I miei primi due mesi senza mamma (e non solo)

In questa stanza è possibile dare parola a ciò che si vive come paziente, familiare, amico, condividendo la propria esperienza ed esprimendo le proprie emozioni in un clima di accoglienza, fiducia e rispetto.
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Msc
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Iscritto il: sab 20 apr 2024, 19:13

I miei primi due mesi senza mamma (e non solo)

Messaggio da Msc »

Sto cercando qualcuno con cui condividere la mia esperienza, mi sento davvero sola.

Nel mese di febbraio ho perso la mia mamma dopo 11 mesi di malattia, si è aggravata all’improvviso. Qualche giorno prima ho perso mia nonna, aveva avuto un ictus ed era il mio pilastro anche nella situazione della mamma.
Io e mamma abbiamo sempre avuto un rapporto particolare, però nel tempo della sua malattia lei mi ha sempre spinta a coltivare il mio futuro. Mia mamma, a parte la malattia che non è, ovviamente, una sua colpa, mi ha causato un po’ di problemi negli anni, essendo ex alcolista e perché poi ha avuto enormi problemi economici. Fortunatamente con mio padre, nonostante i miei fossero divorziati da anni, mi sono potuta alternare nel seguirla nelle cure e perciò ho portato avanti il mio lavoro nonostante tutto. Anzi da fuori nessuno direbbe che io “accusassi” la cosa.
Anche quando uscivo con i miei amici rimanevo, nonostante tutto, la più allegra del gruppo.
Perché per me, e questo me l’ha insegnato mamma, un giorno passato nella tristezza e senza la speranza è un giorno buttato via.
Anche adesso sono sempre allegra e continuo a essere produttiva nel mio lavoro.
Solo che a volte, quando sono a letto, c’è qualcosa che mi pesa dentro.
La sensazione di non esserci stata abbastanza e di essermi fatta gli affari miei.
Ho dovuto liberare il suo appartamento, l’avevano sfrattata. Io vivo in un’altra città e non potevo portare le sue cose a casa mia, nè potevo riempire l’appartamento di mio padre .
Ho dovuto smaltire tutto, praticamente da sola.
Ho 27 anni.
Ho visto tutta la vita di mamma buttata via, ho tenuto solo qualche scatola.
Quando mamma è morta ho pensato che non facesse alcuna differenza tra obitorio e sala del commiato, avendo perso da poco anche la nonna non ero rimasta particolarmente sconvolta alla vista del corpo nell’ obitorio della RSA, anzi mi aveva messo pace.
Invece con la mamma qualcosa deve essere andato storto e quell’immagine mi infesta gli occhi prima di dormire .
Durante la giornata non ci penso praticamente mai, vivo come al solito, con lo stesso entusiasmo che avevo prima, durante e dopo la malattia. Probabilmente è una strategia di coping, le mie, per storia personale, sono sempre state molto efficaci.
Non mi sento di parlare con uno psicologo, so che qualcosa in me non va, eppure in questo momento non mi va di affrontarla. Qualcuno di voi ex caregiver si sente/si è sentito come me?
Mimetta
Membro
Messaggi: 332
Iscritto il: lun 15 lug 2019, 1:17

Re: I miei primi due mesi senza mamma (e non solo)

Messaggio da Mimetta »

ho letto la tua storia, difficile replicare. hai 27 anni ed una vita piena di valigie. non entro in merito al rapporto complicato con tua mamma, ma ti scrivo per alleggerire le tue sensazioni. alla tua età ho avuto mio padre tra la vita e la morte per 3 mesi. soffrivo nel vedere mia madre disperata, senza direzione, non riuscivo a soffrire come forse sarebbe stato opportuno. adesso, rielaborando la mia vita, capisco le cose in modo diverso, diciamo che il dolore che ho provato e che continuo a provare, mi ha fatto dare una chiave di lettura differente alla vita. alla tua età è giusto ridere, sorridere, essere sereni. non si può pensare alla morte, al dolore alla sofferenza, pure se la vivi e la combatti, il sentimento deve essere positivo, altrimenti come ce la si fa a credere nel futuro?

mi spiace che tu ti senta così sola, ma vale per tutti: chi non ci è passato non può capire, e chi ti sta intorno non può capire, soprattutto se sono persone giovani. svuotare un appartamento è emotivamente duro, ma tua mamma non è negli oggetti che hai dato via. tua mamma è nelle cose che ti ha insegnato, nelle tue mani che riproducono movimenti che le hai visto fare. quando è morta mia mamma, io mi sono ritrovata a fare cose esattamente come le faceva lei. e mi bloccavo perché mi rendevo conto che lei viveva dentro i miei movimenti, non mi ha mai lasciato veramente.

se non vuoi andare a parlare con una psi va bene, magari più avanti quando avrai voglia di un confronto. però scrivi, qui, oppure un diario, in modo che tu fissi i tuoi pensieri, ed allo stesso tempo li butti fuori.
non ti sentire in colpa se conduci una vita normale e se non soffri ogni momento. è giusto e sano.
un abbraccio, Mi
Msc
Membro
Messaggi: 6
Iscritto il: sab 20 apr 2024, 19:13

Re: I miei primi due mesi senza mamma (e non solo)

Messaggio da Msc »

Ti ringrazio davvero per le tue parole, e in effetti, proprio per il fatto di non avere voglia, adesso, di rivolgermi a uno psicologo, ho pensato di sfogarmi qui. Magari trovo anche delle parole da dire, nel caso, a un futuro psicologo. Perché il punto è che se provo a parlarne ora non so bene cosa dire.

Mamma aveva una fissazione per quell’appartamento, affiatato poco prima di ammalarsi. Fin da subito io le avevo detto che non se lo sarebbe potuto permettere, anche prima della malattia aveva problemi economici, c’era di mezzo un fallimento e anche se lavorava la curatela fallimentare portava via tutti i suoi soldi. Addirittura ci sono stati dei ritardi con la pensione di invalidità, tanto che è arrivata quando lei era già morta. Io e la mia sorellina abbiamo dovuto rinunciare all’eredità e sta cavolo di curatela si è mangiata anche quella pensione .

La cosa che mi fa tanto soffrire è che mamma nella vita non si sia “realizzata”. Io a volte penso ai risultati che ho raggiunto io a 27 anni e mi sembrano più di quello che ha avuto lei a 60… eppure era una persona sempre positiva, sempre con una parola buona per tutti, sempre entusiasta e piena di progetti. Quando è morta, in ospedale ho perso la mia agenda. Così ho preso la sua e la sto utilizzando io… mamma scriveva moltissimo, lei aveva molta fede . Io questo lo sapevo già, però leggere su carta fa un altro effetto. Aveva scritto questo “Dio può darmi molto, molto più di quello che posso immaginare.” Io questa frase l’ho fatta dire al prete al suo funerale … non so, sono senza parole per quello che è stata la sua esistenza . A volte mi dico io stessa, io che sono sana, ho un lavoro che amo e persone che mi stimano, perché non ho il suo stesso entusiasmo ? Mamma era una persona un po’ infantile, a volte mi viene il dubbio che non fosse proprio una creatura di questo mondo.
Solidea
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Iscritto il: gio 31 ago 2017, 18:04

Re: I miei primi due mesi senza mamma (e non solo)

Messaggio da Solidea »

Che belle parole, soprattutto l'ultima frase...
L'amore per una nostro caro non si manifesta solo negli ultimi istanti della sua vita ma è una costante presenza in tutti gli anni passati insieme
LaMarinin81
Membro
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Iscritto il: sab 17 apr 2021, 14:54

Re: I miei primi due mesi senza mamma (e non solo)

Messaggio da LaMarinin81 »

Msc ha scritto: lun 22 apr 2024, 13:25 A volte mi dico io stessa, io che sono sana, ho un lavoro che amo e persone che mi stimano, perché non ho il suo stesso entusiasmo ? Mamma era una persona un po’ infantile, a volte mi viene il dubbio che non fosse proprio una creatura di questo mondo.
Sono più grande di te eppure queste parole potrebbero essere le mie...io ho avuto molte possibilità più di mio padre (anche grazie a lui) eppure non ho il suo entusiasmo, la sua empatia, la sua capacità di tessere relazioni che poi si sono trasformate n amicizie, viaggi, esperienze.
dopo la sua morte ho cercato di trovare quanto di mio padre ci fosse in me per cercare di vivere in un modo più simile al suo. ci sto ancora provando.
papà non era infantile, era un uomo testardo ma che si riempiva la vita di cose belle...oggi molte di quelle cose sono arrivate a me e sto cercando di farne qualcosa di buono.
"Me l'hai insegnato tu
Che la felicità non è una colpa
E che puoi tornare a ridere ancora
Ancora una volta"
Brunori Sas
Polidoro
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Iscritto il: lun 22 ago 2022, 0:20

Re: I miei primi due mesi senza mamma (e non solo)

Messaggio da Polidoro »

Ciao Msc,

Sei ben strutturata e consapevole, e va bene cosi'. Anch'io ho dovuto salutare mia mamma. Lei, come la tua, ha avuto una vita difficile. Anch'io ho dovuto buttare via tutto, in un'ora ho cancellato una vita intera tenendo pochissime cose. I ricordi tristi (non tanto la malattia, ma il suo trascorso difficile) e i sensi di colpa saranno frequenti soprattutto all'inizio e soprattutto la sera. Ma col tempo apprezzerai che quel passato triste se n'e' andato per sempre e quello che resta, cioè tu (non quello che avresti potuto fare), e' la cosa piu' importante per te stessa e anche per tua mamma. Continua cosi'!
 


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