Ci ho pensato mesi prima di scrivervi: è arrivato il momento
Inviato: gio 28 ago 2014, 15:22
Ciao ragazzi,
mi chiamo Daniela, ho 28 anni, sono di Asti.
Tutto inizia il 10 aprile di quest'anno: papà lamentava da un paio di mesi un dolore alla gamba, come sciatica, che però non passava con nessun antidolorifico.
Iniziamo una serie di visite e...la faccio breve: a maggio abbiamo la certezza che si tratta di adenocarcinoma ai polmoni in stadio avanzato, con metastasi ossee e ai linfonodi.
Io però a fine aprile, parlando con il nostro medico di base, avevo già la certezza fosse quello. Ovviamente non dissi nulla a nessuno se non a mio marito e passai I primi giorni a combattere contro un forte shock, mai provato in vita mia. Era tutto irreale, come se io guardassi un film, come se fossi intrappolata in una realtà sconosciuta.
Guardavo papà ancora ignaro e mi dicevo "non è possibile, l'esito della biopsia sarà certamente negativo".
Sta di fatto che ora siamo ad agosto, papà senza stampelle non riesce a muoversi, ha il collare e il busto.
Ha fatto la quarta chemioterapia lunedì, il 17 settembre farà la prima tac di controllo.
L'oncologo mi ha parlato di 6/9 mesi di vita, papà non lo sa anche se conosce perfettamente la sua situazione, legge gli esami etc.
Questo per spiegarvi la mia situazione.
Tutto il resto che vorrei aggiungere lo conoscete bene purtroppo, e cioè la disperazione, il senso di impotenza, il sentirsi sempre in difetto per paura di non fare abbastanza...queste sensazioni mi accompagnano giorno e notte, a lavoro, sotto la doccia, mentre stiro, mentre cucino, mentre porto a spasso il cane.
Per ora non ha altri sintomi se non il male alle ossa. Sta facendo anche lo Zometa e lo hanno sottoposto ad un paio di sedute di radioterapia.
Non esiste un giorno uguale all'altro: un giorno sta bene, quello dopo ha un male insopportabile, quello dopo ancora è nell'orto che bagna le cipolle e dopo ancora rimane coricato per quasi tutto il giorno.
Io non so cosa aspettarmi, so che morirà e questo mi sta distogliendo dalla realtà di oggi, che forse invece dovrei vivere appieno, dato che per ora è ancora con me.
Non so se lo vedrò morire soffocato, se sentirò le sue urla di dolore, se ce la farò a sopportare tutto questo.
Vi prego di accogliermi nella vostra splendida famiglia che "spio" da 3 mesi almeno. Molte volte mi collego per seguire le vostre storie, gli esiti di qualche esame che state aspettando, o i racconti di chi ha perso qualcuno e che cerca di continuare a vivere.
Grazie di cuore.
mi chiamo Daniela, ho 28 anni, sono di Asti.
Tutto inizia il 10 aprile di quest'anno: papà lamentava da un paio di mesi un dolore alla gamba, come sciatica, che però non passava con nessun antidolorifico.
Iniziamo una serie di visite e...la faccio breve: a maggio abbiamo la certezza che si tratta di adenocarcinoma ai polmoni in stadio avanzato, con metastasi ossee e ai linfonodi.
Io però a fine aprile, parlando con il nostro medico di base, avevo già la certezza fosse quello. Ovviamente non dissi nulla a nessuno se non a mio marito e passai I primi giorni a combattere contro un forte shock, mai provato in vita mia. Era tutto irreale, come se io guardassi un film, come se fossi intrappolata in una realtà sconosciuta.
Guardavo papà ancora ignaro e mi dicevo "non è possibile, l'esito della biopsia sarà certamente negativo".
Sta di fatto che ora siamo ad agosto, papà senza stampelle non riesce a muoversi, ha il collare e il busto.
Ha fatto la quarta chemioterapia lunedì, il 17 settembre farà la prima tac di controllo.
L'oncologo mi ha parlato di 6/9 mesi di vita, papà non lo sa anche se conosce perfettamente la sua situazione, legge gli esami etc.
Questo per spiegarvi la mia situazione.
Tutto il resto che vorrei aggiungere lo conoscete bene purtroppo, e cioè la disperazione, il senso di impotenza, il sentirsi sempre in difetto per paura di non fare abbastanza...queste sensazioni mi accompagnano giorno e notte, a lavoro, sotto la doccia, mentre stiro, mentre cucino, mentre porto a spasso il cane.
Per ora non ha altri sintomi se non il male alle ossa. Sta facendo anche lo Zometa e lo hanno sottoposto ad un paio di sedute di radioterapia.
Non esiste un giorno uguale all'altro: un giorno sta bene, quello dopo ha un male insopportabile, quello dopo ancora è nell'orto che bagna le cipolle e dopo ancora rimane coricato per quasi tutto il giorno.
Io non so cosa aspettarmi, so che morirà e questo mi sta distogliendo dalla realtà di oggi, che forse invece dovrei vivere appieno, dato che per ora è ancora con me.
Non so se lo vedrò morire soffocato, se sentirò le sue urla di dolore, se ce la farò a sopportare tutto questo.
Vi prego di accogliermi nella vostra splendida famiglia che "spio" da 3 mesi almeno. Molte volte mi collego per seguire le vostre storie, gli esiti di qualche esame che state aspettando, o i racconti di chi ha perso qualcuno e che cerca di continuare a vivere.
Grazie di cuore.