso, e questo è giusto, ma alle volte vorrei che condividesse con me e nostro figlio i suoi sentimenti e pensieri.
Quando abbiamo avuto la diagnosi, il mio primo pensiero è stato quello di fargli capire che, se necessario, ci saremmo rivolti anche ad uno psicologo per farci aiutare ad affrontare la situazione, a renderci più forti come famiglia. Ma al dunque, durante la chemio, io ho cercato aiuto sperando che alla fine anche lui sarebbe venuto, ma così non è stato. La sua strategia era ed è di non parlare della malattia. E quindi ho dovuto accettarla. Ma alle volte è difficile, si vorrebbe come familiari essere non solo quelli che ti alleggeriscono dagli adempimenti burocratici, vengono con te alle visite, accettano i tuoi sbalzi di umore. Lui lavora e anche in casa è più attivo di me, ma vorrei che condividesse con me i suoi pensieri sulla malattia e desse modo di esprimerne liberamente qualcuno dei miei.
Anche i familiari hanno tanto paura e ogni tanto avrebbero bisogno anche loro di una piccola ricarica da parte del malato.
La vita e la quotidianità non alleggeriscono lo stress, devi continuare a lavorare, hai dei figli, dei genitori anziani da accudire, dei problemi di salute a tua volta, i pensieri che corrono avanti e ti sembra veramente alle volte di non farcela, di sprecare un presente che potrebbe non avere un futuro.
Chiedo scusa in anticipo ai tanti "lottatori" del forum, il mio pensiero potrebbe sembrare un po' egoistico, ma così non vuol essere.
Forse è solo la concomitanza di eventi, ma alle volte la malinconia ha il sopravvento.