Aimac - Forum sul tumore

Ed91 ha scritto: ↑ven 27 mag 2022, 22:13 Salve a tutti, sono nuovo e sono qui per raccontarci la mia storia. Mio Padre,69 anni, dopo un semplice esame ecografico dell’addome è stata trovata una massa riconducibile ad un tumore alla testa del pancreas confermata da successiva tac. Dimensioni 2,5X3. Viene effettuata successiva ecoendoscopia per confermare la diagnosi: Adenocarcinoma. Nel giro di poco tempo riusciamo a fare tutti gli esami necessari ma seppur la condizione iniziale sembra buona, il chirurgo per la presenza di un linfonodo “reattivo”, decide di portare a chemioterapia neoadiuvante (ci viene spiegata come una prassi per questi tumori). Effettua 4 cicli di Folfirinox senza alcun problema eclatante. A tre mesi della prima tac e dopo i 4 cicli viene effettuata una tac prima di un eventuale intervento che purtroppo ci da una terribile notizia: non solo la chemioterapia neoadiuvante non ha funzionato, il tumore risulta ingrandito di circa un centimetro, ma è presente una metastasi di 15mm al fegato. Ci cade il mondo addosso in quanto convinti che tutto stesse procedendo nella giusta direzione. Operazione ovviamente rimandata e viene proposto un percorso fatto di almeno 2/3 mesi di una nuova chemioterapia a base di gemcitabina/ ambrexane. Lo scopo è quello di vedere una regressione della malattia per eventualmente procedere ad operazione. La mia domanda è in primis se qualcuno ha avuto una situazione simile e ha visto un miglioramento a partire da una condizione simile. Secondo se da una tale situazione poi siete realmente riusciti ad arrivare ad intervento o a solo una continua chemioterapia contenitiva. Avere un vostro riscontro mi farebbe molto piacere. Grazie

Buonasera a tutti… questo è quello che scrivevo quasi un anno fa e volevo aggiornarvi e magari avere qualche consiglio o confronto sulla situazione di mio padre. Da giugno mio padre ha cominciato una chemio a base di gemcitabina e Abraxane che ha terminato dopo 8 cicli nel mese di gennaio. Durante tale periodo nelle tac di agosto novembre e gennaio si è evidenziato una diminuzione del tumore primario e della metastasi epatica che a Gennaio risultava dalla tac non percettibile. Al momento l’oncologa dove è seguito e le altre due oncologie con cui siamo in contatto (Verona dove abbiamo avuto un consulto e l’oncologa associata all’ospedale dove era stata fatta la valutazione chirurgica) hanno tutte confermato di andare cauti e perciò ha intrapreso fino alla fine di questo mese una terapia di mantenimento a base di sola gemcitabina, in quanto Abraxane non più somministrazione dopo 8 cicli. Non vi dico la nostra apprensione nell’ attendere l prox tac ed RM epatica. Volevo sapere se qualcuno ha avuto o ha una situazione simile e se c’è qualcuno che non avendo potuto essere sottoposto a chirurgia ha effettuato un trattamento con Cyberknife, una nuova tecnica per trattare anche tumori pancreatici. Vi ringrazio per ogni vostra risposta

Buongiorno a tutti volevo chiedervi delucidazioni a riguardo della chemioterapia a base di FOLFOX. Mio padre ha avuto una progressione dopo chemio a base di gem-abraxane e successivo mantenimento con sola gemcitabina. Volevo sapere se chi ha eseguito questo regime chemioterapico ha ottenuto reali benefici in termini di riduzione o anche di stabilità della malattia

Ciao Ed, posso parlarti per quanto riguarda l’esperienza di mio marito, che ha cominciato con Folfirinox modificato a inizio settembre. Lui aveva 30 anni e un’ottima condizione di base, ma purtroppo era già al IV stadio alla diagnosi perché c’erano tanti linfonodi presi e anche metastasi peritoneali.
A metà novembre ha fatto la tac e il tumore alla testa del pancreas era aumento di pochissimo ma erano aumentate significativamente le metastasi linfonodali e peritoneali, perciò ha cominciato con gemcitabina e nab-paclitaxel (abraxane). Ha continuato così da metà novembre fino a fine gennaio e poi si era chiuso di nuovo lo stent che avevano messo per drenare la bilirubina. Poi abbiamo deciso di non fare più niente perché abbiamo capito che era acqua piovana… ha solo rimesso lo stent (era febbraio) e poi ha avuto una qualità di vita discreta fino a maggio, dove sono cominciati i problemi.
Ha messo prima un elastomero per la gestione dei dolori, diventati insopportabili (schiena) anche con la morfina. Nel l’elastomero c’era toradol e fentanyl. da maggio a metà giugno abbastanza bene, poi a metà giugno di nuovo dolori incontrollabili ai quali si è aggiunta l’ascite. Hanno aggiunto all’elastomero anche il metadone per palliare meglio i dolori. (metà giugno)
Hanno drenato l’ascite un paio di volte in ospedale e poi ha messo un “rubinetto” permanente perché bisognava drenare il liquido ogni 2 giorni. il 4 luglio non si riusciva ad alzare e stava male, quindi corsa all’ospedale e il 15 luglio ci ha lasciati… un anno esatto dalla diagnosi, come dicono le maledette statistiche.
posso dirti per esperienza (ho lavorato in oncologia in passato) e ne ho visti e sentiti di casi. La chemioterapia per il tumore al pancreas è acqua, stabilizza per qualche mese se sei fortunato. Forse forse se si riesce a fare l’intervento aiuta qualcosina in più, ma se il tumore è al IVstadio purtroppo non fa molto…

Buongiorno, mia madre dovrà fare una biopsia al pancreas a Verona ma informandomi leggo che potrebbe esserci il rischio che le cellule malate infettino quelle buone. Avete esperienze/pareri a riguardo? grazie

Meryx86 ha scritto: ↑lun 7 ago 2023, 7:39 Buongiorno, mia madre dovrà fare una biopsia al pancreas a Verona ma informandomi leggo che potrebbe esserci il rischio che le cellule malate infettino quelle buone. Avete esperienze/pareri a riguardo? grazie

la biopsia penso serva allo scopo di arrivare a una diagnosi in presenza di una massa pancreatica sospetta.
non c'è alcun rischio di "contaminazione" . e' un una procedura diagnostica indispensabile per decidere come procedere.
buona fortuna

grazie mille

Meryx86 ha scritto: ↑lun 7 ago 2023, 7:39 Buongiorno, mia madre dovrà fare una biopsia al pancreas a Verona ma informandomi leggo che potrebbe esserci il rischio che le cellule malate infettino quelle buone. Avete esperienze/pareri a riguardo? grazie

Ciao,
dal mio punto di vista è importante ora fare tutti gli esami di accertamento e la biopsia è il primo step, per poi valutare tutti i passi successivi.
Forza Meryx86

Buongiorno, è arrivato l'esito della biopsia e hanno confermato adenocarcinoma, adesso ci hanno detto di prendere appuntamento da un oncologo per la chemio. Ci hanno detto di far la cura dove si vuole perchè tanto è un protocollo, ma secondo voi non è meglio andare da un oncologo specializzato nel tumore al pancreas? come dovrei fare secondo le vostre esperienze? grazie infinite

Meryx86 ha scritto: ↑sab 12 ago 2023, 11:16 Buongiorno, è arrivato l'esito della biopsia e hanno confermato adenocarcinoma, adesso ci hanno detto di prendere appuntamento da un oncologo per la chemio. Ci hanno detto di far la cura dove si vuole perchè tanto è un protocollo, ma secondo voi non è meglio andare da un oncologo specializzato nel tumore al pancreas? come dovrei fare secondo le vostre esperienze? grazie infinite

Ciao mery, mi spiace molto per tua mamma. Credo che la decisione dipenda anche da quanto è diffusa la malattia. Se il tumore è confinato al pancreas e tua madre potrebbe essere candidabile all'intervento,potresti cercare di portarla in uno dei centri di eccellenza chirurgica per valutare se è operabile.
in caso di malattia già diffusa, la terapia diventa la chemio. sicuramente un oncologo specializzato può essere da considerare, però i protocolli per il carcinoma del pancreas in prima linea sono in sostanza 2-3 e si equivalgono. la scelta dipende anche da come sta la tua mamma.

Ciao, sono d accordo su quanto appena scritto dalla marinin, se è potenzialmente operabile conviene fare consulti nei centri di eccellenza per la chirurgia pancreatica, altrimenti resta dove ti è logisticamente più comoda, i protocolli chemioterapici sono gli stessi per tutti, ovunque