Adenocarcinoma retto J pouch pt1
Inviato: gio 12 giu 2025, 15:46
Ciao a tutti, sono Erica, ho 34 anni e vivo a Bologna da 5.
Da circa un mese sono entrata nel tunnel del cancro.
Racconto brevemente la mia storia, affinché possa essere di aiuto a chiunque voglia darmi un consiglio o un suggerimento.
Nel 2000 ho scoperto di essere affetta da rettocolite ulcerosa. Mi è stato asportato tutto il colon nel 2003, con conseguente creazione di J pouch ileale.
Sto stata benissimo per tantissimi anni, da quando mi sono trasferita a Bologna con mio marito ho cominciato ad eseguire anche controlli medici con più regolarità.
Circa un anno e mezzo fa ho iniziato a lamentare fastidi compatibili con malattia emorroidaria. I dottori a cui mi sono rivolta, gastroenterologi, non mi avevano palesato la possibilità di polipi o quant'altro, così mi hanno dato una pomata che ha calmato i fastidi.
Prima di Pasqua di quest'anno ho ripreso ad accusare questi dolori, sangue vivo nelle feci, una sensazione di corpo estraneo che usciva ed entrava ogni volta che andassi in bagno.
Ho contattato i medici che hanno confermato l'emorroide e mi sono recata anche da un proctologo per averne conferma. Tutto ok, mi dicevano, va tutto bene.
Nonostante la terapia il dolore non passava ed ho deciso di rivolgermi ad un altro proctologo. Sono stata visitata e mi è stata fatta una biopsia su questa lesione. Esito: adenocarcinoma in adenoma.
Da quel giorno la mia vita è stata stravolta, io non sono più la stessa e vivo costantemente nella paura di morire.
Ho fatto tutti gli esami di rito, lo stadio dovrebbe essere pt1N0M0. Alla RM ci sono dei linfonodi, che i radiologi assicurano essere reattivi, ma il chirurgo vuole asportare tutto per sicurezza (nel mio caso significa stomia a vita) perché nei t1 c'è possibilità di infiltrazione linfonodale pari al 10%.
Mi è stato detto di essere stata iper sfortunata, in quanto la malattia si è sviluppata in appena 1 cm di tessuto rettale di colon rimasto.
Ho paura di morire, sento che combatterò invano questa battaglia perché la sopravvivenza dipende dalla presenza o dall'assenza di metastasi linfonodali (che non si possono prevedere con certezza fino all'esame istologico).
C'è qualcuno che ha vissuto o vive una situazione simile o uguale alla mia?
Aiutatemi, ve ne prego, mi sento sola e sfortunata.
Grazie a tutti.
Da circa un mese sono entrata nel tunnel del cancro.
Racconto brevemente la mia storia, affinché possa essere di aiuto a chiunque voglia darmi un consiglio o un suggerimento.
Nel 2000 ho scoperto di essere affetta da rettocolite ulcerosa. Mi è stato asportato tutto il colon nel 2003, con conseguente creazione di J pouch ileale.
Sto stata benissimo per tantissimi anni, da quando mi sono trasferita a Bologna con mio marito ho cominciato ad eseguire anche controlli medici con più regolarità.
Circa un anno e mezzo fa ho iniziato a lamentare fastidi compatibili con malattia emorroidaria. I dottori a cui mi sono rivolta, gastroenterologi, non mi avevano palesato la possibilità di polipi o quant'altro, così mi hanno dato una pomata che ha calmato i fastidi.
Prima di Pasqua di quest'anno ho ripreso ad accusare questi dolori, sangue vivo nelle feci, una sensazione di corpo estraneo che usciva ed entrava ogni volta che andassi in bagno.
Ho contattato i medici che hanno confermato l'emorroide e mi sono recata anche da un proctologo per averne conferma. Tutto ok, mi dicevano, va tutto bene.
Nonostante la terapia il dolore non passava ed ho deciso di rivolgermi ad un altro proctologo. Sono stata visitata e mi è stata fatta una biopsia su questa lesione. Esito: adenocarcinoma in adenoma.
Da quel giorno la mia vita è stata stravolta, io non sono più la stessa e vivo costantemente nella paura di morire.
Ho fatto tutti gli esami di rito, lo stadio dovrebbe essere pt1N0M0. Alla RM ci sono dei linfonodi, che i radiologi assicurano essere reattivi, ma il chirurgo vuole asportare tutto per sicurezza (nel mio caso significa stomia a vita) perché nei t1 c'è possibilità di infiltrazione linfonodale pari al 10%.
Mi è stato detto di essere stata iper sfortunata, in quanto la malattia si è sviluppata in appena 1 cm di tessuto rettale di colon rimasto.
Ho paura di morire, sento che combatterò invano questa battaglia perché la sopravvivenza dipende dalla presenza o dall'assenza di metastasi linfonodali (che non si possono prevedere con certezza fino all'esame istologico).
C'è qualcuno che ha vissuto o vive una situazione simile o uguale alla mia?
Aiutatemi, ve ne prego, mi sento sola e sfortunata.
Grazie a tutti.