mio padre è mancato
Inviato: sab 27 dic 2014, 19:16
Cerchietti, amici miei...
sabato 13 dicembre alle 21,15 mio padre mi ha lasciata.
L'adenocarcinoma ai pomoni ha vinto.
E' la prima volta che scrivo di lui e della malattia dopo che è morto, e proprio mentre scrivo, mi rendo conto di quanto ancora io sia incredula, malgrado già sapessi come sarebbe finita dal momento della prognosi, ad aprile.
Al 22 novembre avevo ancora portato papà e mamma nella sala da ballo dove erano soliti andare. Poi in 3 settimane il declino completo, le allucinazioni, il dolore, l'inappetenza.
Il venerdì prima che morisse mi ero fermata a dormire con lui: era solita farlo mamma, il 12 dicembre invece chiesi a mamma di poter stare io nella stanza con lui. Gli diedi la buonanotte come sempre, accompagnata da decine di pastiglie.
Il mattino dopo però, stranamente non voleva svegliarsi. Non voleva mettersi seduto a letto, non voleva fare colazione.
Rispetto al giorno precedente il suo viso era completamente diverso: lo guardavo e ricordo che pensavo "papà, vai pure, non devi piu stare con me per forza, vai papà...". Era mezzogiorno.
Nel pomeriggio arriva l'infermiere a cambiare l'elastomero con la morfina ma ci accorgiamo che stranamente il farmaco all'interno della pompetta era cristallizzato. L'infermiere mi consiglia di andare al pronto soccorso della città e di farmene fare uno nuovo, e così faccio.
Parto alle 19 da casa. In tutto l'ospedale non c'era morfina a sufficienza per papà (740 mg in 3 giorni, pari a 74 fiale di morfina).
Nel frattempo mi chiama mamma, spaventata, mi dice che papà "è andato giu e nessuno riesce piu a tirarlo su". Subito non ho capito cosa fosse successo e sinceramente non ho nemmeno chiesto. Chiamo subito la guardia medica e gli chiedo di andare da papà. Poi chiamo mio marito facendo la stessa richiesta.
Erano le 21.00.
Parto dall'ospedale a palla di cannone, arrivo a casa e... "Dany, è tutto finito".
Mio marito non voleva lo vedessi, invece io ho insistito...
mamma mi ha raccontato che dopo esser andata via papà si è svegliato, ha chiesto di cenare (mamma gli ha dato latte e biscotti) e nel mentre che era seduto il catetere venoso (port) ha iniziato a sanguinare. Sangue vivo, aveva un rigagnolo che scendeva fino all'elastico delle mutande.
Nel frattempo papà chiede a mamma di accompagnarlo al gabinetto, e lui ci ha provato a portarlo, ma si è resa conto che da sola non poteva farcela. Così ha telefonato alla sorella di papà che in tre minuti era a casa, insieme all'altro fratello.
Papà si è alzato dal letto, con una stampella a destra e appoggiato a mio zio a sinistra è andato fino in bagno, ha chiesto di restare solo e si è seduto sul wc.
Dopo 5 minuti mamma va a pulirlo, poi arriva zio a tirarlo su e...papà si lascia cadere di nuovo sul wc. Non aveva la forza. Ha iniziato a sbarrare gli occhi, a delirare...poi ha guardato zio e gli ha detto "ma possibile che debba morire seduto sul cesso?" ed è spirato.
Quando sono arrivata io era ancora "caldo", era appena andato via, e non mi ha aspettata.
Ho parlato con il dottore, mi ha detto che potrebbe aver avuto un'emorragia interna, oppure un blocco cardiocircolatorio da calo di pressione...
Mio padre è morto così, dopo 8 mesi di battaglia.
Pensandoci a mente fredda, io e mamma avevamo notato nel pomeriggio che le mani stavano gonfiando e che le unghie stavano diventando blu..
Non ho ancora molte parole, non so ancora bene da che parte sono girata.
Vi voglio bene.
sabato 13 dicembre alle 21,15 mio padre mi ha lasciata.
L'adenocarcinoma ai pomoni ha vinto.
E' la prima volta che scrivo di lui e della malattia dopo che è morto, e proprio mentre scrivo, mi rendo conto di quanto ancora io sia incredula, malgrado già sapessi come sarebbe finita dal momento della prognosi, ad aprile.
Al 22 novembre avevo ancora portato papà e mamma nella sala da ballo dove erano soliti andare. Poi in 3 settimane il declino completo, le allucinazioni, il dolore, l'inappetenza.
Il venerdì prima che morisse mi ero fermata a dormire con lui: era solita farlo mamma, il 12 dicembre invece chiesi a mamma di poter stare io nella stanza con lui. Gli diedi la buonanotte come sempre, accompagnata da decine di pastiglie.
Il mattino dopo però, stranamente non voleva svegliarsi. Non voleva mettersi seduto a letto, non voleva fare colazione.
Rispetto al giorno precedente il suo viso era completamente diverso: lo guardavo e ricordo che pensavo "papà, vai pure, non devi piu stare con me per forza, vai papà...". Era mezzogiorno.
Nel pomeriggio arriva l'infermiere a cambiare l'elastomero con la morfina ma ci accorgiamo che stranamente il farmaco all'interno della pompetta era cristallizzato. L'infermiere mi consiglia di andare al pronto soccorso della città e di farmene fare uno nuovo, e così faccio.
Parto alle 19 da casa. In tutto l'ospedale non c'era morfina a sufficienza per papà (740 mg in 3 giorni, pari a 74 fiale di morfina).
Nel frattempo mi chiama mamma, spaventata, mi dice che papà "è andato giu e nessuno riesce piu a tirarlo su". Subito non ho capito cosa fosse successo e sinceramente non ho nemmeno chiesto. Chiamo subito la guardia medica e gli chiedo di andare da papà. Poi chiamo mio marito facendo la stessa richiesta.
Erano le 21.00.
Parto dall'ospedale a palla di cannone, arrivo a casa e... "Dany, è tutto finito".
Mio marito non voleva lo vedessi, invece io ho insistito...
mamma mi ha raccontato che dopo esser andata via papà si è svegliato, ha chiesto di cenare (mamma gli ha dato latte e biscotti) e nel mentre che era seduto il catetere venoso (port) ha iniziato a sanguinare. Sangue vivo, aveva un rigagnolo che scendeva fino all'elastico delle mutande.
Nel frattempo papà chiede a mamma di accompagnarlo al gabinetto, e lui ci ha provato a portarlo, ma si è resa conto che da sola non poteva farcela. Così ha telefonato alla sorella di papà che in tre minuti era a casa, insieme all'altro fratello.
Papà si è alzato dal letto, con una stampella a destra e appoggiato a mio zio a sinistra è andato fino in bagno, ha chiesto di restare solo e si è seduto sul wc.
Dopo 5 minuti mamma va a pulirlo, poi arriva zio a tirarlo su e...papà si lascia cadere di nuovo sul wc. Non aveva la forza. Ha iniziato a sbarrare gli occhi, a delirare...poi ha guardato zio e gli ha detto "ma possibile che debba morire seduto sul cesso?" ed è spirato.
Quando sono arrivata io era ancora "caldo", era appena andato via, e non mi ha aspettata.
Ho parlato con il dottore, mi ha detto che potrebbe aver avuto un'emorragia interna, oppure un blocco cardiocircolatorio da calo di pressione...
Mio padre è morto così, dopo 8 mesi di battaglia.
Pensandoci a mente fredda, io e mamma avevamo notato nel pomeriggio che le mani stavano gonfiando e che le unghie stavano diventando blu..
Non ho ancora molte parole, non so ancora bene da che parte sono girata.
Vi voglio bene.