Papà e il tumore al seno
Inviato: lun 15 set 2014, 15:51
Ciao a tutti,
a febbraio mio padre (59 anni) ha notato la presenza di un nodulo al petto tra la zona ascellare e quella mammaria così decide di farlo controllare. Dopo esami, eco, ago aspirato ecc è arrivato l'esito: tumore.
Il personale medico a cui si è rivolto, professionale e tempestivo, ha dato velocemente l'input a tutto il percorso. Mio padre è stato preso subito in cura nell'istituto di ricerca tumorale della mia città, Genova, e dopo circa un mese dalla diagnosi è stato operato per l'asportazione della massa, piccola per fortuna, e del linfonodo sentinella.
L'esito degli esami istologici hanno confermato la natura della massa ma per fortuna scongiurato l'espansione di questa, per cui è stato risparmiato da un secondo intervento per asportare gli altri linfonodi.
A fine aprile inizia il lungo e difficile percorso con la chemio. Inizialmente una seduta ogni 28 giorni che tollera discretamente. Da qualche mese a questa parte si deve sottoporre ad una seduta ogni settimana e questo mi sembra che gli causi, oltre agli effetti tipici della terapia, anche molta più intolleranza, stanchezza e fastidio.
Inutile dire che la diagnosi è stato un duro colpo prima di tutto perché forse pensavo inconsciamente che il mio papà fosse invincibile e intoccabile e poi non pensavo che anche gli uomini potessero essere colpiti da questo tipo di tumori.
Mi affido a questo forum per condividere con chi è nella mia stessa situazione consigli su come aiutare emotivamente e moralmente il più possibile i familiari colpiti e se c'è qualcuno che abbia avuto un esperienza simile a quella di mio padre, poter condividere e confrontare il percorso terapeutico.
Grazie in anticipo e un abbraccio a tutti
Serena
a febbraio mio padre (59 anni) ha notato la presenza di un nodulo al petto tra la zona ascellare e quella mammaria così decide di farlo controllare. Dopo esami, eco, ago aspirato ecc è arrivato l'esito: tumore.
Il personale medico a cui si è rivolto, professionale e tempestivo, ha dato velocemente l'input a tutto il percorso. Mio padre è stato preso subito in cura nell'istituto di ricerca tumorale della mia città, Genova, e dopo circa un mese dalla diagnosi è stato operato per l'asportazione della massa, piccola per fortuna, e del linfonodo sentinella.
L'esito degli esami istologici hanno confermato la natura della massa ma per fortuna scongiurato l'espansione di questa, per cui è stato risparmiato da un secondo intervento per asportare gli altri linfonodi.
A fine aprile inizia il lungo e difficile percorso con la chemio. Inizialmente una seduta ogni 28 giorni che tollera discretamente. Da qualche mese a questa parte si deve sottoporre ad una seduta ogni settimana e questo mi sembra che gli causi, oltre agli effetti tipici della terapia, anche molta più intolleranza, stanchezza e fastidio.
Inutile dire che la diagnosi è stato un duro colpo prima di tutto perché forse pensavo inconsciamente che il mio papà fosse invincibile e intoccabile e poi non pensavo che anche gli uomini potessero essere colpiti da questo tipo di tumori.
Mi affido a questo forum per condividere con chi è nella mia stessa situazione consigli su come aiutare emotivamente e moralmente il più possibile i familiari colpiti e se c'è qualcuno che abbia avuto un esperienza simile a quella di mio padre, poter condividere e confrontare il percorso terapeutico.
Grazie in anticipo e un abbraccio a tutti
Serena