Tumore terribile...
Inviato: sab 17 gen 2015, 21:37
Salve a tutti,
è da circa un mesetto che vi leggo, ma non avevo la forza, o forse il coraggio, di intervenire per raccontarvi la mia storia. Oggi - non so cosa sia cambiato - ho sentito forte l'esigenza di parlarvene, di sfogarmi con voi e di sentire finalmente qualcuno vicino che mi capisca.
Da più di un mese, come un fulmine a ciel sereno, qesta terribile diagnosi ha schiaffeggiato il viso di mia madre, e conseguentemente il mio e quello di mio padre.
Racconto in breve i fatti: forte dolore addominale, ittero, ricovero e conseguente applicazione dello stent biliare. Credo che molti di voi conoscano già questa prassi. La diagnosi è atroce: tumore alla testa del pancreas e metastasi epatiche.
Il mondo mi crolla addosso. Mia madre ha 63 anni e io 28. E' sempre stata il mio punto di riferimento, la mia guida, la mia amica, tutto.
Il dottore che l'ha seguita nel reparto di gastroenterologia, dopo tanto tempo "perso" dietro il problema della bilirubina alta, ci ha messi in contatto con un'oncologa, la quale all'inizio sembrava molto propositiva. Le ha prescritto alcune flebo idratanti e ci ha detto di pazientare ancora perchè la bilirubina non era del tutto regolare. Mia mamma fa le flebo e la bilirubina si regolarizza. Richiamo la dott.ssa che, questa volta scocciata, dice che le condizioni di mia mamma però non sono tali da poter fare la terapia perchè "mio padre le ha detto che mamma ha dei dolori e sta male". Insomma, mi incavolo come una iena, perchè sento che in realtà lei non ha intenzione di occuparsi di mia madre e vorrebbe che la ricoverassimo altrove. Riesco a farle fissare un appuntamento per mercoledì in day hospital e finalmente inizierà questa benedetta terapia, ma ora non ho più fiducia nella dottoressa (che non voleva neppure visitare mia madre) e non so più cosa fare. So che la situazione è grave, ma come posso arrendermi? Lei al telefono mi ha detto: "eh, qualche volta bisogna arrendersi!" ma io non posso pensare che sia già arrivato il momento di dire addio a mia madre! Non ha neppure iniziato a curarsi!
Sono molto confusa e disperata, spero mi perdonerete per la pessima sintassi, ma ho le dita che mi tremano e lo shock ancora mi stordisce.
Questa disgrazia mi è caduta addosso come un fulmine a ciel sereno, mi ha sconvolto la vita. Mi sento sola, incompresa... e d'improvviso è come se nessuno al mondo potesse capire come sto, perchè tutte le persone che mi circondano sono felici, scioccamente gioiosi e mille altri brutti aggettivi che vorrei scrivere, ma che censuro perchè nonostante la mia attuale follia mi rendo conto di quanto sia stupido guardare il mondo con questi occhi quasi "invidiosi".
La verità è che perdere mia madre - ma anche vederla soffrire - è un pensiero che mi attanaglia lo stomaco e mi fa crollare la terra sotto i piedi.
Non so più che fare.
Non so più che pensare.
Voglio combattere, ma dove trovo le forze?
Qualsiasi parola di conforto o aiuto è ben accetta. So di non essere realmente sola.
Grazie a tutti!
è da circa un mesetto che vi leggo, ma non avevo la forza, o forse il coraggio, di intervenire per raccontarvi la mia storia. Oggi - non so cosa sia cambiato - ho sentito forte l'esigenza di parlarvene, di sfogarmi con voi e di sentire finalmente qualcuno vicino che mi capisca.
Da più di un mese, come un fulmine a ciel sereno, qesta terribile diagnosi ha schiaffeggiato il viso di mia madre, e conseguentemente il mio e quello di mio padre.
Racconto in breve i fatti: forte dolore addominale, ittero, ricovero e conseguente applicazione dello stent biliare. Credo che molti di voi conoscano già questa prassi. La diagnosi è atroce: tumore alla testa del pancreas e metastasi epatiche.
Il mondo mi crolla addosso. Mia madre ha 63 anni e io 28. E' sempre stata il mio punto di riferimento, la mia guida, la mia amica, tutto.
Il dottore che l'ha seguita nel reparto di gastroenterologia, dopo tanto tempo "perso" dietro il problema della bilirubina alta, ci ha messi in contatto con un'oncologa, la quale all'inizio sembrava molto propositiva. Le ha prescritto alcune flebo idratanti e ci ha detto di pazientare ancora perchè la bilirubina non era del tutto regolare. Mia mamma fa le flebo e la bilirubina si regolarizza. Richiamo la dott.ssa che, questa volta scocciata, dice che le condizioni di mia mamma però non sono tali da poter fare la terapia perchè "mio padre le ha detto che mamma ha dei dolori e sta male". Insomma, mi incavolo come una iena, perchè sento che in realtà lei non ha intenzione di occuparsi di mia madre e vorrebbe che la ricoverassimo altrove. Riesco a farle fissare un appuntamento per mercoledì in day hospital e finalmente inizierà questa benedetta terapia, ma ora non ho più fiducia nella dottoressa (che non voleva neppure visitare mia madre) e non so più cosa fare. So che la situazione è grave, ma come posso arrendermi? Lei al telefono mi ha detto: "eh, qualche volta bisogna arrendersi!" ma io non posso pensare che sia già arrivato il momento di dire addio a mia madre! Non ha neppure iniziato a curarsi!
Sono molto confusa e disperata, spero mi perdonerete per la pessima sintassi, ma ho le dita che mi tremano e lo shock ancora mi stordisce.
Questa disgrazia mi è caduta addosso come un fulmine a ciel sereno, mi ha sconvolto la vita. Mi sento sola, incompresa... e d'improvviso è come se nessuno al mondo potesse capire come sto, perchè tutte le persone che mi circondano sono felici, scioccamente gioiosi e mille altri brutti aggettivi che vorrei scrivere, ma che censuro perchè nonostante la mia attuale follia mi rendo conto di quanto sia stupido guardare il mondo con questi occhi quasi "invidiosi".
La verità è che perdere mia madre - ma anche vederla soffrire - è un pensiero che mi attanaglia lo stomaco e mi fa crollare la terra sotto i piedi.
Non so più che fare.
Non so più che pensare.
Voglio combattere, ma dove trovo le forze?
Qualsiasi parola di conforto o aiuto è ben accetta. So di non essere realmente sola.
Grazie a tutti!