Mia mamma è malata e io non so se partire...
Inviato: mar 16 set 2014, 14:34
Salve a tutti,
vi scrivo per raccontarvi la mia storia e avere qualche consiglio da chi, purtroppo, può capire la mia situazione.
Mia madre si ammalò di tumore al seno una ventina d'anni fa. La operarono, fece un ciclo di chemio e sembrò essere guarita.
Ma ahimè, un paio di anni fa, la malattia ha deciso di tornare a interferire nella nostra tranquillità, e così eccolo lì: cancro al fegato. Ha iniziato con vari cicli di chemio, accompagnati da una cura alternativa (in accordo con entrambi i medici che la seguono) e tutto sommato sembra stare relativamente bene, se non per via di alcuni effetti collaterali della chemio. Lei è una donna forte e sta lottando con impegno e ottimismo, e l'ammiro veramente tanto.
E ora veniamo a me. Ho 30 anni e da sempre una grande voglia di scoprire, conoscere e fare qualcosa non perché "devo lavorare" ma perché mi piace. Purtroppo, però, per un motivo o per l'altro sono sempre finita a fare lavoretti saltuari senza mai trovare ciò che davvero volevo fare nella vita. Un paio di anni fa ho trovato un lavoro (che sembrava dovesse diventare fisso, ma al terzo possibile rinnovo di contratto mi hanno lasciata a casa). Era un lavoro che non mi piaceva, per il quale non ero nemmeno portata, e in un ambiente a me poco affine. L'anno e mezzo nel quale ho fatto quel lavoro per me è stato un incubo: vedevo i miei amici felici, realizzati, mentre io mi sentivo una persona inutile e incapace. Sono stati mesi di forte stress e depressione, ero sempre nervosa, piangevo e urlavo per ogni cosa, non sopportavo più la presenza del mio ragazzo e lui probabilmente non sopportava me. Ma a qualcosa è anche servito: ho finalmente capito cosa so realmente fare e cosa voglio fare nella mia vita. Non è stata una scelta avventata, come tutte le precedenti, ci ho pensato a lungo e, un anno fa, ho deciso di tornare all'università. Non mi ritengo vecchia, ma non sono nemmeno più giovanissima e sono consapevole che questa è l'unica e l'ultima possibilità che mi rimane per potermi realizzare nella vita e non sentire più una perdente. Mi sono impegnata come mai in vita mia, cercando di tirare avanti senza più uno stipendio e conseguendo risultati eccellenti, e adesso ho la possibilità di recarmi in America per dieci mesi per studiare l'argomento sul quale voglio specializzarmi (che purtroppo nella mia università non è affrontato da nessun professore). Parto dopodomani mattina, e proprio oggi sono giunti gli esiti della tac: il tumore principale è leggermente diminuito, le metastasi al fegato sparito, in compenso ne sono comparse altre piccine nel fegato e una alle ossa.
E ora io non so più cosa fare.
L'istinto mi direbbe di mollare tutto e restare con lei. D'altra parte, lei mi ha sempre incoraggiato in questa mia "battaglia" e ho paura che anche rinunciare, a meno di due giorni dalla partenza e dopo aver fatto tanti sforzi e sacrificato così tanto tempo e denaro, possa farla sentire in colpa; ho paura che equivalga a dirle che sta perdendo la sua di battaglia. Anche in Italia non vivo con lei e ci vediamo mediamente una volta al mese, a volte ogni due mesi. So che dieci mesi non sono un'infinità, possiamo sentirci e vederci tutti i giorni su skype, le ho promesso che tornerò a casa per un paio di settimane passati i primi cinque mesi, e comunque (cosa che mi auguro con tutto il cuore non avvenga) se mai dovesse succedere qualcosa potrei comunque salire sul primo aereo e precipitarmi a casa. Rinunciare vorrebbe dire starle relativamente vicino (visto che la vedrei comunque una volta al mese), ma anche rimanere qui, senza lavoro e senza soldi (in America riceverei una somma di circa 800 dollari al mese che poi potrei integrare con qualche ora di lavoro extra nei weekend), buttando all'aria tutti gli sforzi fatti e soldi spesi e perdendo per sempre la possibilità di trovare la mia strada nella vita.
Il mio ragazzo continua a dirmi che dovrei partire, che posso tornare in qualunque momento. Io non so che fare, vorrei starle accanto in ogni momento ma non so se sono pronta a rinunciare al mio futuro, sono terrorizzata al pensiero di sentirmi ancora come qualche mese fa, sapendo di aver perso ogni occasione per uscirne. So che mia madre vorrebbe solo vedermi felice, ma io vorrei veder felice lei, mentre ho paura di starmi solo comportando da egoista...
vi scrivo per raccontarvi la mia storia e avere qualche consiglio da chi, purtroppo, può capire la mia situazione.
Mia madre si ammalò di tumore al seno una ventina d'anni fa. La operarono, fece un ciclo di chemio e sembrò essere guarita.
Ma ahimè, un paio di anni fa, la malattia ha deciso di tornare a interferire nella nostra tranquillità, e così eccolo lì: cancro al fegato. Ha iniziato con vari cicli di chemio, accompagnati da una cura alternativa (in accordo con entrambi i medici che la seguono) e tutto sommato sembra stare relativamente bene, se non per via di alcuni effetti collaterali della chemio. Lei è una donna forte e sta lottando con impegno e ottimismo, e l'ammiro veramente tanto.
E ora veniamo a me. Ho 30 anni e da sempre una grande voglia di scoprire, conoscere e fare qualcosa non perché "devo lavorare" ma perché mi piace. Purtroppo, però, per un motivo o per l'altro sono sempre finita a fare lavoretti saltuari senza mai trovare ciò che davvero volevo fare nella vita. Un paio di anni fa ho trovato un lavoro (che sembrava dovesse diventare fisso, ma al terzo possibile rinnovo di contratto mi hanno lasciata a casa). Era un lavoro che non mi piaceva, per il quale non ero nemmeno portata, e in un ambiente a me poco affine. L'anno e mezzo nel quale ho fatto quel lavoro per me è stato un incubo: vedevo i miei amici felici, realizzati, mentre io mi sentivo una persona inutile e incapace. Sono stati mesi di forte stress e depressione, ero sempre nervosa, piangevo e urlavo per ogni cosa, non sopportavo più la presenza del mio ragazzo e lui probabilmente non sopportava me. Ma a qualcosa è anche servito: ho finalmente capito cosa so realmente fare e cosa voglio fare nella mia vita. Non è stata una scelta avventata, come tutte le precedenti, ci ho pensato a lungo e, un anno fa, ho deciso di tornare all'università. Non mi ritengo vecchia, ma non sono nemmeno più giovanissima e sono consapevole che questa è l'unica e l'ultima possibilità che mi rimane per potermi realizzare nella vita e non sentire più una perdente. Mi sono impegnata come mai in vita mia, cercando di tirare avanti senza più uno stipendio e conseguendo risultati eccellenti, e adesso ho la possibilità di recarmi in America per dieci mesi per studiare l'argomento sul quale voglio specializzarmi (che purtroppo nella mia università non è affrontato da nessun professore). Parto dopodomani mattina, e proprio oggi sono giunti gli esiti della tac: il tumore principale è leggermente diminuito, le metastasi al fegato sparito, in compenso ne sono comparse altre piccine nel fegato e una alle ossa.
E ora io non so più cosa fare.
L'istinto mi direbbe di mollare tutto e restare con lei. D'altra parte, lei mi ha sempre incoraggiato in questa mia "battaglia" e ho paura che anche rinunciare, a meno di due giorni dalla partenza e dopo aver fatto tanti sforzi e sacrificato così tanto tempo e denaro, possa farla sentire in colpa; ho paura che equivalga a dirle che sta perdendo la sua di battaglia. Anche in Italia non vivo con lei e ci vediamo mediamente una volta al mese, a volte ogni due mesi. So che dieci mesi non sono un'infinità, possiamo sentirci e vederci tutti i giorni su skype, le ho promesso che tornerò a casa per un paio di settimane passati i primi cinque mesi, e comunque (cosa che mi auguro con tutto il cuore non avvenga) se mai dovesse succedere qualcosa potrei comunque salire sul primo aereo e precipitarmi a casa. Rinunciare vorrebbe dire starle relativamente vicino (visto che la vedrei comunque una volta al mese), ma anche rimanere qui, senza lavoro e senza soldi (in America riceverei una somma di circa 800 dollari al mese che poi potrei integrare con qualche ora di lavoro extra nei weekend), buttando all'aria tutti gli sforzi fatti e soldi spesi e perdendo per sempre la possibilità di trovare la mia strada nella vita.
Il mio ragazzo continua a dirmi che dovrei partire, che posso tornare in qualunque momento. Io non so che fare, vorrei starle accanto in ogni momento ma non so se sono pronta a rinunciare al mio futuro, sono terrorizzata al pensiero di sentirmi ancora come qualche mese fa, sapendo di aver perso ogni occasione per uscirne. So che mia madre vorrebbe solo vedermi felice, ma io vorrei veder felice lei, mentre ho paura di starmi solo comportando da egoista...