Inviato: mar 14 gen 2014, 0:31
Vi seguo ormai da un po' e da quando vi leggo sento che tutte le mie angosce, tutti i miei tormenti sono condivisi, spesso mi aiuta anche a non sentirmi in colpa per certi pensieri che in queste situazioni nascono spontanei in noi che viviamo accanto a chi soffre.
Ebbene ho 19 anni e già da due anni sto combattendo a fianco a mia madre contro un adenocarcinoma polmonare. Mia madre è sempre stata una leonessa e circa un anno fa sembrava avesse vinto la sua battaglia, ma poi qualche mese fa ecco la ricaduta.
Adesso la diagnosi: metastasi al fegato, cervello e niente più cure.
Io ancora mi sento una bambina che ha tanto bisogno di sua mamma e per me questa cosa è inaccettabile. Sono figlia unica, non ho fratelli e sorelle a cui appoggiarsi, mio padre lavora e sono io che tutto il giorno mi occupo di lei: l'aiuto a vestirsi, ad andare in bagno e a mangiare, perché ormai ogni minima azione quotidiana per lei è un'impresa. Ho abbandonato lo studio, gli esami e tutta la mia vita per prendermi cura di lei, al solo pensiero che tra qualche mese o forse settimana lei non ci sarà più, mi manca il respiro, sento lo stomaco contorcersi e tutto il mio corpo rifiuta la realtà.
La sera prima di addormentarmi penso sempre di poter tornare a fare passeggiate con lei, a cucinare un pomeriggio intero o una giornata di shopping come tutte le mie amiche fanno. Provo invidia e rabbia per loro che ne hanno la possibilità e che si lamentano con le loro madri, mentre io per riavere indietro la mia non so cosa farei. Ormai quel corpo che sta seduto tutto il giorno su quella poltrona non è più mia madre, non c'è niente di lei in quella pelle e ossa sofferenti, non parla se non per dire che ha fame o sete, mi mancano le nostre chiacchierate e il rapporto stupendo che avevamo. Certe volte prego il signore che se la porti via e che metta fine alle sue sofferenze, poi però subito dopo mi sento in colpa per quello che ho pensato e mi rendo conto che io senza di lei non sono niente.
Leggendovi, ho visto che tutti voi del forum siete persone forti, che non si lasciano scoraggiare da niente, per me siete davvero degli eroi, ecco io mi sento fuori luogo: non ho più la forza di combattere e di alzarmi la mattina, non trovo un motivo valido per affacciarmi alla finestra e vedere la luce del sole, è come se il mondo andasse avanti come sempre e se ne fregasse del mio dolore.
Ebbene ho 19 anni e già da due anni sto combattendo a fianco a mia madre contro un adenocarcinoma polmonare. Mia madre è sempre stata una leonessa e circa un anno fa sembrava avesse vinto la sua battaglia, ma poi qualche mese fa ecco la ricaduta.
Adesso la diagnosi: metastasi al fegato, cervello e niente più cure.
Io ancora mi sento una bambina che ha tanto bisogno di sua mamma e per me questa cosa è inaccettabile. Sono figlia unica, non ho fratelli e sorelle a cui appoggiarsi, mio padre lavora e sono io che tutto il giorno mi occupo di lei: l'aiuto a vestirsi, ad andare in bagno e a mangiare, perché ormai ogni minima azione quotidiana per lei è un'impresa. Ho abbandonato lo studio, gli esami e tutta la mia vita per prendermi cura di lei, al solo pensiero che tra qualche mese o forse settimana lei non ci sarà più, mi manca il respiro, sento lo stomaco contorcersi e tutto il mio corpo rifiuta la realtà.
La sera prima di addormentarmi penso sempre di poter tornare a fare passeggiate con lei, a cucinare un pomeriggio intero o una giornata di shopping come tutte le mie amiche fanno. Provo invidia e rabbia per loro che ne hanno la possibilità e che si lamentano con le loro madri, mentre io per riavere indietro la mia non so cosa farei. Ormai quel corpo che sta seduto tutto il giorno su quella poltrona non è più mia madre, non c'è niente di lei in quella pelle e ossa sofferenti, non parla se non per dire che ha fame o sete, mi mancano le nostre chiacchierate e il rapporto stupendo che avevamo. Certe volte prego il signore che se la porti via e che metta fine alle sue sofferenze, poi però subito dopo mi sento in colpa per quello che ho pensato e mi rendo conto che io senza di lei non sono niente.
Leggendovi, ho visto che tutti voi del forum siete persone forti, che non si lasciano scoraggiare da niente, per me siete davvero degli eroi, ecco io mi sento fuori luogo: non ho più la forza di combattere e di alzarmi la mattina, non trovo un motivo valido per affacciarmi alla finestra e vedere la luce del sole, è come se il mondo andasse avanti come sempre e se ne fregasse del mio dolore.