Re: Una sola parola che vale vite intere.
Inviato: gio 28 nov 2019, 11:22
Io ho una forte rabbia contro i medici... Tanta.
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Lo capisco e lo condivido. Intorno a me vedo tanta negligenza, disinteresse, disumanità. Io non so se, quando e cosa farò, ma so per certo cosa NON voglio diventare: ne ho l'esempio ogni giorno sotto gli occhi.
Grazie Elena per l'incoraggiamento anche la tua storia fa venire i brividi, e non sentirti in colpa se hai avuto bisogno della terapia, ci vuole un grande coraggio anche per intraprendere quella strada. Ti auguro con tutto il cuore di ritrovare la serenità il prima possibile, te la meriti.Elena3 ha scritto: ↑gio 28 nov 2019, 13:11 Io sono figlia unica, ho perso prima mio padre quando avevo 24 anni e poi mia madre, quest'anno che ne ho 37. Di cancro entrambi, 9 mesi lui, 7 lei.
Sono in terapia dall'analista da 14 anni, una vita. Sono fortunata perché ho potuto permettermelo, ho sempre lavorato (precariato, partita iva, di sera, di giorno, ora finalmente sono stabile) e senza la terapia non so come avrei fatto. Prendo farmaci, ciclicamente, pochi giorni fa per esempio ho iniziato un nuovo giro di antidepressivi e ansiolitici. Sono dispiaciuta, vorrei farcela da sola, ma il lutto di mamma senza medicine non riuscivo a superarlo, purtroppo. Ci vorrà tempo, per allontanare un poco i ricordi più brutti e riprovare a vivere dignitosamente, con un minimo di fiducia nel futuro.
Non mollate
Elena
Io non ho il coraggio di andare in terapia. Sei un passo piu avanti a me. Congratulazioni!Elena3 ha scritto: ↑gio 28 nov 2019, 13:11 Io sono figlia unica, ho perso prima mio padre quando avevo 24 anni e poi mia madre, quest'anno che ne ho 37. Di cancro entrambi, 9 mesi lui, 7 lei.
Sono in terapia dall'analista da 14 anni, una vita. Sono fortunata perché ho potuto permettermelo, ho sempre lavorato (precariato, partita iva, di sera, di giorno, ora finalmente sono stabile) e senza la terapia non so come avrei fatto. Prendo farmaci, ciclicamente, pochi giorni fa per esempio ho iniziato un nuovo giro di antidepressivi e ansiolitici. Sono dispiaciuta, vorrei farcela da sola, ma il lutto di mamma senza medicine non riuscivo a superarlo, purtroppo. Ci vorrà tempo, per allontanare un poco i ricordi più brutti e riprovare a vivere dignitosamente, con un minimo di fiducia nel futuro.
Non mollate
Elena
Io penso che i medici un tempo avevano una forte empatia. Ora siano l'esatto contrario. E scusami, non ti conosco e non potro' dirlo, ma oggi giorni i medici non hanno piu rapporti con il paziente perche sia obbligatorio. In molti vedono le persone per qualche volta e poi basta, chi per un motivo o chi per un altro e questo comporta che le persone sono numeri. Un posto letto, un codice. Si dimentica che vi e' un nome dietro di esso.vale.valentina ha scritto: ↑gio 28 nov 2019, 11:45Lo capisco e lo condivido. Intorno a me vedo tanta negligenza, disinteresse, disumanità. Io non so se, quando e cosa farò, ma so per certo cosa NON voglio diventare: ne ho l'esempio ogni giorno sotto gli occhi.
White_Dragon ha scritto: ↑gio 28 nov 2019, 22:06Io penso che i medici un tempo avevano una forte empatia. Ora siano l'esatto contrario. E scusami, non ti conosco e non potro' dirlo, ma oggi giorni i medici non hanno piu rapporti con il paziente perche sia obbligatorio. In molti vedono le persone per qualche volta e poi basta, chi per un motivo o chi per un altro e questo comporta che le persone sono numeri. Un posto letto, un codice. Si dimentica che vi e' un nome dietro di esso.vale.valentina ha scritto: ↑gio 28 nov 2019, 11:45Lo capisco e lo condivido. Intorno a me vedo tanta negligenza, disinteresse, disumanità. Io non so se, quando e cosa farò, ma so per certo cosa NON voglio diventare: ne ho l'esempio ogni giorno sotto gli occhi.