10 LUGLIO 2013/10 OTTOBRE 2014
Inviato: ven 10 ott 2014, 15:16
Non potevo non dedicarti un pensiero, anche se lo faccio continuamente, nell'intimità della solitudine e del buio. 15 mesi, una vita o un soffio a seconda dei giorni, di come il mio cuore si sveglia la mattina.
Parlo spesso di te, lo faccio molto più di prima, forse per paura di trascurarti, per paura che tu ti senta trascurato, ma è sciocco, lo so, perché per te ho riservato un posto speciale nel cuore e non posso non sentirti.
Manchi a Lollo, ogni tanto me lo dice, ma non vuole parlarne, è un ometto e non vuole piangere. Gli ho raccontato che hai una casetta tutta tua, un'auto sportiva e che ti prendi cura di angioletti piccoli che hanno bisogno di un papà. Era felice, saltava sul letto dalla gioia quando gli ho detto che adesso eri guarito, potevi di nuovo camminare e che sicuramente avresti fatto capolino nei suoi sogni.
Sono cambiate un milione di cose e soprattutto sono cambiata io. Mi sono letteralmente sdoppiata ed è un po' come avere una doppia personalità. La tua, riflessiva, pragmatica e organizzata quando devo curare gli aspetti più importanti del lavoro e dell'economia domestica e la mia, diversa da prima, più impulsiva, desiderosa di vivere e di non perdere tempo, ma anche a tratti malinconica, triste e arrabbiata.
Ci sono giornate in cui mi sembra che il peso del mondo intero sia sulle mie spalle e vorrei solo dire basta! Ma è proprio in quei giorni che penso che tu avresti dato qualunque cosa per sobbarcarti di quel peso e allora non mi lamento, tiro dritto e lo faccio con amore.
Mi hai insegnato che anche nella sofferenza c'è vita, c'è sentimento e condivisione. Mi hai insegnato che si può morire a 40 anni con un leggero sorriso sulle labbra. Mi hai insegnato che la vita non si prevede, ma si affronta, come le curve di una strada che non si è mai percorsa prima, una dopo l'altra, volante ben saldo in mano, senza esagerare troppo col gas, ma senza nemmeno rallentare troppo. Mi hai insegnato che la dignità di un uomo si vede da come vive e da come muore. Non riesco a guardare quella lapide, so che non sei lì e non mi piace nemmeno più quella foto che ho messo, tu non sei più così pallido e magro. Ora il tuo volto è radioso e nessuna foto potrà mai rendere giustizia a quella luce che t'illumina.
Ti ho chiamato, ma la voce automatica ha detto che non sei raggiungibile in questo momento. Ho sorriso, ho pensato che è vero. In questo momento non lo sei. Ma tanto so che quando la tristezza e il dolore diventano troppo forti, basta pronunciare il tuo nome e tu arrivi, lasci quello che stai facendo e mi sorridi e io ti sento così tanto dentro di me che ho l'impressione che tu non sia mai andato via, sia sempre rimasto.
Ho fatto tante cose sai? Sto cercando di rimettere a posto tutto e piano piano sto riuscendo. Eppure la gente parla di me come di una che si è ripresa troppo in fretta. Ci pensi tu a rispondere a questa gente? Tanto lo so che cosa gli diresti. Dì loro da parte mia che è proprio quel grande amore che mi ha spinto a vivere, me l'hai insegnato tu l'amore per la vita a ogni costo, anche quando hai i giorni contati. Pensaci tu Tex, lo so che hai una gran voglia di dirglielo che io ero con te, sempre e che dovrebbero piantarla di sparare giudizi e sentenze.
Io nel frattempo continuo ad andare avanti, con te, sempre nell'anima.
Ti abbraccio forte
Errie
Parlo spesso di te, lo faccio molto più di prima, forse per paura di trascurarti, per paura che tu ti senta trascurato, ma è sciocco, lo so, perché per te ho riservato un posto speciale nel cuore e non posso non sentirti.
Manchi a Lollo, ogni tanto me lo dice, ma non vuole parlarne, è un ometto e non vuole piangere. Gli ho raccontato che hai una casetta tutta tua, un'auto sportiva e che ti prendi cura di angioletti piccoli che hanno bisogno di un papà. Era felice, saltava sul letto dalla gioia quando gli ho detto che adesso eri guarito, potevi di nuovo camminare e che sicuramente avresti fatto capolino nei suoi sogni.
Sono cambiate un milione di cose e soprattutto sono cambiata io. Mi sono letteralmente sdoppiata ed è un po' come avere una doppia personalità. La tua, riflessiva, pragmatica e organizzata quando devo curare gli aspetti più importanti del lavoro e dell'economia domestica e la mia, diversa da prima, più impulsiva, desiderosa di vivere e di non perdere tempo, ma anche a tratti malinconica, triste e arrabbiata.
Ci sono giornate in cui mi sembra che il peso del mondo intero sia sulle mie spalle e vorrei solo dire basta! Ma è proprio in quei giorni che penso che tu avresti dato qualunque cosa per sobbarcarti di quel peso e allora non mi lamento, tiro dritto e lo faccio con amore.
Mi hai insegnato che anche nella sofferenza c'è vita, c'è sentimento e condivisione. Mi hai insegnato che si può morire a 40 anni con un leggero sorriso sulle labbra. Mi hai insegnato che la vita non si prevede, ma si affronta, come le curve di una strada che non si è mai percorsa prima, una dopo l'altra, volante ben saldo in mano, senza esagerare troppo col gas, ma senza nemmeno rallentare troppo. Mi hai insegnato che la dignità di un uomo si vede da come vive e da come muore. Non riesco a guardare quella lapide, so che non sei lì e non mi piace nemmeno più quella foto che ho messo, tu non sei più così pallido e magro. Ora il tuo volto è radioso e nessuna foto potrà mai rendere giustizia a quella luce che t'illumina.
Ti ho chiamato, ma la voce automatica ha detto che non sei raggiungibile in questo momento. Ho sorriso, ho pensato che è vero. In questo momento non lo sei. Ma tanto so che quando la tristezza e il dolore diventano troppo forti, basta pronunciare il tuo nome e tu arrivi, lasci quello che stai facendo e mi sorridi e io ti sento così tanto dentro di me che ho l'impressione che tu non sia mai andato via, sia sempre rimasto.
Ho fatto tante cose sai? Sto cercando di rimettere a posto tutto e piano piano sto riuscendo. Eppure la gente parla di me come di una che si è ripresa troppo in fretta. Ci pensi tu a rispondere a questa gente? Tanto lo so che cosa gli diresti. Dì loro da parte mia che è proprio quel grande amore che mi ha spinto a vivere, me l'hai insegnato tu l'amore per la vita a ogni costo, anche quando hai i giorni contati. Pensaci tu Tex, lo so che hai una gran voglia di dirglielo che io ero con te, sempre e che dovrebbero piantarla di sparare giudizi e sentenze.
Io nel frattempo continuo ad andare avanti, con te, sempre nell'anima.
Ti abbraccio forte
Errie