Re: Ti odio da vivere
Inviato: mar 8 set 2015, 11:20
Domani si avvicina, il ricovero e la mappatura dei linfonodi. E giovedì intervento chirurgico.
Ho preferito sapere il meno possibile ma poi qualche ricerca su Google l'ho fatta, alla fine idee varie e un po' confuse ma sufficienti ad affidarsi a medici che mi sembrano molto competenti.
Le persone che mi sono intorno dicono continuamente che andrà tutto bene, è naturale che me lo dicano ma è anche naturale che io sia un po' agitata nonostante le mille rassicurazioni. Cercherò di stare tranquilla ma la preoccupazione c'è. Non ho mai subito un intervento e qui si tratta di togliere un tumore e togliere un pezzo di me, un pezzo che nei prossimi mesi sarà ricostruito ma intanto per un certo periodo di tempo sarà come vivere sospesi, nell'attesa di qualcosa di meglio. Dovrò vedermi diversa, mutilata. E' questo che immagino e ho una grande paura.
E' una sensazione simile alla caduta dei capelli, ti spiegano cosa accadrà, cerchi di essere preparata ma quando accade il trauma è inevitabile (almeno per me è stato così), dopo prendi la situazione in mano e cerchi di gestirla al meglio ma il colpo c'è e lo senti ed è come se nessuno ti avesse avvisata.
Insomma, non solo ho timore per l'anestesia, per il risveglio... ho paura per il dopo, per l'uscita dall'ospedale. Qualcosa potrebbe andare storto, potrei avere difficoltà... si affollano tanti pensieri negativi e so bene che devo pensare ad una sola cosa: "giovedì quella bestiaccia di tumore non ci sarà più, non resterà traccia". Per ora deve essere questa la cosa importante. Il punto sul quale concentrarsi, per il resto ci vorrà ancora pazienza... ma menomale, menomale che si può fare, che ci sono delle possibilità di avvicinarsi alla normalità.
Ho preferito sapere il meno possibile ma poi qualche ricerca su Google l'ho fatta, alla fine idee varie e un po' confuse ma sufficienti ad affidarsi a medici che mi sembrano molto competenti.
Le persone che mi sono intorno dicono continuamente che andrà tutto bene, è naturale che me lo dicano ma è anche naturale che io sia un po' agitata nonostante le mille rassicurazioni. Cercherò di stare tranquilla ma la preoccupazione c'è. Non ho mai subito un intervento e qui si tratta di togliere un tumore e togliere un pezzo di me, un pezzo che nei prossimi mesi sarà ricostruito ma intanto per un certo periodo di tempo sarà come vivere sospesi, nell'attesa di qualcosa di meglio. Dovrò vedermi diversa, mutilata. E' questo che immagino e ho una grande paura.
E' una sensazione simile alla caduta dei capelli, ti spiegano cosa accadrà, cerchi di essere preparata ma quando accade il trauma è inevitabile (almeno per me è stato così), dopo prendi la situazione in mano e cerchi di gestirla al meglio ma il colpo c'è e lo senti ed è come se nessuno ti avesse avvisata.
Insomma, non solo ho timore per l'anestesia, per il risveglio... ho paura per il dopo, per l'uscita dall'ospedale. Qualcosa potrebbe andare storto, potrei avere difficoltà... si affollano tanti pensieri negativi e so bene che devo pensare ad una sola cosa: "giovedì quella bestiaccia di tumore non ci sarà più, non resterà traccia". Per ora deve essere questa la cosa importante. Il punto sul quale concentrarsi, per il resto ci vorrà ancora pazienza... ma menomale, menomale che si può fare, che ci sono delle possibilità di avvicinarsi alla normalità.