Inviato: sab 18 gen 2014, 4:10
Eccomi di nuovo. L'ennesimo sfogo, l'ennesimo dolore, l'ennesima sensazione di non farcela..
La mia mamma il 24 farà la terza chemio con il farmaco Alimta... Poi i controlli. E questa è la paura più grande in quanto ci si trova di fronte alla realtà, vera, concreta.
Non ho più scritto delle condizioni della mia mamma.. Che dirvi; il natale più triste della storia.. La fragilità fisica di mamma non le ha permesso di sostenere un pranzo con i parenti.. Ma nel pomeriggio sono venuti tutti a casa e, devo dire, che era da tempo che non vedevo mamma così. Si è sistemata per bene: parrucca, trucco. Ha indossato bei vestiti, nonostante il busto di ferro che deve portare sempre tranne quando sta al letto. Poi i giorni passarono e si arrivati al 31 dicembre.. Inutile dirvelo ma i pensieri del capodanno sono stati i pensieri un po' di tutti voi. Chissà cosa mi riserverà il futuro, chissà se questo sarà l'anno in cui perderò mamma. Tante domande senza risposta. Solo tanta sofferenza dentro di me, la consapevolezza che tutto cambia.. Che la vita in fondo è un sospiro...
Gennaio: il 3 via con la seconda chemio del ciclo di Alimta. Nessun sintomo tranne stanchezza nei primi giorni. Poi il disastro: lunedì notte la mia mamma ha vomitato sempre. Oltre al vomito e la nausea si è aggiunta l'emottisi dal naso che non si fermava già da qualche giorno. E allora subito a chiamare la guardia medica che ci dice di andare al pronto soccorso. io e la mia famiglia non avevamo chiuso occhio. Così subito la corsa alle 7 in Ospedale dove gentilissimi visitano la mia mamma e le fanno subito flebo di Plasil e di glucosio. L'emocromo sta bene. Le piastrine sono tante, i globuli anche. Forse è per merito dell'Aloe e dell'ImmunAge che mamma prende. La stanno aiutando molto. Ci dicono che deve tornare il giorno dopo per finire con altre flebo per tirarla su. E qui il diastro. Mentre le facevano la flebo di Plasil mamma si era addormentata e l'ago le è uscito fuori dalla vena. Risultato: Un braccio gonfissimo con rischio di trombosi venosa. Il panico. Il mio pianto per la disperazione. Non è già abbastanza tutto quello che deve affrontare? Anche questa? Perchè? Fortunatamente il braccio si è sgonfiato e nessun problema.
Oggi ritorna in ospedale per fare le flebo di Calcio. Possono dare dolore e febbre. La febbre appena è tornata a casa è arrivata.
Conclusione: La mia mamy questi giorni si è uccisa. Ha mangiato pochissimo e, credetemi se ve lo dico, ma per lei uscire per fare le visite è un massacro. E penso invece a come era prima la vita.. Guardo le signore dell'età di mia madre e penso che fino a 6 mesi fa era così ora tutto è diverso..
il 24 farà la chemio e non so cosa aspettarmi.. Ho paura per i controlli, ho paura che ci dicano che non ha funzionato e che quindi tenteranno l'ultima opzione con Tarceva.. Ho semplicemente paura.
La mia vita è stata difficilissima in queste settimane; dormivo 4 ore a notte e la mattina ero in coma. La sera non riuscivo a dormire, mi prendevano le crisi d'ansia, andavo ogni mezz'ora a vedere se la mia mamma respirava e poi tornavo a letto.
Non sapete quanto è difficile per me studiare, provare a dare gli esami all'università, aiutare mamma che, ripeto, ha bisogno di qualcuno sempre (non apposta le è stata riconosciuta l'invalidità civile), aiutare a casa.. Io non ce la faccio più. Sto scoppiando. Sto urlando ma nessuno mi sente. vorrei che qualcuno mi capisse senza bisogno di parole. Ho bisogno di qualcuno che sa cosa sento, sa cosa voglia dire vivere l'età della spensieratezza con una madre che potrebbe andare via da un momento all'altro. Non è facile per niente. Sento continue pressioni, non riesco a stare bene con nessuno, nemmeno con i miei amici. Sì, ok, la sera quando esco riesco a distrarmi anche perchè loro non chiedono nulla (e fanno bene altrimenti mi altero). Ma non appena torno a casa tutto è come prima.
E' bello fuggire, scappare, ma poi bisogna fare i conti con la realtà.. E io non credo di essere in grado di saperla affrontare la realtà futura che mi aspetterà. Credo proprio che non sarò in grado di sopportare il dolore.
La mia mamma il 24 farà la terza chemio con il farmaco Alimta... Poi i controlli. E questa è la paura più grande in quanto ci si trova di fronte alla realtà, vera, concreta.
Non ho più scritto delle condizioni della mia mamma.. Che dirvi; il natale più triste della storia.. La fragilità fisica di mamma non le ha permesso di sostenere un pranzo con i parenti.. Ma nel pomeriggio sono venuti tutti a casa e, devo dire, che era da tempo che non vedevo mamma così. Si è sistemata per bene: parrucca, trucco. Ha indossato bei vestiti, nonostante il busto di ferro che deve portare sempre tranne quando sta al letto. Poi i giorni passarono e si arrivati al 31 dicembre.. Inutile dirvelo ma i pensieri del capodanno sono stati i pensieri un po' di tutti voi. Chissà cosa mi riserverà il futuro, chissà se questo sarà l'anno in cui perderò mamma. Tante domande senza risposta. Solo tanta sofferenza dentro di me, la consapevolezza che tutto cambia.. Che la vita in fondo è un sospiro...
Gennaio: il 3 via con la seconda chemio del ciclo di Alimta. Nessun sintomo tranne stanchezza nei primi giorni. Poi il disastro: lunedì notte la mia mamma ha vomitato sempre. Oltre al vomito e la nausea si è aggiunta l'emottisi dal naso che non si fermava già da qualche giorno. E allora subito a chiamare la guardia medica che ci dice di andare al pronto soccorso. io e la mia famiglia non avevamo chiuso occhio. Così subito la corsa alle 7 in Ospedale dove gentilissimi visitano la mia mamma e le fanno subito flebo di Plasil e di glucosio. L'emocromo sta bene. Le piastrine sono tante, i globuli anche. Forse è per merito dell'Aloe e dell'ImmunAge che mamma prende. La stanno aiutando molto. Ci dicono che deve tornare il giorno dopo per finire con altre flebo per tirarla su. E qui il diastro. Mentre le facevano la flebo di Plasil mamma si era addormentata e l'ago le è uscito fuori dalla vena. Risultato: Un braccio gonfissimo con rischio di trombosi venosa. Il panico. Il mio pianto per la disperazione. Non è già abbastanza tutto quello che deve affrontare? Anche questa? Perchè? Fortunatamente il braccio si è sgonfiato e nessun problema.
Oggi ritorna in ospedale per fare le flebo di Calcio. Possono dare dolore e febbre. La febbre appena è tornata a casa è arrivata.
Conclusione: La mia mamy questi giorni si è uccisa. Ha mangiato pochissimo e, credetemi se ve lo dico, ma per lei uscire per fare le visite è un massacro. E penso invece a come era prima la vita.. Guardo le signore dell'età di mia madre e penso che fino a 6 mesi fa era così ora tutto è diverso..
il 24 farà la chemio e non so cosa aspettarmi.. Ho paura per i controlli, ho paura che ci dicano che non ha funzionato e che quindi tenteranno l'ultima opzione con Tarceva.. Ho semplicemente paura.
La mia vita è stata difficilissima in queste settimane; dormivo 4 ore a notte e la mattina ero in coma. La sera non riuscivo a dormire, mi prendevano le crisi d'ansia, andavo ogni mezz'ora a vedere se la mia mamma respirava e poi tornavo a letto.
Non sapete quanto è difficile per me studiare, provare a dare gli esami all'università, aiutare mamma che, ripeto, ha bisogno di qualcuno sempre (non apposta le è stata riconosciuta l'invalidità civile), aiutare a casa.. Io non ce la faccio più. Sto scoppiando. Sto urlando ma nessuno mi sente. vorrei che qualcuno mi capisse senza bisogno di parole. Ho bisogno di qualcuno che sa cosa sento, sa cosa voglia dire vivere l'età della spensieratezza con una madre che potrebbe andare via da un momento all'altro. Non è facile per niente. Sento continue pressioni, non riesco a stare bene con nessuno, nemmeno con i miei amici. Sì, ok, la sera quando esco riesco a distrarmi anche perchè loro non chiedono nulla (e fanno bene altrimenti mi altero). Ma non appena torno a casa tutto è come prima.
E' bello fuggire, scappare, ma poi bisogna fare i conti con la realtà.. E io non credo di essere in grado di saperla affrontare la realtà futura che mi aspetterà. Credo proprio che non sarò in grado di sopportare il dolore.