Se sei un familiare o un amico........
In apertura il mio affettuoso pensiero va alla cara Pà: a presto, aspettiamo con ansia di leggerti!
Caro Paolo60,
Le mie parole a seguire sono rivolte a quanti mi leggono; particolarmente le dedico a te.
In un tuo post scrivi"quando si sta bene si vive pensando che si può fare a meno di tutti e se qualcuno ci parla di Dio e quindi di fede.....".
Considero la religione e la religiosità profondamente soggettive.
Mi limito a parlare della mia esperienza, per poi trscrivere il pensiero di un noto psichiatra: nella mia traversata del cancro ho ripensato anche la mia religiosità, a volte, prima del cancro, sopita. La fede ha alimentato la mia voglia di farcela durante l'esperienza tumorale e mi accompagna giorno per giorno.....
Ecco cosa scrive un noto psichiatra:
"La fede stimola i sentimenti positivi, l'affetto, la generosità, la riconoscenza e aiuta a superare quelli negativi, l'odio, l'egoismo, l'invidia. Infatti non è soltanto un desiderio, ma una necessità per compensare l'imperfezione e l'incompiutezza che fanno parte della vita. In questo senso è forse una strada privilegiata per completare la propria personalità, ma per viverla pienamente occorre la maturità psicologica. A questa condizione avere fede significa avere speranza talvolta nell'insperabile e vedere più rosea la vita terrena, in linea con il salmo:"Abita la terra e vivi con fede".
Come sempre, porgo affettuosi saluti, a te Paolo60, ad Angelo, a Linetta, a Giornopergiorno,a Monik, alla superpresente e sensibile Ambra, a Pina,a Paola85,alla cara Mariasole, al mio caro amico Luciano(spero che mi legga)a quanti stanno viendo la complessità del cancro, a tutti quelli che mi leggono..
Ciao!
Giuseppe
Caro Paolo60,
Le mie parole a seguire sono rivolte a quanti mi leggono; particolarmente le dedico a te.
In un tuo post scrivi"quando si sta bene si vive pensando che si può fare a meno di tutti e se qualcuno ci parla di Dio e quindi di fede.....".
Considero la religione e la religiosità profondamente soggettive.
Mi limito a parlare della mia esperienza, per poi trscrivere il pensiero di un noto psichiatra: nella mia traversata del cancro ho ripensato anche la mia religiosità, a volte, prima del cancro, sopita. La fede ha alimentato la mia voglia di farcela durante l'esperienza tumorale e mi accompagna giorno per giorno.....
Ecco cosa scrive un noto psichiatra:
"La fede stimola i sentimenti positivi, l'affetto, la generosità, la riconoscenza e aiuta a superare quelli negativi, l'odio, l'egoismo, l'invidia. Infatti non è soltanto un desiderio, ma una necessità per compensare l'imperfezione e l'incompiutezza che fanno parte della vita. In questo senso è forse una strada privilegiata per completare la propria personalità, ma per viverla pienamente occorre la maturità psicologica. A questa condizione avere fede significa avere speranza talvolta nell'insperabile e vedere più rosea la vita terrena, in linea con il salmo:"Abita la terra e vivi con fede".
Come sempre, porgo affettuosi saluti, a te Paolo60, ad Angelo, a Linetta, a Giornopergiorno,a Monik, alla superpresente e sensibile Ambra, a Pina,a Paola85,alla cara Mariasole, al mio caro amico Luciano(spero che mi legga)a quanti stanno viendo la complessità del cancro, a tutti quelli che mi leggono..
Ciao!
Giuseppe
Caro Giuseppe,
Per me la fede e sempre stata un punto della mia vita. Ma come molti sanno quando si sta bene si dimentica qualche volta o forse più che dimenticare si pensa meno a Dio. I primi giorni della mia malattia gli unici momenti in qui trovavo pace era in una piccola chiesa vicino a casa mia. Poi ho riscoperto questo modo di vivere e mi sta aiutando molto. Posso tranquillamente pregare anche per altre persone che stanno peggio di me proprio perché so che in una preghiera ci sta posto per tutti. Grazie per le tue parole e spero tu possa avere tutto quello che dai ad altri.. E non credo sia poco.
Per me la fede e sempre stata un punto della mia vita. Ma come molti sanno quando si sta bene si dimentica qualche volta o forse più che dimenticare si pensa meno a Dio. I primi giorni della mia malattia gli unici momenti in qui trovavo pace era in una piccola chiesa vicino a casa mia. Poi ho riscoperto questo modo di vivere e mi sta aiutando molto. Posso tranquillamente pregare anche per altre persone che stanno peggio di me proprio perché so che in una preghiera ci sta posto per tutti. Grazie per le tue parole e spero tu possa avere tutto quello che dai ad altri.. E non credo sia poco.
Si, Paolo, scusa se mi intrometto nella tua riflessione.. La Fede e' soggettiva, spesso la si riscopre nei momenti di difficoltà.. Aggiungo, ma e' solo il mio pensiero, che e' anche una dimensione molto intima, non va esibita... Traspare dalla sensibilità all'ascolto, a cogliere nell'altro una sua fragilità, nell'accogliere la diversità che spesso ci fa molta paura..
Per me e' anche questo..
Carissimo Paolo, e' bello quando scrivi del pregare per altri, per chi sta peggio di te.. Non porsi mai sempre al centro di tutto, e' per me un modo necessario per aprire la porta della propria anima agli altri.
Mi piace molto il tuo scritto, mi piace molto anche l'augurio rivolto a Giuseppe.
Per quel che mi riguarda trovo impossibile non volergli bene...
Un abbraccio, Paolo caro.
Linetta
Per me e' anche questo..
Carissimo Paolo, e' bello quando scrivi del pregare per altri, per chi sta peggio di te.. Non porsi mai sempre al centro di tutto, e' per me un modo necessario per aprire la porta della propria anima agli altri.
Mi piace molto il tuo scritto, mi piace molto anche l'augurio rivolto a Giuseppe.
Per quel che mi riguarda trovo impossibile non volergli bene...
Un abbraccio, Paolo caro.
Linetta
Ciao a tutti. M'intrometto sui vostri post, anche se in realtà mi piace di più leggerVi.
"La fede" non l'ho ancora incontrata; ma leggendo mi avete fatto riemergere dal profondo dei ricordi una frase che mi era piaciuta..e se non vi dispiace la scrivo:
"I segni sull'argilla secca scompaiono solo quando l'argilla si ammorbidisce. Le nostre cicatrici scompaiono solo quando ci si ammorbidisce dentro"
..FORZA ragazzi..
Monik e il suo sasso
"La fede" non l'ho ancora incontrata; ma leggendo mi avete fatto riemergere dal profondo dei ricordi una frase che mi era piaciuta..e se non vi dispiace la scrivo:
"I segni sull'argilla secca scompaiono solo quando l'argilla si ammorbidisce. Le nostre cicatrici scompaiono solo quando ci si ammorbidisce dentro"
..FORZA ragazzi..
Monik e il suo sasso
Monik
Ciao anac66,
benvenuto nel forum, sono molto contenta per te!!!!!...anche a mio fratello danno fastidio le frasi COME STAI?..un giorno un suo amico gli ha scritto un sms con quella frase il giorno che aveva terapia,lui è sbottatto dicendo "cosa mi scrive COME STAI?"..ho notato che questa frase lo urtava da quando ha iniziato la chemio,prima no..
Un abbraccio
Sara
benvenuto nel forum, sono molto contenta per te!!!!!...anche a mio fratello danno fastidio le frasi COME STAI?..un giorno un suo amico gli ha scritto un sms con quella frase il giorno che aveva terapia,lui è sbottatto dicendo "cosa mi scrive COME STAI?"..ho notato che questa frase lo urtava da quando ha iniziato la chemio,prima no..
Un abbraccio
Sara
Ciao Sara,
so che è ma domanda stupida... come stai? Meglio un come va? Io con mia mamma ogni tanto gli chiedevo OGGI COME TE LA SENTI?? Lei ha sempre riso... questa bestia porta via tutto serenità e felicità... e un come stai soprattutto nelle giornate no risuona tanto come una presa per il culo...
Mi ricordo un giorno stavo piangendo mentre lavavo i piatti la mia mamma era in ospedale. . io piangevo di brutto viene Sandro mi mette una mano sulla spalla e vado in bagno torno e Sandro mi chiede ma che cos‘hai? Boh tra le due domande avrei preferito un come stai, ma cazzo quella domanda di Sandro mi ha fatto imbestialire...
Certo il come stai ti fa capire che sei malato ma chi ti vuole bene lo chiede
Cosa preferiamo il menefreghismo??
Boh ogni tanto fa piacere ogni tanto no
tu hai deciso di andare via con i tuoi amici?
so che è ma domanda stupida... come stai? Meglio un come va? Io con mia mamma ogni tanto gli chiedevo OGGI COME TE LA SENTI?? Lei ha sempre riso... questa bestia porta via tutto serenità e felicità... e un come stai soprattutto nelle giornate no risuona tanto come una presa per il culo...
Mi ricordo un giorno stavo piangendo mentre lavavo i piatti la mia mamma era in ospedale. . io piangevo di brutto viene Sandro mi mette una mano sulla spalla e vado in bagno torno e Sandro mi chiede ma che cos‘hai? Boh tra le due domande avrei preferito un come stai, ma cazzo quella domanda di Sandro mi ha fatto imbestialire...
Certo il come stai ti fa capire che sei malato ma chi ti vuole bene lo chiede
Cosa preferiamo il menefreghismo??
Boh ogni tanto fa piacere ogni tanto no
tu hai deciso di andare via con i tuoi amici?
Ciao Ambra...è sempre difficile capire cosa dire in certe situazioni, come dici tu ogni tanto fa piacere ogni tanto no...penso che la prossima sett non andrò in montagna,non me la sento, non ne ho voglia...non lo so nemmeno io...forse perchè la mia idea di week-and è andare alle terme con mio fratello e tutta la mia famiglia come l'anno scorso qdo ancora stava bene...a dire il vero luca ci vorrebbe andare a febbraio tra una terapia e l'altra..io ci spero
ti abbraccio forte forte
ti abbraccio forte forte
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