prevenzione e cura alternativa dei tumori

[Franco953]

Solidea forse non riesco a farmi capire e questo senza dubbio è un mio difetto.
Nessuno sta vietando a nessuno di scambiare informazioni , indicazioni, suggerimenti sull' utilizzo e l' effetto delle vitamine, delle diete e di quanto si ritiene opportuno.
Sono argomento utilissimi e possono servire a tutti.
Ma non potete , e non potete non perché lo dico io che non sono nessuno ma perché lo prevede il regolamento , affermare , soprattutto se non avete alcun titolo per farlo, che le cure ufficiali contro il tumore non hanno alcun effetto anzi provocano il tumore proponendo in sostituzione soluzioni alternative che non hanno alcun riconoscimento scientifico.
Chiunque può esprimere delle perplessità, dei dubbi sopttutto se suffragati da esperienze personali.
Ma anche sul piano delle esperienze personali ci sarebbe da discutere.Mia moglie ha avuto un tumore alle ovaie ha fatto le cure del caso e dopo un periodo difficile, sono trascorsi 20 anni.Mio nipote tumore al rene. Ho fatto la chemio sono passati 4 anni ed ora sta bene. Un mio carissimo amico a 70 anni, tumore alla prostata, ha fatto la chemio e dopo 6 anni sta bene.Devo elencate i casi che vedo personalmente in ospedale di persone che dopo le cure si riprendono e continuano la loro vita.
Certo ci sono anche i casi negativi ma mi sembra che accada per qualsiasi tipo di malattia
Non vi è forse noto che il tumore si comporta in modo diverso in relazione anche al tipo di tumore, all' età e all' anamnesi del paziente ?

Franco

[Solidea]

Ahh ok allora mamma e papà sono morti di chemioterapia ...che sciocca che sono. Li ho pure accompagnati io. Anzi dai ..un concorso di colpe: sono un'assassina
Il 90% di quelli che si ammalano muoiono di chemio quindi? Allora il cancro è sconfitto? Nessuno muore più di cancro?
Ho una zia che è morta a 56 anni per un melanoma metastatico: non ha voluto fare la chemio. E lei? Suicidio forse....

Invece gran parte di coloro che scrivono qui dentro, sia pazienti che familiari, casualmente riportano quasi sempre di persone che dopo le varie terapie peggiorano e poi sì, ci lasciano. Nessuno però ha pensato di incolpare chi li ha accompagnati in questo duro percorso proprio perché chi si approccia al mondo dell'oncologia non sa a che santo votarsi e quindi si affida alla medicina ufficiale, pur tra mille paure. Del resto se gli stessi medici spesso non sanno che fare figuriamoci che possiamo fare noi comuni mortali. C'è però chi non si arrende e vuole informarsi, magari anche prevenire recidive, o non ammalarsi proprio. Non è un destino ineluttabile, come spesso viene fatto passare tra queste pagine.
Non mi sento un'assassina per aver lasciato che mia madre facesse la chemio, sicuramente però non l'ho incoraggiata, né lo farei. Lei d'altra parte era già recalcitrante di suo. Sono però fiera di essermi informata, di averle suggerito di rivolgersi anche a nutrizionisti, omeopati, di seguire un'alimentazione più sana, che in effetti la sta aiutando più di quella porcheria che ha invaso le sue vene per sei mesi e che le ha completamente sballato i valori del sangue, le ha semidistrutto il sistema immunitario, le ha polverizzato le ossa che ora sono diventate fragilissime e altro ancora.
Siamo in tanti qui a chiedere se ci sono alternative alle terapie ufficiali che, fatevene una ragione, NON guariscono.

[Solidea]

Franco, tu non mi devi nessuna spiegazione, sei uno dei pochi che, nonostante non sia d'accordo con molti dei temi trattati qui e altrove hai comunque sempre rispettato le opinioni discordanti e anzi hai spesso cercato di mediare. Ti fai capire benissimo.
Adesso però leggo davvero delle cose molto, troppo ingiuste. Scritte poi da chi non mi sarei mai aspettata.

[Solidea]

Mi pare di capire che chi ha perso un parente trattato con chemioterapia non vuole avere dubbi su questo tipo di terapia:lo capisco, il dubbio è un tarlo che non dà pace; io suggerirei a queste persone di non leggere questo thread: questo thread è destinato a chi vuole per lo meno essere un pochino più consapevole dei rischi e dei benefici di ciascun approccio terapeutico

Sì, credo sia questo il nocciolo della questione.
Anche se la penserò sempre in maniera diametralmente opposta e farò tutto quanto in mio potere per aiutare mia madre a prevenire eventuali recidive (e anche per me), approfitto di questo spazio per chiedere scusa per quella che può essere sembrata insensibilità da parte mia.

[framila]

Stalker se apri qualcosa rendici partecipi. Io voglio continuare a leggere di altre possibilità poi scelgo cosa fare con la mia testa.
Nel 2019 censurare ha quasi del ridicolo.

[Pattypersempre]

Sono andata a rileggermi il post bocciatura MDB in Italia, ci sono molti verbali dei NAS, -parzialmente occultati all'opinione pubblica, nei quali si attestava che ai pazienti reclutati erano stati somministrati farmaci scaduti, contenenti acetone, somatostatine non temporizzate, ecc... Inoltre molti di questi pazienti erano già stati trattati con chemio e radio ed erano in fase troppo avanzata.
Lo stesso dottor Di Bella contesto' l'applicazione della sua cura, pertanto la sperimentazione alla luce dei fatti è priva di qualsiasi valore scientifico.

Comunque vorrei precisare che gli oncologi che hanno curato i miei cari e i mie amici, in tutta sincerità NON HANNO MAI DEMONIZZATO LA CURA DI BELLA, per farmi capire se si nominava Escozul, artemisia, Hamer etc inorridivano, s'inalberavano... se si accennava Di Bella rispondevano che poteva essere benissimo un'integrazione in piu' alla canonica cura per sconfiggere il cancro. Quindi, deduco io, questo atteggiamento di rispetto e riverenza può' solo significare che anche gli uomini di medicina in fondo riconoscono l'autorevolezza del lavoro del Professore, o no?

[Lucy_PA]

Buongiorno a tutti. È un bel po’ che non scrivo in forum per motivi vari.
Ho letto con tanta attenzione questo thread e mi trovo d’accordo con molte cose scritte anche perché richiamano la mia situazione e soprattutto la mia decisione. Premetto che tale decisione è stata presa molto prima della creazione del thread.

Per quelli che non mi conoscono o non ricordano, ho 48 anni, un bel cancro colon e metastasi multiple sui polmoni ovviamente non operabili. A marzo “festeggerò “ 4 anni di tale avventura.

Il giorno 31 di gennaio ho un colloquio con mio oncologo dopodiché dovrei, ma non la farò, cominciare terza e ultima linea della chemioterapia. Una volta, 7 mesi fa, già da me rifiutata, è stata emmersa di nuovo dopo la tac disastrosa fatta fine dicembre. Ero sconvolta, non ragionavo bene e ho ceduto davanti alla persuasione del mio oncologo. Secondo lui rifiutando la chemio io stavo buttando via la mia vita. Ok la farò, ho detto io e sono partita per 5 settimane.
E meno male che avevo questa pausa che mi ha fatto riflettere bene.

La chemio mi farà bene o farà male - la domanda cruciale che non mi faceva dormire. Perchè ultimi due settimane prima della tac mi sentivo malissimo con i dolori atroci e febbre 38 serale e appena ho smesso di assumere chemioterapici ho cominciato a riprendermi e pian piano sono spariti tutti i dolori? Perché in 3 mesi, da ottobre alla metà di dicembre, sotto terapia di capecitabina, le metastasi si sono aumentate in quantità e in dimensioni più che in 3 mesi senza nessun tipo di terapia?? E se sono diventata chemioresistente? Provocherà un declino immediato e velocissimo una volta cominciasse qualsiasi tipo della chemioterapia a causa delle diffese immunitarie subito azzerate? Le mie risposte erano sempre Sì.

È una cosa pazzesca che provare l’efficacia del farmaco mi lo devono somministrare per 2-3 mesi con gli effetti collaterali importanti e poi forse sì, forse no...che nel mio caso più no che sì...non sono d’accordo per niente con questo metodo di “terapia”...

Detto ciò...Ho bisogno di tanto coraggio e determinazione nel giorno del colloquio con mio oncologo. Non immagino la sua reazione. Lui era sempre comprensivo e umano. Vedremo...

Stalker continua quello che fai. Non sempre sono d’accordo 100% con te però mi fai riflettere. E quello che ho bisogno, quello che ho fatto da quando mi sono ammalata e quello che continuerò di fare finché sono viva.

[Solidea]

Ciao Lucy, sempre un piacere leggerti. Soprattutto così battagliera.
Un caro saluto.

[Elegra]

Buongiorno a tutti. È un bel po’ che non scrivo in forum per motivi vari.
Ho letto con tanta attenzione questo thread e mi trovo d’accordo con molte cose scritte anche perché richiamano la mia situazione e soprattutto la mia decisione. Premetto che tale decisione è stata presa molto prima della creazione del thread.

Per quelli che non mi conoscono o non ricordano, ho 48 anni, un bel cancro colon e metastasi multiple sui polmoni ovviamente non operabili. A marzo “festeggerò “ 4 anni di tale avventura.

Il giorno 31 di gennaio ho un colloquio con mio oncologo dopodiché dovrei, ma non la farò, cominciare terza e ultima linea della chemioterapia. Una volta, 7 mesi fa, già da me rifiutata, è stata emmersa di nuovo dopo la tac disastrosa fatta fine dicembre. Ero sconvolta, non ragionavo bene e ho ceduto davanti alla persuasione del mio oncologo. Secondo lui rifiutando la chemio io stavo buttando via la mia vita. Ok la farò, ho detto io e sono partita per 5 settimane.
E meno male che avevo questa pausa che mi ha fatto riflettere bene.

La chemio mi farà bene o farà male - la domanda cruciale che non mi faceva dormire. Perchè ultimi due settimane prima della tac mi sentivo malissimo con i dolori atroci e febbre 38 serale e appena ho smesso di assumere chemioterapici ho cominciato a riprendermi e pian piano sono spariti tutti i dolori? Perché in 3 mesi, da ottobre alla metà di dicembre, sotto terapia di capecitabina, le metastasi si sono aumentate in quantità e in dimensioni più che in 3 mesi senza nessun tipo di terapia?? E se sono diventata chemioresistente? Provocherà un declino immediato e velocissimo una volta cominciasse qualsiasi tipo della chemioterapia a causa delle diffese immunitarie subito azzerate? Le mie risposte erano sempre Sì.

È una cosa pazzesca che provare l’efficacia del farmaco mi lo devono somministrare per 2-3 mesi con gli effetti collaterali importanti e poi forse sì, forse no...che nel mio caso più no che sì...non sono d’accordo per niente con questo metodo di “terapia”...

Detto ciò...Ho bisogno di tanto coraggio e determinazione nel giorno del colloquio con mio oncologo. Non immagino la sua reazione. Lui era sempre comprensivo e umano. Vedremo...

Stalker continua quello che fai. Non sempre sono d’accordo 100% con te però mi fai riflettere. E quello che ho bisogno, quello che ho fatto da quando mi sono ammalata e quello che continuerò di fare finché sono viva.

Ciao Lucy
Che piacere risentirti...
Fai benissimo a seguire il tuo istinto e a scegliere di conseguenza. Nessuno ci conosce meglio di noi stessi!
Immunoterapia.. hai provato a sentire se la puoi fare?
Tienici aggiornati! Ti abbraccio

[Lucy_PA]

Ho fatto diversi tipi di test genetico molecolare e sono stata in diversi centri di eccelenza italiane. Non sono compatibile con nessun tipo di immunoterapia. Per il momento non c’è una cura adatta per me neanche sperimentale.
Mi godo il mio benessere giorno per giorno e non voglio pensare al mio “futuro”.