Aimac - Forum sul tumore

Daniela.Car ha scritto: mar 26 lug 2022, 1:04 Ciao a tutte sono qui alla ricerca nn so di cosa ....forse un parola di conforto forse devo solo sfogarmi ma non ce la posso fare. La mia storia inizia nel 2012 quando dopo 2 anni di lotta vola.in cielo mia mamma per un tumore al seno a 54 anni. La mia.vita va in pezzi ma vicino avevo lui la mia vita il mio compagno che in un anno è riuscito a farmi rivivere. Lo scorso anno è arrivata la botta il "semplice" mal di schiena del mio compagno erano metastasi ossee lui con il suo solito sorriso e forza ha affrontato tutto il percorso chemio radio si è anche fratturato un femore quindi operato e poi il 6 luglio dopo un mese di ospedale è volato anche lui in cielo. Io non trovo adesso più motivazioni per andare avanti so che sono cose che nn si dicono che non è giusto pensare così per lui .....ma non posso credere che io vivrò e non lo vedrò più . Stavamo.insieme da 22 anni praticamente sono cresciuta con lui ne ho 40 adesso. Stavo pensando di andare da qualcuno per farmi aiutare perché è troppo grande la perdita

È dura, si entra in un incubo da cui non riusciamo a svegliarci. Ma qui almeno, purtroppo, troverai persone nella stessa situazione. Ci sentiamo in colpa per essere ancora vivi, e non vediamo la luce in fondo al tunnel. Vivi un giorno per volta, piangi.
Il dolore va attraversato, purtroppo non ci sono sconti. È troppo presto per riuscire a superarlo. Io sono stata in terapia da subito, ma non ho mai avuto bisogno di farmaci.
Frequenta persone nella tua stessa situazione con cui parlare, perché gli altri fanno fatica a comprendere. Io vivo tuttora un incubo, ma sono meno disperata
Mimetta

Carissima Mimetta,
non sai quanto ti capisco. La mia è stata una situazione diffedenfe rispetto alla tua, ma ti capisco benissimo. Mia madre se n’è andata il 6 luglio scorso per un tumore al cervello (non meglio identificato, per tutta una serie di motivi) dopo quattro mesi spaventosi, passati tra un’ospedale e un altro. Vista la sua atroce sofferenza, e anche in assenza di intervento chirurgico, abbiamo tutti sperato che il suo corpo potesse finalmente cessare di provare dolore e sofferenza il prima possibile. E così, alla fine, è avvenuto. Nei primi giorni in tutti noi prevaleva, naturalmente, il senso di quasi serenitá: aveva finalmente smesso di soffrire. Ma adesso, a mente e spirito quasi “freddi”, a poco più di un mese dalla morte, manca tantissimo. La sua gentilezza, la sua bontá, il suo tenero sorriso sempre pronto per tutti, i suoi consigli, la sua presenza mancano. Mancano tanto: è come se qualcuno mi avesse strappato a mani nude un brandello di cuore. La razionalitá, certo, un po’ aiuta: il ricordo del suo martoriato corpo negli ultimi giorni, la sua incapacitá di muoversi e di parlare, quei rantoli spaventosi che sembrano arrivare direttamente dall’inferno, non ci sono più. Ma l’essere umano è anche fatto di sentimenti, affetti ed emotivitá: e quando quelle parti prendono il sopravvento sulla razionalitá, il dolore pare immenso. Ti capisco e condivido in pieno il tuo senso di impotenza e di dolore. Ti mando un abbraccio virtuale fortissimo, pieno di comprensione.

Forza composer mi dispiace tanto per tua mamma

Ciao Mimetta, io adesso sono più di due anni e, come te, sono ancora nell'incubo ma con rassegnazione. Mi rendo conto che non incontrerò un'altra persona come mio marito, ci ho provato confesso, ma il nostro amore era troppo grande. Nessuno regge il confronto. Ho però delle buone amicizie e questo aiuta. Ma la mia giornata è piena di stilettate al cuore per i tanti ricordi che mi affollano la mente. Il pensiero di tutto ciò che stiamo perdendo, perché io senza lui non mi godo niente. Mi sembra tutto inutile. Non sono ancora riuscita a toccare la sua roba e mi rendo conto di essere lontana dal raggiungimento di una qualche serenità.

Ciao Petraines, il destino ha stravolto la mia vita, ed io ho stravolto la mia casa, la mia routine. Ho cambiato quasi tutto, tranne pochissimi amici, che mi stanno vicino. Ho fatto tante nuove amicizie, prevalente vedovi/e, mi sono riempita di cose da fare, ma il dolore che sento nel profondo è ancora tutto lì. Lui vorrebbe vedermi felice, continuo a provarci. Fuori di qui ho smesso di parlare di morte e dolore. Chi non ci è passato non può capire. E credo non faccia bene neanche a me. Non ho ancora trovato una quadra a tutto quello che ho visto e vissuto con dolore e amore. Ma sono felice di essere stata con lui fino all'ultimo respiro. Mi