Re: adenocarcinoma pancreas fase IV, met linfonodali e polmonari
Inviato: lun 26 dic 2016, 23:04
Ciao a tutti,
vi seguo da quando è stato diagnosticato a mio padre un tumore al pancreas a febbraio 2016.
La massa si trova nel processo uncinato e quando l'abbiamo scoperto la Tac ha evidenziato anche delle macchie nel fegato.
Sia Verona, sia al San Raffaele ci hanno detto che il tumore era inoperabile e che avremmo dovuto affrontare un percorso di chemioterapia .
Essendo di Milano ci siamo appoggiati al San Raffaele e mio padre ha iniziato una terapia di Abraxane più Gemcitabina ,dopo due mesi ha dovuto sospendere Abraxane per una neuropatia al piede e ha continuato con la Gemcitabina da sola .
Finché faceva la Abraxane i marker tumorali scendevano e la massa tumorale non cresceva ,finito il ciclo di 5 mesi i marker tumorali hanno ricominciato a salire.
Ha iniziato poi un ciclo di Capecitabina via orale che non ha portato a risultati in quanto i marker e la massa hanno continuato a crescere,cosi come le macchie nel fegato.
Tutti questo mesi sono trascorsi con dolori fortissimi all'addome e alla schiena e un impressionante deperimento fisico. Mio padre pesava 90 kg ,ora ne pesa 63.
Prende moltissimi farmaci (oxycodin ,vellofent,tachipirina,lyrica)per tenere sotto controllo il dolore,ma spesso non si riesce.
L'oncologo del San Raffaele ha sospeso qualsiasi terapia perché troppo deperito e ci ha detto di attivare la Vidas,premettendo che se mio padre si riprendeva avrebbe proposto un terzo ciclo di terapia.
Lasciare a casa mio padre senza cure è stato un duro colpo,ci ha massacrato emotivamente e psicologicamente...cercare di dargli coraggio ogni giorno è veramente difficile..lui sa tutto,e'un uomo intelligente...
Noi familiari non ci siamo arresi e stiamo facendo quanto è in nostro potere per stargli vicino e trovare un modo per alleviare i dolori.
Abbiamo chiesto un parere a un dottore dell'ospedale San Paolo che usa la tecnica della Termoablazione a microonde e ci ha detto che con questa tecnica non lo può curare,ma può ridurre la massa è aiutarlo con i dolori.
Ci siamo trovati bene e ci ha permesso di poter continuare a fare qualcosa ,senza peggiorare la situazione.
Giovedì scorso mio padre ha fatto questo Intervento in anestesia locale che non ha causato problemi o effetti collaterali , che gli ha ridotto il dolore e che gli permette anche di mangiare,visto che è tornato l'appetito.
I dolori ci sono sempre ma riusciamo a tenerli meglio sotto controllo.
Lottiamo con coraggio,sapendo che il nemico è tremendo,ma non abbiamo alternative..io so in cuor mio che ogni giorno è un regalo per lui e se può ancora goderselo e fare le cose che ama ,ho comunque fatto il massimo...
vi seguo da quando è stato diagnosticato a mio padre un tumore al pancreas a febbraio 2016.
La massa si trova nel processo uncinato e quando l'abbiamo scoperto la Tac ha evidenziato anche delle macchie nel fegato.
Sia Verona, sia al San Raffaele ci hanno detto che il tumore era inoperabile e che avremmo dovuto affrontare un percorso di chemioterapia .
Essendo di Milano ci siamo appoggiati al San Raffaele e mio padre ha iniziato una terapia di Abraxane più Gemcitabina ,dopo due mesi ha dovuto sospendere Abraxane per una neuropatia al piede e ha continuato con la Gemcitabina da sola .
Finché faceva la Abraxane i marker tumorali scendevano e la massa tumorale non cresceva ,finito il ciclo di 5 mesi i marker tumorali hanno ricominciato a salire.
Ha iniziato poi un ciclo di Capecitabina via orale che non ha portato a risultati in quanto i marker e la massa hanno continuato a crescere,cosi come le macchie nel fegato.
Tutti questo mesi sono trascorsi con dolori fortissimi all'addome e alla schiena e un impressionante deperimento fisico. Mio padre pesava 90 kg ,ora ne pesa 63.
Prende moltissimi farmaci (oxycodin ,vellofent,tachipirina,lyrica)per tenere sotto controllo il dolore,ma spesso non si riesce.
L'oncologo del San Raffaele ha sospeso qualsiasi terapia perché troppo deperito e ci ha detto di attivare la Vidas,premettendo che se mio padre si riprendeva avrebbe proposto un terzo ciclo di terapia.
Lasciare a casa mio padre senza cure è stato un duro colpo,ci ha massacrato emotivamente e psicologicamente...cercare di dargli coraggio ogni giorno è veramente difficile..lui sa tutto,e'un uomo intelligente...
Noi familiari non ci siamo arresi e stiamo facendo quanto è in nostro potere per stargli vicino e trovare un modo per alleviare i dolori.
Abbiamo chiesto un parere a un dottore dell'ospedale San Paolo che usa la tecnica della Termoablazione a microonde e ci ha detto che con questa tecnica non lo può curare,ma può ridurre la massa è aiutarlo con i dolori.
Ci siamo trovati bene e ci ha permesso di poter continuare a fare qualcosa ,senza peggiorare la situazione.
Giovedì scorso mio padre ha fatto questo Intervento in anestesia locale che non ha causato problemi o effetti collaterali , che gli ha ridotto il dolore e che gli permette anche di mangiare,visto che è tornato l'appetito.
I dolori ci sono sempre ma riusciamo a tenerli meglio sotto controllo.
Lottiamo con coraggio,sapendo che il nemico è tremendo,ma non abbiamo alternative..io so in cuor mio che ogni giorno è un regalo per lui e se può ancora goderselo e fare le cose che ama ,ho comunque fatto il massimo...