Re: Se sei un familiare o un amico........
Inviato: sab 24 mag 2025, 6:58
Un anno di continui dentro e fuori da ospedali e case di cura. Chemio, radio e adesso cure palliative a casa
Questo forum è uno spazio libero dove attraverso la scrittura è possibile condividere la propria storia, scambiando emozioni, sensazioni, informazioni e pensieri.
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Semplicemente perché è tuo padre..la malattia dei nostri cari cambia e scombussola irrimediabilmente anche la nostra vita. I sacrifici sono tantissimi e fare da caregiver è pesantissimo ma credo che si trova una forza che non si pensa di avere perché diversamente ci sembrerebbe di non aver fatto abbastanza e penseremmo che magari le cose avrebbero potuto andare diversamente.Qwerty1 ha scritto: sab 24 mag 2025, 6:58 Un anno di continui dentro e fuori di mio padre da ospedali e case di cura. Chemio, radio e adesso cure palliative a casa con atteggiamento pieno di richieste e sgarbato per lui non faccio mai bene o abbastanza. Pensa di guarire, non capisce... Ho preso 12 kg, mi sono venuti i capelli bianchi. Non ho più la mia vita Stessa sorte per mia madre 3 anni fa. Perché? Perché?
Non c'è un perché, solo che a volte ci sembra che il destino si accanisca contro di noi e la nostra famiglia e questo ci provoca una grandissima rabbia e un fortissimo senso di ingiustizia.. ti capisco perfettamente. Farsene una ragione è molto difficile e non sempre ci si riesce, si impara soltanto a conviverci.Qwerty1 ha scritto: sab 24 mag 2025, 6:58 Un anno di continui dentro e fuori di mio padre da ospedali e case di cura. Chemio, radio e adesso cure palliative a casa con atteggiamento pieno di richieste e sgarbato per lui non faccio mai bene o abbastanza. Pensa di guarire, non capisce... Ho preso 12 kg, mi sono venuti i capelli bianchi. Non ho più la mia vita Stessa sorte per mia madre 3 anni fa. Perché? Perché?
Ciao Barbs, purtroppo nessuno di noi sa darti la "ricetta" con le parole o l'atteggiamento da tenete con la tua cara amica. Dipenderà molto anche da come lei affronterà la situazione, se tirerà fuori grinta per combattere la malattia o se ne sarà schiacciata cadendo in depressione o esprimendo rabbia. Una cosa però mi permetto di dirti...le parole a volte non servono e rischiano di fare del male anche se dette con le migliori intenzioni. Non dirle mai che ce la farà, ne uscirai, devi combattere...lei penserà che non puoi sapere come ci si sente (verissimo) e che non si può sapere come andranno le cose (anche se ovviamente la speranza deve esserci in quanto oggi il tumore al seno ha ottime prospettive di guarigione).Barbs_Marti ha scritto: mar 22 lug 2025, 11:28 Ciao a tutti, ho pensato e ripensato più volte, nelle ultime ore, se scrivere o meno su questo forum e alla fine ho deciso che forse parlarne con qualcuno che può capirmi mi aiuterà a non impazzire.
A fine giugno la mia amica di sempre, ci conosciamo dai tempi dell'asilo, mi ha raccontato che aveva sentito un nodulo al seno e nel giro di pochi giorni aveva eseguito ecografia, mammografia e agoaspirato. Giovedì scorso l'hanno chiamata dicendole che i risultati erano pronti e di ritirare il referto in ospedali il lunedì seguente. Vista l'attesa per avere i risultati e la convocazione non per il giorno seguente all'arrivo dei risultati, abbiamo sperato che fosse una cosa di poco conto. Purtroppo ieri è arrivata la notizia che non avremmo mai voluto avere, le hanno diagnosticato un tumore della mammella di tipo aggressivo, oggi ha la risonanza magnetica, le hanno detto che le devono anche posizionare una clip per il monitoraggio e che deve incontrare l'oncologo per il piano terapeutico perchè vogliono iniziare prima con le terapie per cercare di ridurre la massa e che temono che si stia già diffondendo. Sono arrabbiata, perchè lei ha passato la sua vita a studiare per poter arrivare dove ha sempre voluto, ed ora che avrebbe finalmente iniziato a raccogliere tutti i frutti dei suoi tanti sacrifici si ritrova a dover affrontare questa battaglia. Noi viviamo distanti e l'unico supporto che posso darle è la mia vicinanza per una chiacchiera, uno sfogo. Ho paura che non sia abbastanza, vorrei aiutarla ad alleviare almeno un pò il suo dolore ma mi sento impotente, non so come fare.
Mi sento in colpa perchè tra poco più di un mese mi sposo e sono felice per questo, e lei invece sta affrontando tutto questo. Non si merita tutto questo, ma ovviamente chi lo merita?
Vi chiedo aiuto, come posso esserle davvero di supporto? Non voglio essere invadente, ma vorrei che sapesse che per lei ci sono sempre. E poi vi chiedo, anche voi vivete con una specie di senso di colpa perchè mentre voi vivete la vostra vita e momenti felici, qualcuno a cui volete veramente bene sta affrontando questo schifo?
Purtroppo viviamo a quasi 500 km di distanza, per fortuna accanto a se ha qualcuno che può aiutarla nelle cose pratiche. Ti ringrazio per le tue parole nè faro dono. Le sarò presente nell'unico modo che mi è possibile, ascoltandola, accettando ogni suo sfogo.sabamy ha scritto: mar 22 lug 2025, 19:55Ciao Barbs, purtroppo nessuno di noi sa darti la "ricetta" con le parole o l'atteggiamento da tenete con la tua cara amica. Dipenderà molto anche da come lei affronterà la situazione, se tirerà fuori grinta per combattere la malattia o se ne sarà schiacciata cadendo in depressione o esprimendo rabbia. Una cosa però mi permetto di dirti...le parole a volte non servono e rischiano di fare del male anche se dette con le migliori intenzioni. Non dirle mai che ce la farà, ne uscirai, devi combattere...lei penserà che non puoi sapere come ci si sente (verissimo) e che non si può sapere come andranno le cose (anche se ovviamente la speranza deve esserci in quanto oggi il tumore al seno ha ottime prospettive di guarigione).Barbs_Marti ha scritto: mar 22 lug 2025, 11:28 Ciao a tutti, ho pensato e ripensato più volte, nelle ultime ore, se scrivere o meno su questo forum e alla fine ho deciso che forse parlarne con qualcuno che può capirmi mi aiuterà a non impazzire.
A fine giugno la mia amica di sempre, ci conosciamo dai tempi dell'asilo, mi ha raccontato che aveva sentito un nodulo al seno e nel giro di pochi giorni aveva eseguito ecografia, mammografia e agoaspirato. Giovedì scorso l'hanno chiamata dicendole che i risultati erano pronti e di ritirare il referto in ospedali il lunedì seguente. Vista l'attesa per avere i risultati e la convocazione non per il giorno seguente all'arrivo dei risultati, abbiamo sperato che fosse una cosa di poco conto. Purtroppo ieri è arrivata la notizia che non avremmo mai voluto avere, le hanno diagnosticato un tumore della mammella di tipo aggressivo, oggi ha la risonanza magnetica, le hanno detto che le devono anche posizionare una clip per il monitoraggio e che deve incontrare l'oncologo per il piano terapeutico perchè vogliono iniziare prima con le terapie per cercare di ridurre la massa e che temono che si stia già diffondendo. Sono arrabbiata, perchè lei ha passato la sua vita a studiare per poter arrivare dove ha sempre voluto, ed ora che avrebbe finalmente iniziato a raccogliere tutti i frutti dei suoi tanti sacrifici si ritrova a dover affrontare questa battaglia. Noi viviamo distanti e l'unico supporto che posso darle è la mia vicinanza per una chiacchiera, uno sfogo. Ho paura che non sia abbastanza, vorrei aiutarla ad alleviare almeno un pò il suo dolore ma mi sento impotente, non so come fare.
Mi sento in colpa perchè tra poco più di un mese mi sposo e sono felice per questo, e lei invece sta affrontando tutto questo. Non si merita tutto questo, ma ovviamente chi lo merita?
Vi chiedo aiuto, come posso esserle davvero di supporto? Non voglio essere invadente, ma vorrei che sapesse che per lei ci sono sempre. E poi vi chiedo, anche voi vivete con una specie di senso di colpa perchè mentre voi vivete la vostra vita e momenti felici, qualcuno a cui volete veramente bene sta affrontando questo schifo?
Più che con le parole falle sentire la tua vicinanza nelle cose pratiche magari se possibile accompagnandola a una visita o aiutandola con qualche incombenza (non so se vive da sola o con qualcuno) e invece ascoltala tanto se lei esprime i suoi sentimenti ma non forzare mai le cose. Un abbraccio o l'ascolto servono ad una persona con una diagnosi si tumore molto più che mille parole.
Forza!
Barbs_Marti ha scritto: mer 23 lug 2025, 9:50Purtroppo viviamo a quasi 500 km di distanza, per fortuna accanto a se ha qualcuno che può aiutarla nelle cose pratiche. Ti ringrazio per le tue parole nè faro dono. Le sarò presente nell'unico modo che mi è possibile, ascoltandola, accettando ogni suo sfogo.sabamy ha scritto: mar 22 lug 2025, 19:55Ciao Barbs, purtroppo nessuno di noi sa darti la "ricetta" con le parole o l'atteggiamento da tenete con la tua cara amica. Dipenderà molto anche da come lei affronterà la situazione, se tirerà fuori grinta per combattere la malattia o se ne sarà schiacciata cadendo in depressione o esprimendo rabbia. Una cosa però mi permetto di dirti...le parole a volte non servono e rischiano di fare del male anche se dette con le migliori intenzioni. Non dirle mai che ce la farà, ne uscirai, devi combattere...lei penserà che non puoi sapere come ci si sente (verissimo) e che non si può sapere come andranno le cose (anche se ovviamente la speranza deve esserci in quanto oggi il tumore al seno ha ottime prospettive di guarigione).Barbs_Marti ha scritto: mar 22 lug 2025, 11:28 Ciao a tutti, ho pensato e ripensato più volte, nelle ultime ore, se scrivere o meno su questo forum e alla fine ho deciso che forse parlarne con qualcuno che può capirmi mi aiuterà a non impazzire.
A fine giugno la mia amica di sempre, ci conosciamo dai tempi dell'asilo, mi ha raccontato che aveva sentito un nodulo al seno e nel giro di pochi giorni aveva eseguito ecografia, mammografia e agoaspirato. Giovedì scorso l'hanno chiamata dicendole che i risultati erano pronti e di ritirare il referto in ospedali il lunedì seguente. Vista l'attesa per avere i risultati e la convocazione non per il giorno seguente all'arrivo dei risultati, abbiamo sperato che fosse una cosa di poco conto. Purtroppo ieri è arrivata la notizia che non avremmo mai voluto avere, le hanno diagnosticato un tumore della mammella di tipo aggressivo, oggi ha la risonanza magnetica, le hanno detto che le devono anche posizionare una clip per il monitoraggio e che deve incontrare l'oncologo per il piano terapeutico perchè vogliono iniziare prima con le terapie per cercare di ridurre la massa e che temono che si stia già diffondendo. Sono arrabbiata, perchè lei ha passato la sua vita a studiare per poter arrivare dove ha sempre voluto, ed ora che avrebbe finalmente iniziato a raccogliere tutti i frutti dei suoi tanti sacrifici si ritrova a dover affrontare questa battaglia. Noi viviamo distanti e l'unico supporto che posso darle è la mia vicinanza per una chiacchiera, uno sfogo. Ho paura che non sia abbastanza, vorrei aiutarla ad alleviare almeno un pò il suo dolore ma mi sento impotente, non so come fare.
Mi sento in colpa perchè tra poco più di un mese mi sposo e sono felice per questo, e lei invece sta affrontando tutto questo. Non si merita tutto questo, ma ovviamente chi lo merita?
Vi chiedo aiuto, come posso esserle davvero di supporto? Non voglio essere invadente, ma vorrei che sapesse che per lei ci sono sempre. E poi vi chiedo, anche voi vivete con una specie di senso di colpa perchè mentre voi vivete la vostra vita e momenti felici, qualcuno a cui volete veramente bene sta affrontando questo schifo?
Più che con le parole falle sentire la tua vicinanza nelle cose pratiche magari se possibile accompagnandola a una visita o aiutandola con qualche incombenza (non so se vive da sola o con qualcuno) e invece ascoltala tanto se lei esprime i suoi sentimenti ma non forzare mai le cose. Un abbraccio o l'ascolto servono ad una persona con una diagnosi si tumore molto più che mille parole.
Forza!