9 MESI DANI
Inviato: gio 10 apr 2014, 14:15
Vania, oggi celebri con dolore, affetto e malinconia il ricordo di tua mamma e della sua perdita.
Lo stesso faccio io che 9 mesi fa a quest'ora, vedevo Dani spegnersi davanti ai miei occhi. Come si misura il tempo? Minuti, giorni, mesi, anni? Quale unità di misura è in grado di tradurre l'intensità dell'assenza, di quel silenzio che si fa rumore nel cuore e nel cervello quando i pensieri si accavallano furibondi nel desiderio di trovare un filo logico che manca.
Ieri sera, per la prima volta da 9 mesi ho dormito da sola nella mia grande casa, sì ieri sera era decisamente troppo grande. Lollo aveva deciso di dormire dalla nonna dopo mesi in cui non voleva saperne di lasciare il suo nido. Ha scoperto che allontanandosi da casa per una notte non succede nulla di tremendo, che io resto e ha così superato una delle sue più grandi paure. Io non ho potuto non sentire il peso enorme sul cuore della solitudine. Ove mi volgessi, era silenzio. Non una sola parola che potesse riempire quel senso di solitudine e del resto, ieri sera non avrei voluto niente e nessuno a interrompere e lenire quel dolore che è sembrato riemergere con tutta la sua forza e la sua prepotenza.
Ce l'avevo con tutti e soprattutto con Dani, sì mi sono arrabbiata con lui perché mi ha lasciato troppo troppo dolore da gestire, troppe cose da gestire, troppo stress da sopportare. Poi mi sono calmata dopo aver letteralmente fatto un lago di lacrime. Ho pensato a quella montagna da scalare, immaginandone un gradino per volta e alla fine mi sono detta: "ok, alla fine non è impossibile, ce la posso fare". Ok Dani, scusa se ieri mi sono arrabbiata con te, era una serata difficile. Il mio angelo avrebbe voluto farne parte per lenire quel dolore e quel senso di solitudine, ma ce l'avevo anche con lui, perché non capiva che io dovevo affrontare quel momento da sola, senza mediazioni.
Dani mi hai lasciato forse più di quanto mi hai tolto, ma lo scoprirò piano piano, giorno per giorno.
Oggi ti dico solo grazie per esserci ancora, anche adesso.
Errie
Lo stesso faccio io che 9 mesi fa a quest'ora, vedevo Dani spegnersi davanti ai miei occhi. Come si misura il tempo? Minuti, giorni, mesi, anni? Quale unità di misura è in grado di tradurre l'intensità dell'assenza, di quel silenzio che si fa rumore nel cuore e nel cervello quando i pensieri si accavallano furibondi nel desiderio di trovare un filo logico che manca.
Ieri sera, per la prima volta da 9 mesi ho dormito da sola nella mia grande casa, sì ieri sera era decisamente troppo grande. Lollo aveva deciso di dormire dalla nonna dopo mesi in cui non voleva saperne di lasciare il suo nido. Ha scoperto che allontanandosi da casa per una notte non succede nulla di tremendo, che io resto e ha così superato una delle sue più grandi paure. Io non ho potuto non sentire il peso enorme sul cuore della solitudine. Ove mi volgessi, era silenzio. Non una sola parola che potesse riempire quel senso di solitudine e del resto, ieri sera non avrei voluto niente e nessuno a interrompere e lenire quel dolore che è sembrato riemergere con tutta la sua forza e la sua prepotenza.
Ce l'avevo con tutti e soprattutto con Dani, sì mi sono arrabbiata con lui perché mi ha lasciato troppo troppo dolore da gestire, troppe cose da gestire, troppo stress da sopportare. Poi mi sono calmata dopo aver letteralmente fatto un lago di lacrime. Ho pensato a quella montagna da scalare, immaginandone un gradino per volta e alla fine mi sono detta: "ok, alla fine non è impossibile, ce la posso fare". Ok Dani, scusa se ieri mi sono arrabbiata con te, era una serata difficile. Il mio angelo avrebbe voluto farne parte per lenire quel dolore e quel senso di solitudine, ma ce l'avevo anche con lui, perché non capiva che io dovevo affrontare quel momento da sola, senza mediazioni.
Dani mi hai lasciato forse più di quanto mi hai tolto, ma lo scoprirò piano piano, giorno per giorno.
Oggi ti dico solo grazie per esserci ancora, anche adesso.
Errie