Aimac - Forum sul tumore

Ciao a tutti,
dopo quasi 3 mesi dalla perdita di papà ho deciso di scrivere ancora per chi sta passando ciò che io ho vissuto.
Mi rivolgo a chi a un familiare malato, a chi si sente perso, a chi non accetta una situazione così dolorosa e assurda perché questo è.
Non arrendetevi, anche quando la situazione è critica. Informatevi. Chiedete sempre pareri a più medici, inviate cartelle, esami, valori, tutto.
Papà è andato via in tre mesi a causa di un tumore al fegato. I medici che lo avevano in cura dissero subito che la situazione era critica, non si poteva intervenire chirurgicamente perché il fegato era ormai andato ma non mi sono mai fermata. Ho ottenuto sempre le stesse risposte ma so di aver fatto tutto ciò che potevo per mio papà. Vi auguro di avere sempre tanta forza, lucidità e speranza in questa situazione. Auguro a tutti voi, compagni di viaggio, la ripresa e la guarigione dei vostri cari. LA VITA. Un abbraccio

Ciao
Ti posso scrivere?
Mi dispiace molto per il tuo papà. Sicuramente hai fatto tutto il possibile e sono sicura che stai facendo ancora tutto ciò che necessita. Ma io?
La mia mamma è in ospedale da circa un mese, dopo aver combattuto insieme a noi figlie finì ad oggi.
Lo dico perché al momento sono scappata dall’ospedale perché non mi sento bene. Ci sta l’altra sorella con lei.
La mamma è la mia roccia e non posso vederla andare via.
La mia vita da circa 9 mesi è stata un andare e venire dall’Italia, per assistere la mamma e tutte le incombenze di casa Sempre gestita da lei, e non da mio padre.
Ora ci stanno chiedendo se dare la morfina ad un punto di non ritorno. Questo è quello che ci chiedono.
Certo che la malattia ha preso altri organi ..vero che la mamma ha perso quasi 30 kg.. vero che soffre..
Ma perché io non sono accanto? Perché la mente fa questo? La lucidità di dover essere lì accanto ad un momento così difficile e dover mandare avanti un lavoro, una tua famiglia e una casa che non c’è più anima, perché lei non è lì!
Cosa mi sta accadendo!

Grappa ti capisco benissimo. Quando eravamo in hospice come da volontà di mia mamma, ero "lucida", anche se vista oggi la definirei più che lucidità, un semplice istinto di sopravvivenza. Vivevo la situazione ma come se fosse surreale, questo è l'unico aggettivo che aiuta meglio a capire. Surreale per la rapidità degli eventi che non han dato tempo di capire nulla. Però come ha scritto anatole, anche io ho contatto davvero chiunque potesse essere anche l'ultima speranza, ottenendo le stesse risposte da tutti e così ho detto ok la situazione è proprio così. Tutti lo abbiamo accettato anche la mia mamma, forse lei prima di noi.
Per quanto riguarda gli ultimi istanti....siamo tutti diversi, non sentirti in colpa per ciò che fai perché comunque sei lì e non l'hai abbandonata. Ma è durissima lasciare andare le persone che amiamo sono forti traumi. Ti abbraccio forte e sappi che sei capita

Ciao Luna 18 giorni fa ho perso il mio papà… è dura…spesso piango o mi viene una nostalgia pazzesca. Mi sembra che il mio cuore mi faccia male perché è stato tolto un pezzo ed è una sensazione che sento tutto il giorno. Di notte arrivo sfinita ma non sempre riesco a dormire perché la malinconia mi assale. Ti abbraccio forte scusa lo sfogo

Ciao Robi, no non devi scusarti per lo sfogo, anzi devi sfogarti, perché parlare è l'unico modo per prendere coscienza di quello che sta succedendo. Farlo con chi capisce ciò che provi è ancora più importante...quindi io e noi tutti siamo qua. Parla di lui se ti va, a me fa tanto piacere leggere le storie, ciò che è stata una persona in questo mondo e ciò che ha costruito. Sicuramente ha fatto un buon lavoro visto quanta dolcezza ha lasciato in te. Ti abbraccio anche io