Testimonianza Linfoma non Hodgking
Inviato: dom 28 dic 2014, 12:21
Ciao a tutti! mi sono iscritta da poco per condividere con voi la mia testimonianza! Sono una ragazza di 26 anni e qualche mese prima di Natale dello scorso anno mi accorsi di avere un piccolo nodulo, al massimo di 1,5 cm., al seno sinistro..
Inizialmente al pronto soccorso e poi a seguito di un'ecografia in una clinica, pensarono fosse un fibroadenoma (molto comune in eta' giovanile) e mi dissero di non preoccuparmi.. Io mi ero sposata il 28 settembre dello scorso anno e dopo quella visita mi tranquillizzai e partii per il viaggio di nozze
Ma al ritorno del viaggio quel nodulo era cresciuto e al tatto sembrava almeno il doppio'.. dopo la visita fatta da un medico esperto in tumori al seno, mi venne detto che molto probabilmente non era un fibroadeonama perchè era cresciuto troppo e pensarono ad un tumore del seno benigno con una componente un po' aggressiva detto 'Filloide' ..mi programmarono l'operazione chirurgica per asportarlo..
Intanto però feci delle analisi piu' approfondite: agoaspirato al seno sinistro per capire bene di cosa si trattasse a livello di cellule...
qualche giorno dopo aver fatto l'agoaspirato, però, mi chiamarono dall'ospedale per dirmi che dovevo tornare per fare un'altro agoaspirato detto IMMUNOTIPIZZAZIONE ... Questa parola non la dimenticherò mai..
(convinta di avere un tumore benigno al seno -anche perchè il nodulo era omogeno a parere dei medici e, sicura che con un operazione mi sarei tolta il problema, vado a digitare su google quella parola... e usci' fuori come spiegazione che quella parola significava: una sorta di analisi per capire se avevo una leucemia o un linfoma!
Sbiancai all'improvviso, guardai mia madre e mia sorella e scoppiai a piangere! e mi chiesi: "ma cosa c'entra la leucemia con me?! proprio io che sono cosi, giovane, sportiva e in super forma, come posso avere la leucemia o un linfoma?" non riuscivo a capacitarmene e poi non avevo nessun sintomo, a parte quel nodulo al seno... Mio padre mi disse di non allarmarmi che poteva essere un'analisi di routine per approfondimenti, per esclusioni... piu' cose fanno e meglio è...
Ma a me qualcosa non tornava...
Arrivato il giorno del prericovero, infatti, feci come gli altri, tutti i controlli per preparami all'intervento.. c'era un clima sereno: come tutti, pensavo che finalmente con una piccola incisione al seno mi sarei liberata di quel nodulo che ormai era diventato di 6,5 cm!
Ero con mia mamma quel giorno e a un certo punto invece di andare dall'anestesista, come già avevano fatto tutti, mi telefono' un medico dicendomi di andare in un'altra stanza.... iniziai ad agghiacciarmi... entrai nella stanza, mi sedetti e il dottore spiego' a me e mia madre.. che forse non si trattava di un filloide o tumore benigno al seno... poteva essere un problema del sangue! e che a breve ci avrebbe spiegato meglio, l'ematologo...
Agghiacciai in un istante... e non dissi piu' una parola... guardavo solo le espressioni del viso per captare segnali... però il dottore ci disse di non andare nel panico, che prima bisognava fare questa immunotipizzazione perche' ancora non era detta l'ultima parola.. e magari dopo questa ulteriore analisi avremmo stappato una bottiglia, tornando all'ipotesi del filloide e all'intervento...
subito dopo feci la visita con l'ematologo (sapevo dentro di me che ormai.. avevano capito che non si trattava di tumore benigno del seno ma sapevano che avevo una leucemia o un linfoma... e con l'immunotipizzazione avrebbero individuato la tipologia di linfoma o altro...)
Infatti una volta sedute di fronte all'ematologo... questo mi fece la visita.. sembrava molto dispiaciuto.. mi fece un sacco di domande e avevo la sensazione che mi guardasse come se fossi un alieno... ci disse infatti che avevo sicuramente un LINFOMA NON HODGkING! e ci disse: "potrebbe essere un BURKIT O un GRANDI CELLULE.. " Solo l'ago aspirato immunotipizzazione ci avrebbe fornito un'individuazione piu' certa..
Io ormai non dicevo piu' nessuna parola e mia madre piangeva.. Ci dissero che mi avrebbero ricoverato nell'immediato per non si sa quanti giorni, forse 20... Non riuscivo a crederci! su internet avevo gia' digitato immunotipizzazione, linfomi, burkit... e avevo capito tutto... pensai: non c'è piu' niente da fare... e' finita cosi'... Poi dopo aver fatto un giro delle stanze tra i ricoverati di ematologia rabbrividii dalla paura di come sarei potuta diventare.. (una ragazzina spensierata di 25 anni che al massimo si era rotta un legamento del ginocchio a pallavolo non conosceva quel posto e tutto ciò che c'era dietro..) Mi parlarono di molti ricoveri da fare, molte punture, chemioterapia e gia' mi vedevo senza capelli in un letto di ospedale, brutta e malata... Appena arrivò mio marito gli spiegai il tutto, seduti su una panchina dei pullman, fuori dall'ospedale... non mangiammo..
Il giorno stesso feci l'agoaspirato immunotipizzazione..mi rimase da fare la biopsia ossea al midollo.. un dolore fortissimo (sicuramente è un dolore soggettivo, a qualcuno non avra' fatto cosi male)
Dopo qualche giorno ci chiamarono e spiegarono a me e mia mamma che appunto, che c'erano diversi tipi di linfomi non hodgking e nel mio caso non avevo il burkit bensi' il LINFOMA LINFOBLASTICO B, detto anche LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA B... (il dottore ci dice che è come se avessi la leucemia dei bambini e ci dice che in eta' infantile si guarisce quasi sempre...
Mia madre entra nel panico e chiede al dottore esplicitamente se, nel mio caso, ci sono possibilita' di guarigione oppure no e il dottore ci ribadisce che nei bambini ci sono ottime possibilita', negli adulti buone ...
Inizio il ricovero di 20 giorni circa dove faccio la chemioterapia, iniziano a cadermi i capelli, inizio a sentirmi debole, faccio tantissime punture (punture alla pancia o punture lombari)..
Feci anche la tac e la pet.. mi spiegarono che la pet serviva per capire quali punti del mio organismo fossero statoiintaccato dalla malattia... non avevo capito che questa malattia poteva invadere altri organi, tramite i linfonodi, ma per fortuna nel mio caso colpi' solo il seno sinistro..
Dopo pochi giorni di chemioterapia il nodulo al seno spari' completamente...OTTIMO SEGNALE!
il primo ciclo di chemio andò bene ma gli effetti del secondo ciclo si accavallarono con gli effetti collaterali del primo ciclo di chemio: io mi sentivo come nel corpo di una vecchietta ultracentenaria... soffrivo di anemia.. il mio emocrom/emoglobina arrivo' cosi in basso da toccare il 6,5----e in genere di norma è il doppio...
Addirittura non riuscivo a fare il corridoio dell'ospedale... mi accasciavo piangendo perchè non avevo la forza di camminare, vomitavo e piangevo appoggiandomii contro il muro... bianca come un cadavere, quel giorno riuscii ad arrivare a stento alla banca del sangue.. crollai nel lettino e mi fecero subito due sacche di sangue... Da quel giorno iniziai a utilizzare la carrozzina per gli spostamenti.. La chemio mi fece soffire di anemia... andavo in banca del sangue un giorno no e uno si... avevo conosciuto tutti.. ormai ero di casa sia li che nel reparto di ematologia dove un mese si e un mese no mi ricoveravano per fare chemioterapia con infusione 24ore su 24... i mesi in cui non ero ricoverata facevo la chemioterapia in dayhospital oppure con medicinali a casa...
Una puntura lombare mi ha provocato un'emicrania durata piu di una settimana.. dove non riuscivo ad alzare la testa neanche per un attimo: l'unico rimedio era stare sdraiata per non sentire dolore.. non riuscivo a stare su con la testa neanche per mangiare... mangiavo da sdraiata... stavo sempre sdraiata al buio in camera..
alcuni cicli di chemioterapia mi hanno provocato forte nausea.. e rimettevo molto spesso nonostante antinausea che mi somministravano in ospedale.. altri cicili mi hanno distrutto le piastrine... quindi vai di emorragie... tra l'altro io sono una donna e a me il ciclo mestruale non si è mai interrotto...addirittura sono finita al pronto soccorso a causa di un'emorragia fortissima incontrollabile .. non avevo piastrine...ho passato 11 ore al pronto soccorso e ho dormito li in attesa di una sacca di piastrine.. e il giorno dopo avevo l'appuntamento alla banca del sangue per controllo...dove poi ho aspettato tutta la mattinata per fare la sacca di sangue (in pratica mentre prima sentivo parlare di after in discoteca... adesso ero li' che facevo l'after in ospedale.... da un reparto all'altro...) quel giorno poi dopo aver passato la sera prima e tutta la notte in pronto soccorso, aspettai circa sette ore per la sacca di sangue e a un certo punto l'infermiera si accorse che il tubicino della sacca era piegato e il sangue non fluiva.. dovetti aspettare altre due ore e scoppiai a piangere come non mai dalla disperazione...
Per fortuna le aplasie sono andate sempre tutte bene... non mi è mai capitato nulla.. (quando sei in aplasia.. le tue difese immunitarie si azzerano a causa della chemioterapia e bisogna stare attenti perchè si è piu' a rischio di contrarre infezioni e bisogna stare lontano da bambini che possono avere malattie infantili e comunque stare lontani da chi ha influenza o altro ....
I ricoveri in ospedale: (il primo ciclo ho fatto circa 20 giorni, poi mi hanno ricoverato il terzo ciclo,il quinto ciclo e il settimo per circa una settimana circa ciascuno) erano un pò deprimenti... ho conosciuto persone che non ci sono piu', ho assistito a persone che dividevano la stanza con me, piangere e disperarsi... per andre in bagno avevo sempre la flebo attaccata, la flebo era collegata dal port che mi avevano installato vicino al petto, a un macchinario che serviva per poggiare sacche di sangue, chemio, antinausea o altro... Brutti momenti... momenti tristi, di paura, di ansia, di preoccupazione... momenti in cui cerchi di tirare su gli altri, di dare una parola di conforto...
ciò che mi mancava di piu', quando ero ricoverata, era la normalita'... la normalita' di tornare a casa, la normalita' di preparare cena, di andare a dormire senza trasportarmi un macchinario con le rotelle che ogni quindici minuti suonava... mi mancava terribilmente il mio cagnolino... mi mancavano le cose normali..
In totale ho fatto 8 cicli di chemioterapia.. e il nono mese l'ho passato in banca del sangue per trasfusioni,,,
Nei momenti piu' bui ti accorgi delle persone che ti vogliono bene: in particolare devo ringraziare mia madre che mi ha aiutata parecchio, è una persona molto forte e grintosa sempre ottimista.. e ringrazio mio marito che non mi ha mai abbandonata.. non posso dire lo stesso degli amici.. sempre presenti quando c'è da festeggiare... ma in questi momenti non ho avuto molto conforto da loro, quasi niente... ma non importa sono una persona cristiana e li ho perdonati, alcuni preferisco non frequentarli piu'..
dopo nove mesi di non vivere sono IN REMISSIONE COMPLETA e ho ricominciato da dove avevo lasciato.. finalmente è tornata la normalita' e io amo la normalita', anche se sembra banale è proprio vero quando si dice che la vita è bella per la piccole cose.. è proprio cosi!
Devo fare i complimenti a tutte quelle persone che lavorano in ospedale con Amore verso il prossimo, tutti i volontari che tengono compagnia ai malati o altro... da questa esperienza ho capito che devo essere grata per le piccole cose e in quei momenti bui capisci quanto perda d'importanza il materialismo.. e quanto invece sia fondamentale la bellezza di un piccolo gesto ...
Con la mia testimonianza vorrei dare speranza a chi si trova a dover affrontare un linfoma o una leucemia... Il mio piccolo consiglio è quello di avere molta molta pazienza.. non avere fretta... ed essere ottimisti... sicuramente ci saranno momenti in cui si cade nello sconforto ed è giusto viversi anche quei momenti ma, anche con l'aiuto dei cari, bisogna poi avere la forza di lasciarsi quei brutti momenti alle spalle e pensare in positivo, pensando solo a cose belle, progetti futuri ecc...e tenendo occupata la mente!: io ad esempio, ho sempre fatto la segretaria per mio padre.. e durante i mesi di malattia mi sono tenuta impegnata registrando le fatture al computer... e nel limite del possibile ho sempre fatto le mansioni che facevo come preventivi e email su richiesta... tutto ciò mi ha aiutato a non pensare
Posso aggiungere una cosa: l'essere umano è capace di ambientarsi e adattarsi a qualsiasi condizione! infatti il mio organismo si era abituato all'anemia e, a parte all'inizio che non ero abituata, poi mi sono adattata anche a livelli bassissimi di emoglobina e non avevo piu' bisogno della sedia a rotelle per fare i corridoi di ospedale... mi sentivo si' debole ma non a tal punto di non riuscire a cammìnare, ormai il mio corpo si era adattato e spesso poi, quando mi dicevano che dovevo fare trasfusioni, quasi non ci credevo perchè mi sentivo abbastanza bene!
e anche i continui controlli, prelievi, terapie... dopo i primi mesi diventa tutta una routine... e ti pesa di meno..
Adesso mi aspettano due anni di mantenimento in cui faccio sempre un pò di chemio ma a bassi dosaggi... a volte mi sento un pò affaticata ma so che il peggio è passato'... Grazie per avermi dato la possibilita' di condividere con voi questa esperienza..
Inizialmente al pronto soccorso e poi a seguito di un'ecografia in una clinica, pensarono fosse un fibroadenoma (molto comune in eta' giovanile) e mi dissero di non preoccuparmi.. Io mi ero sposata il 28 settembre dello scorso anno e dopo quella visita mi tranquillizzai e partii per il viaggio di nozze
Ma al ritorno del viaggio quel nodulo era cresciuto e al tatto sembrava almeno il doppio'.. dopo la visita fatta da un medico esperto in tumori al seno, mi venne detto che molto probabilmente non era un fibroadeonama perchè era cresciuto troppo e pensarono ad un tumore del seno benigno con una componente un po' aggressiva detto 'Filloide' ..mi programmarono l'operazione chirurgica per asportarlo..
Intanto però feci delle analisi piu' approfondite: agoaspirato al seno sinistro per capire bene di cosa si trattasse a livello di cellule...
qualche giorno dopo aver fatto l'agoaspirato, però, mi chiamarono dall'ospedale per dirmi che dovevo tornare per fare un'altro agoaspirato detto IMMUNOTIPIZZAZIONE ... Questa parola non la dimenticherò mai..
(convinta di avere un tumore benigno al seno -anche perchè il nodulo era omogeno a parere dei medici e, sicura che con un operazione mi sarei tolta il problema, vado a digitare su google quella parola... e usci' fuori come spiegazione che quella parola significava: una sorta di analisi per capire se avevo una leucemia o un linfoma!
Sbiancai all'improvviso, guardai mia madre e mia sorella e scoppiai a piangere! e mi chiesi: "ma cosa c'entra la leucemia con me?! proprio io che sono cosi, giovane, sportiva e in super forma, come posso avere la leucemia o un linfoma?" non riuscivo a capacitarmene e poi non avevo nessun sintomo, a parte quel nodulo al seno... Mio padre mi disse di non allarmarmi che poteva essere un'analisi di routine per approfondimenti, per esclusioni... piu' cose fanno e meglio è...
Ma a me qualcosa non tornava...
Arrivato il giorno del prericovero, infatti, feci come gli altri, tutti i controlli per preparami all'intervento.. c'era un clima sereno: come tutti, pensavo che finalmente con una piccola incisione al seno mi sarei liberata di quel nodulo che ormai era diventato di 6,5 cm!
Ero con mia mamma quel giorno e a un certo punto invece di andare dall'anestesista, come già avevano fatto tutti, mi telefono' un medico dicendomi di andare in un'altra stanza.... iniziai ad agghiacciarmi... entrai nella stanza, mi sedetti e il dottore spiego' a me e mia madre.. che forse non si trattava di un filloide o tumore benigno al seno... poteva essere un problema del sangue! e che a breve ci avrebbe spiegato meglio, l'ematologo...
Agghiacciai in un istante... e non dissi piu' una parola... guardavo solo le espressioni del viso per captare segnali... però il dottore ci disse di non andare nel panico, che prima bisognava fare questa immunotipizzazione perche' ancora non era detta l'ultima parola.. e magari dopo questa ulteriore analisi avremmo stappato una bottiglia, tornando all'ipotesi del filloide e all'intervento...
subito dopo feci la visita con l'ematologo (sapevo dentro di me che ormai.. avevano capito che non si trattava di tumore benigno del seno ma sapevano che avevo una leucemia o un linfoma... e con l'immunotipizzazione avrebbero individuato la tipologia di linfoma o altro...)
Infatti una volta sedute di fronte all'ematologo... questo mi fece la visita.. sembrava molto dispiaciuto.. mi fece un sacco di domande e avevo la sensazione che mi guardasse come se fossi un alieno... ci disse infatti che avevo sicuramente un LINFOMA NON HODGkING! e ci disse: "potrebbe essere un BURKIT O un GRANDI CELLULE.. " Solo l'ago aspirato immunotipizzazione ci avrebbe fornito un'individuazione piu' certa..
Io ormai non dicevo piu' nessuna parola e mia madre piangeva.. Ci dissero che mi avrebbero ricoverato nell'immediato per non si sa quanti giorni, forse 20... Non riuscivo a crederci! su internet avevo gia' digitato immunotipizzazione, linfomi, burkit... e avevo capito tutto... pensai: non c'è piu' niente da fare... e' finita cosi'... Poi dopo aver fatto un giro delle stanze tra i ricoverati di ematologia rabbrividii dalla paura di come sarei potuta diventare.. (una ragazzina spensierata di 25 anni che al massimo si era rotta un legamento del ginocchio a pallavolo non conosceva quel posto e tutto ciò che c'era dietro..) Mi parlarono di molti ricoveri da fare, molte punture, chemioterapia e gia' mi vedevo senza capelli in un letto di ospedale, brutta e malata... Appena arrivò mio marito gli spiegai il tutto, seduti su una panchina dei pullman, fuori dall'ospedale... non mangiammo..
Il giorno stesso feci l'agoaspirato immunotipizzazione..mi rimase da fare la biopsia ossea al midollo.. un dolore fortissimo (sicuramente è un dolore soggettivo, a qualcuno non avra' fatto cosi male)
Dopo qualche giorno ci chiamarono e spiegarono a me e mia mamma che appunto, che c'erano diversi tipi di linfomi non hodgking e nel mio caso non avevo il burkit bensi' il LINFOMA LINFOBLASTICO B, detto anche LEUCEMIA LINFOBLASTICA ACUTA B... (il dottore ci dice che è come se avessi la leucemia dei bambini e ci dice che in eta' infantile si guarisce quasi sempre...
Mia madre entra nel panico e chiede al dottore esplicitamente se, nel mio caso, ci sono possibilita' di guarigione oppure no e il dottore ci ribadisce che nei bambini ci sono ottime possibilita', negli adulti buone ...
Inizio il ricovero di 20 giorni circa dove faccio la chemioterapia, iniziano a cadermi i capelli, inizio a sentirmi debole, faccio tantissime punture (punture alla pancia o punture lombari)..
Feci anche la tac e la pet.. mi spiegarono che la pet serviva per capire quali punti del mio organismo fossero statoiintaccato dalla malattia... non avevo capito che questa malattia poteva invadere altri organi, tramite i linfonodi, ma per fortuna nel mio caso colpi' solo il seno sinistro..
Dopo pochi giorni di chemioterapia il nodulo al seno spari' completamente...OTTIMO SEGNALE!
il primo ciclo di chemio andò bene ma gli effetti del secondo ciclo si accavallarono con gli effetti collaterali del primo ciclo di chemio: io mi sentivo come nel corpo di una vecchietta ultracentenaria... soffrivo di anemia.. il mio emocrom/emoglobina arrivo' cosi in basso da toccare il 6,5----e in genere di norma è il doppio...
Addirittura non riuscivo a fare il corridoio dell'ospedale... mi accasciavo piangendo perchè non avevo la forza di camminare, vomitavo e piangevo appoggiandomii contro il muro... bianca come un cadavere, quel giorno riuscii ad arrivare a stento alla banca del sangue.. crollai nel lettino e mi fecero subito due sacche di sangue... Da quel giorno iniziai a utilizzare la carrozzina per gli spostamenti.. La chemio mi fece soffire di anemia... andavo in banca del sangue un giorno no e uno si... avevo conosciuto tutti.. ormai ero di casa sia li che nel reparto di ematologia dove un mese si e un mese no mi ricoveravano per fare chemioterapia con infusione 24ore su 24... i mesi in cui non ero ricoverata facevo la chemioterapia in dayhospital oppure con medicinali a casa...
Una puntura lombare mi ha provocato un'emicrania durata piu di una settimana.. dove non riuscivo ad alzare la testa neanche per un attimo: l'unico rimedio era stare sdraiata per non sentire dolore.. non riuscivo a stare su con la testa neanche per mangiare... mangiavo da sdraiata... stavo sempre sdraiata al buio in camera..
alcuni cicli di chemioterapia mi hanno provocato forte nausea.. e rimettevo molto spesso nonostante antinausea che mi somministravano in ospedale.. altri cicili mi hanno distrutto le piastrine... quindi vai di emorragie... tra l'altro io sono una donna e a me il ciclo mestruale non si è mai interrotto...addirittura sono finita al pronto soccorso a causa di un'emorragia fortissima incontrollabile .. non avevo piastrine...ho passato 11 ore al pronto soccorso e ho dormito li in attesa di una sacca di piastrine.. e il giorno dopo avevo l'appuntamento alla banca del sangue per controllo...dove poi ho aspettato tutta la mattinata per fare la sacca di sangue (in pratica mentre prima sentivo parlare di after in discoteca... adesso ero li' che facevo l'after in ospedale.... da un reparto all'altro...) quel giorno poi dopo aver passato la sera prima e tutta la notte in pronto soccorso, aspettai circa sette ore per la sacca di sangue e a un certo punto l'infermiera si accorse che il tubicino della sacca era piegato e il sangue non fluiva.. dovetti aspettare altre due ore e scoppiai a piangere come non mai dalla disperazione...
Per fortuna le aplasie sono andate sempre tutte bene... non mi è mai capitato nulla.. (quando sei in aplasia.. le tue difese immunitarie si azzerano a causa della chemioterapia e bisogna stare attenti perchè si è piu' a rischio di contrarre infezioni e bisogna stare lontano da bambini che possono avere malattie infantili e comunque stare lontani da chi ha influenza o altro ....
I ricoveri in ospedale: (il primo ciclo ho fatto circa 20 giorni, poi mi hanno ricoverato il terzo ciclo,il quinto ciclo e il settimo per circa una settimana circa ciascuno) erano un pò deprimenti... ho conosciuto persone che non ci sono piu', ho assistito a persone che dividevano la stanza con me, piangere e disperarsi... per andre in bagno avevo sempre la flebo attaccata, la flebo era collegata dal port che mi avevano installato vicino al petto, a un macchinario che serviva per poggiare sacche di sangue, chemio, antinausea o altro... Brutti momenti... momenti tristi, di paura, di ansia, di preoccupazione... momenti in cui cerchi di tirare su gli altri, di dare una parola di conforto...
ciò che mi mancava di piu', quando ero ricoverata, era la normalita'... la normalita' di tornare a casa, la normalita' di preparare cena, di andare a dormire senza trasportarmi un macchinario con le rotelle che ogni quindici minuti suonava... mi mancava terribilmente il mio cagnolino... mi mancavano le cose normali..
In totale ho fatto 8 cicli di chemioterapia.. e il nono mese l'ho passato in banca del sangue per trasfusioni,,,
Nei momenti piu' bui ti accorgi delle persone che ti vogliono bene: in particolare devo ringraziare mia madre che mi ha aiutata parecchio, è una persona molto forte e grintosa sempre ottimista.. e ringrazio mio marito che non mi ha mai abbandonata.. non posso dire lo stesso degli amici.. sempre presenti quando c'è da festeggiare... ma in questi momenti non ho avuto molto conforto da loro, quasi niente... ma non importa sono una persona cristiana e li ho perdonati, alcuni preferisco non frequentarli piu'..
dopo nove mesi di non vivere sono IN REMISSIONE COMPLETA e ho ricominciato da dove avevo lasciato.. finalmente è tornata la normalita' e io amo la normalita', anche se sembra banale è proprio vero quando si dice che la vita è bella per la piccole cose.. è proprio cosi!
Devo fare i complimenti a tutte quelle persone che lavorano in ospedale con Amore verso il prossimo, tutti i volontari che tengono compagnia ai malati o altro... da questa esperienza ho capito che devo essere grata per le piccole cose e in quei momenti bui capisci quanto perda d'importanza il materialismo.. e quanto invece sia fondamentale la bellezza di un piccolo gesto ...
Con la mia testimonianza vorrei dare speranza a chi si trova a dover affrontare un linfoma o una leucemia... Il mio piccolo consiglio è quello di avere molta molta pazienza.. non avere fretta... ed essere ottimisti... sicuramente ci saranno momenti in cui si cade nello sconforto ed è giusto viversi anche quei momenti ma, anche con l'aiuto dei cari, bisogna poi avere la forza di lasciarsi quei brutti momenti alle spalle e pensare in positivo, pensando solo a cose belle, progetti futuri ecc...e tenendo occupata la mente!: io ad esempio, ho sempre fatto la segretaria per mio padre.. e durante i mesi di malattia mi sono tenuta impegnata registrando le fatture al computer... e nel limite del possibile ho sempre fatto le mansioni che facevo come preventivi e email su richiesta... tutto ciò mi ha aiutato a non pensare
Posso aggiungere una cosa: l'essere umano è capace di ambientarsi e adattarsi a qualsiasi condizione! infatti il mio organismo si era abituato all'anemia e, a parte all'inizio che non ero abituata, poi mi sono adattata anche a livelli bassissimi di emoglobina e non avevo piu' bisogno della sedia a rotelle per fare i corridoi di ospedale... mi sentivo si' debole ma non a tal punto di non riuscire a cammìnare, ormai il mio corpo si era adattato e spesso poi, quando mi dicevano che dovevo fare trasfusioni, quasi non ci credevo perchè mi sentivo abbastanza bene!
e anche i continui controlli, prelievi, terapie... dopo i primi mesi diventa tutta una routine... e ti pesa di meno..
Adesso mi aspettano due anni di mantenimento in cui faccio sempre un pò di chemio ma a bassi dosaggi... a volte mi sento un pò affaticata ma so che il peggio è passato'... Grazie per avermi dato la possibilita' di condividere con voi questa esperienza..