Ciao Dani
-
- Membro
- Messaggi: 222
- Iscritto il: dom 17 feb 2013, 14:00
Buonasera!
porgo subito un grande abbraccio di solidarietà a "Cimetempestose".
Dopo di che, ringrazio Ernesto per avere introdotto un argomento di particolare importanza individuale e sociale: il perdono.
Ne è seguita una discussione molto costruttiva e priva di sopraffazione con idee su cui riflettere in una visione(reale-soggettiva)di insieme.
Porgo a tutti un caro saluto.
Giuseppe
porgo subito un grande abbraccio di solidarietà a "Cimetempestose".
Dopo di che, ringrazio Ernesto per avere introdotto un argomento di particolare importanza individuale e sociale: il perdono.
Ne è seguita una discussione molto costruttiva e priva di sopraffazione con idee su cui riflettere in una visione(reale-soggettiva)di insieme.
Porgo a tutti un caro saluto.
Giuseppe
Ragazzi...
è vero, ogni situazione è diversa ed è a sé.
Sono passati ormai 40 giorni e ho avuto modo di riflettere sui rapporti e sulla vita.
Ho pensato a Dani e a quello che avrebbe voluto. Sì, i rapporti con i genitori non erano affatto buoni, non lo erano adesso e anche quando lui era piccolo si era trattato di un rapporto vacillante.
Credo sia scontato che attraverso il susseguirsi delle generazioni, le scelte si ripetano. Se tu non hai voluto vedere tuo padre e probabile che tuo figlio farà lo stesso e suo figlio anche... insomma le scelte influenzano le scelte, inutile negarlo.
Ma io ho riflettuto anche sui motivi, i comportamenti, le sensazioni.
Pochi giorni prima di quel maledetto mercoledì, Dani mi ha chiesto di andare a prendere sua mamma, voleva vederla.
E anche sua mamma voleva vederlo... entrambi volevano vedersi, ma difficile rompere il ghiaccio per primi dopo una discussione che li aveva allontanati per mesi.
Il padre no, non aveva chiesto di vederlo.
Quindi... ho tratto le mie conclusioni, che sono ovviamente umane e provvisorie, non è detto che in futuro io non possa cambiare idea.
Lollo continuerà a vedere sua nonna nei modi e nei tempi possibili. Non le permetterò d'invadere il mio spazio come fece col figlio. Fu proprio l'invadenza la causa del loro allontamento oltre naturalmente a un altro centinaio di motivi più o meno buoni.
L'andrò a prendere e potrà passare del tempo con Lollo che è figlio di figlio e quindi le consente di mantenere un legame importante con lui. Lei adora Lollo come penso amasse suo figlio, ha solo pensato erroneamente di avere tempo per riappacificarsi, ma sono certa che lo amasse.
Per il padre il discorso è diverso, si tratta di un uomo particolare, violento e poco incline all'affetto. Preferisco tenerlo lontano dalla mia vita. Tra loro si stanno separando quindi probabilmente andrà a starsene lontano. La scelta sostanzialmente l'ha fatta lui...Io sono di cuore buono, do sempre possibilità a tutti. Se si fosse dimostrato diverso o semmai sarà in grado di farlo in futuro io sarò qui.
Questo per dirvi che le nostre scelte non sono necessariamente chiuse e definitive. E che la rabbia non è necessariamente giusta o ingiusta. Ma la rabbia è a termine, arriva un momento in cui dobbiamo liberarcene per avere la lucidità di analizzare i rapporti e le decisioni perché quelle decisioni e quegli allontamenti influenzeranno anche i nostri figli. Non sto dicendo che sia sbagliato scegliere di stare soli, sto dicendo che facendolo trasmettiamo, in modo inconsapevole per chi lo riceve specie se è piccolo, un modello relazionale che poi potrebbe influenzare tutta la sua vita e andare a modificare in senso peggiorativo dei rapporti che non lo meriterebbero.
Scusate la dissertazione...
Bacio
Erika
è vero, ogni situazione è diversa ed è a sé.
Sono passati ormai 40 giorni e ho avuto modo di riflettere sui rapporti e sulla vita.
Ho pensato a Dani e a quello che avrebbe voluto. Sì, i rapporti con i genitori non erano affatto buoni, non lo erano adesso e anche quando lui era piccolo si era trattato di un rapporto vacillante.
Credo sia scontato che attraverso il susseguirsi delle generazioni, le scelte si ripetano. Se tu non hai voluto vedere tuo padre e probabile che tuo figlio farà lo stesso e suo figlio anche... insomma le scelte influenzano le scelte, inutile negarlo.
Ma io ho riflettuto anche sui motivi, i comportamenti, le sensazioni.
Pochi giorni prima di quel maledetto mercoledì, Dani mi ha chiesto di andare a prendere sua mamma, voleva vederla.
E anche sua mamma voleva vederlo... entrambi volevano vedersi, ma difficile rompere il ghiaccio per primi dopo una discussione che li aveva allontanati per mesi.
Il padre no, non aveva chiesto di vederlo.
Quindi... ho tratto le mie conclusioni, che sono ovviamente umane e provvisorie, non è detto che in futuro io non possa cambiare idea.
Lollo continuerà a vedere sua nonna nei modi e nei tempi possibili. Non le permetterò d'invadere il mio spazio come fece col figlio. Fu proprio l'invadenza la causa del loro allontamento oltre naturalmente a un altro centinaio di motivi più o meno buoni.
L'andrò a prendere e potrà passare del tempo con Lollo che è figlio di figlio e quindi le consente di mantenere un legame importante con lui. Lei adora Lollo come penso amasse suo figlio, ha solo pensato erroneamente di avere tempo per riappacificarsi, ma sono certa che lo amasse.
Per il padre il discorso è diverso, si tratta di un uomo particolare, violento e poco incline all'affetto. Preferisco tenerlo lontano dalla mia vita. Tra loro si stanno separando quindi probabilmente andrà a starsene lontano. La scelta sostanzialmente l'ha fatta lui...Io sono di cuore buono, do sempre possibilità a tutti. Se si fosse dimostrato diverso o semmai sarà in grado di farlo in futuro io sarò qui.
Questo per dirvi che le nostre scelte non sono necessariamente chiuse e definitive. E che la rabbia non è necessariamente giusta o ingiusta. Ma la rabbia è a termine, arriva un momento in cui dobbiamo liberarcene per avere la lucidità di analizzare i rapporti e le decisioni perché quelle decisioni e quegli allontamenti influenzeranno anche i nostri figli. Non sto dicendo che sia sbagliato scegliere di stare soli, sto dicendo che facendolo trasmettiamo, in modo inconsapevole per chi lo riceve specie se è piccolo, un modello relazionale che poi potrebbe influenzare tutta la sua vita e andare a modificare in senso peggiorativo dei rapporti che non lo meriterebbero.
Scusate la dissertazione...
Bacio
Erika
Erika sono davvero d'accordo con te. La morte, i grandi cambiamenti della vita ci portano a riflettere su tante cose che non avevamo preso mai in considderazione. Fai bene, anzi, benissimo a dare la possibilità a tua suocera di avere un rapporto con Lollo. In passato ho fatto la tua stessa scelta, nonostante i motivi di allontanamento fossero ben più gravi di quelli da te citati. Alla lunga però, la meschinità di quelle persone è emersa in tutta la loro violenza e ignoranza e ha fatto si che fosse mia figlia stessa a voler interrompere ogni rapporto. L'unica cosa con la quale mi dissocio da quanto hai detto è che le nostre scelte influenzano quelle dei nostri figli. Io avevo deciso di perdonare, di soprassedere. Non ho mai impedito a mia figlia di vedere i nonni o la zia ma anzi, la incoraggiavo, nonostante io non parlassi con quelle persone perchè non tutti i genitori amano i propri figli come non tutti i nonni amano i nipoti. Io non l'ho condizionata nelle sue scelte ma la scelta a tempo debito l'ha fatta lei e me l'ha anche motivata. Io non ne sono stata contenta. Abvrei preferito sbagliare sul loro conto però purtroppo, quando dico che ogni caso è a se è proprio perchè non tutti siamo in grado di avere l'umiltà, l'intelligenza e il cuore di capire. Come hai visto tu stessa, ci sono persone che è meglio allontanare dalla nostra vita per nonb permettergli di amareggiarci l'esistenza e con noi qualla dei nostri figli. In alcuni casi purtroppo, lo stare soli è decisamente meglio per i nistri figli, che avere esempi comportamentali o umanitari deleteri. Continua così perchè hai ragione con tua suocera. Probabilmente è stata anche un pò vittima degli eventi e vittima del vero carnefice che, giustamente hai allontanato. Un abbraccione forte...
Ogni caso è a sé. Ho visto i rapporti famigliari di Dani completamente slegati e lisi dall'indifferenza, se non dall'odio. Un'indifferenza che si è trasmessa di generazione in generazione, al punto che Dani, prima di conoscere me e la mia famiglia, pensava fosse la normalità. Poi ha capito che non era così e si è impegnato per cambiare le cose, ma credo che i traumi vissuti l'avessero segnato profondamente.
Ecco, io voglio evitare che questo accada a Lollo. Quando sarà grande sceglierà per conto suo, ora devo farlo per lui e scelgo la comprensione e la pazienza perché amore, nei confronti dei genitori di Dani, è una parola troppo grande.
Ecco, io voglio evitare che questo accada a Lollo. Quando sarà grande sceglierà per conto suo, ora devo farlo per lui e scelgo la comprensione e la pazienza perché amore, nei confronti dei genitori di Dani, è una parola troppo grande.
-
- Discussioni correlate
- Risposte
- Visite
- Ultimo messaggio
-
- 0 Risposte
- 854 Visite
-
Ultimo messaggio da stellastella
Vedi ultimo messaggio
ven 17 mar 2023, 20:41
-
- 6 Risposte
- 1007 Visite
-
Ultimo messaggio da stellastella
Vedi ultimo messaggio
sab 18 mar 2023, 21:55
-
- 5 Risposte
- 1036 Visite
-
Ultimo messaggio da Avantisempre
Vedi ultimo messaggio
ven 10 mar 2023, 10:55
-
- 0 Risposte
- 1392 Visite
-
Ultimo messaggio da Maryan
Vedi ultimo messaggio
lun 15 ago 2022, 7:49
-
- 6 Risposte
- 1205 Visite
-
Ultimo messaggio da Elegra
Vedi ultimo messaggio
dom 31 lug 2022, 7:02